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Amsolom fa sua la corrida di Madrid

di - 03/01/2017

Il momento del passaggio dell’anno è sempre molto ricco di eventi internazionali e di campioni che scelgono di trascorrere la festività nella loro maniera abituale, ossia correndo. Iniziamo dalle varie manifestazioni del 31 dicembre e soprattutto dalla San Silvestre Vallecana di Madrid che ha chiuso il 2016 dello Iaaf Road Label. Venuta a mancare la presenza del campione uscente, il turno di origine kenyana Kaan Kigen Osbilen, è stato l’eritreo Nguse Amsolom, personaggio noto al pubblico spagnolo per le sue frequenti apparizioni e vittorie nelle locali classiche di cross, a recitare il ruolo di protagonista. Il campione africano ha trovato strenua resistenza nell’iberico campione europeo dei 5000 Ilias Fifa che ha seguito la sua fuga iniziale lasciando agli altri la lotta per il terzo posto. A un km dalla conclusione Amsolom ha portato la sua offensiva finale scavando una quindicina di metri di vantaggio apparsi subito irrecuperabili. Fifa ha tentato il recupero in extremis finendo a 2” dall’eritreo, primo in 28’09”. Terza piazza per l’altro spagnolo Antonio Abadia a 17” davanti al cileno Carlos Diaz a 23” e al britannico Chris Thompson a 24”. Amsolom ha annunciato la sua rinuncia ai Mondiali di cross, puntando tutto sulla mezza di Ras Al Khaimah a febbraio per migliorare il suo personale di 59’39” e poi preparare i Mondiali di Londra sui 10000.

L'arrivo dell'eritreo Amsolom (foto organizzatori)

Fra le donne bella sfida fra la favorita kenyana Brigid Kosgei e la polacca Karolina Jarzynska Nadolska. A metà gara l’africana è transitata in 15’39” con 7” sulla polacca, più distante la francese Liv Westphal. La polacca non è più riuscita a colmare il distacco, e la Kosgei, quest’anno prima nelle maratone di Milano e Honolulu, è andata a vincere in 32’07” con 6” sulla polacca e 35” sulla Westphal. Per la kenyana prossimo obiettivo la Boston Marathon in aprile.

FINE ANNO DI CORSA NEL MONDO

La più famosa delle corride di fine anno resta comunque quella di San Paolo del Brasile, sui 15 km, la prima delle quali si svolse nel lontano 1925. Per la sesta volta consecutiva la prova brasiliana ha fatto registrare una doppietta africana e il personaggio di spicco di quest’edizione è sicuramente Jemima Jelagat Sumgong, la campionessa olimpica di maratona che ha chiuso l’anno conquistando il successo in 48’35” che le vale anche il miglior tempo stagionale sulla distanza. Alle sue spalle la connazionale Philomena Cheyech a 40” e Eunice Chebichi Chumba del Bahrain a 1’51” a dimostrazione della superiorità assoluta della kenyana. In campo femminile doppietta etiope con Leune Aleme Gebrselassie che in 44’53” ha preceduto con una lunga volata il più accreditato connazionale Dawit Fikadu di 2”, terza posizione per il kenyano Stephet Kibet a 7”.

Tante le gare di fine anno in Germania, la più importante delle quali è la Trier Silvesterlauf su 8 km, dove a vincere è stato ancora un etiope, Getaneh Tamire in 22’50” con 3” sul marocchino Al Mahjoub Dazza e21” sul tedesco Philipp Pflieger, solo quarto il primatista mondiale dei 10 km, il kenyano Leonard Komon a 27”. Gara femminile alla talentuosa junior locale Konstanze Klosterhalfen, campionessa europea di cross a Chia, che in 16’05” ha preceduto di 7” la bielorussa Nina Savina e di 9” la ruandese Salomé Nyiarukundo.

A New York gli organizzatori della locale maratona hanno messo in piedi la Midnight Run sulla distanza delle 4 miglia. Vittoria britannica grazie a Andy Vernon in 18’49” davanti agli americani Daniel Wynn a 22” e Louis Serafini a 29”. In campo femminile riconferma per Sarah Pagano in 21’06” sulle altre statunitensi Katie Matthews a 39” e Rolanda Bell a 54”.

Vernon in trionfo a New York (foto organizzatori)

A XIAMEN E’ GIA’ COMINCIATO IL 2017

Neanche il tempo di concludere la stagione che lo Iaaf Road Label ha già riaperto i battenti con la Xiamen International Marathon, disputatasi poche ore fa in Cina e dove sono stati gli etiopi a dominare. I favori del pronostico erano tutti per Lemi Berhanu, primo lo scorso anno a Boston e l’africano ha atteso poco per prendere in mano le redini della corsa, dopo il passaggio del primo gruppo ai 10 km in 30’15”. Berhanu ha allungato trascinandosi dietro i connazionali Shura Kitata, secondo lo scorso anno e Mosinet Geremew. Passaggio ai 20 km in 59’55” e ai 25 in 1h15’16” con nel mirino il miglior tempo di sempre su suolo cinese di 2h’06’19” stabilito dal kenyano Mosop nel 2015 sempre a Xiamen. A quel punto però Berhanu era solo con 36” di vantaggio e ha iniziato a rallentare e amministrare la gara pensando anche agli impegni futuri, per chiudere in un più comodo 2h08’27” con Geremew che negli ultimi 10 km ha sorpassato Kitata finendo secondo in 2h10’20” al suo esordio sulla distanza. Terza posizione per Kitata in 2h10’36”.

Il podio finale di Xiamen (foto organizzatori)

Vittoria etiope anche fra le donne con Meseret Mengistu che conquista così la sua seconda maratona cinese dopo quella di Pechino dello scorso anno. Notevole la sua prestazione, tecnicamente superiore a quella di Berhanu, chiusa in 2h25’58” dopo che l’etiope è rimasta coperta fino ai 15 km, transitati in 51’33”. Dopo metà gara la Mengistu si è ritrovata insieme alla campionessa uscente Workenesh Edesa, a Melkam Gizaw finita alle sue spalle a Pechino e a Meseret Legese vincitrice a Wuhan. Queste ultime due hanno poi ceduto il passo e la Edesa ha provato più volte a staccare la rivale, senza esito finché al 35° km la Mengistu ha allungato andando a vincere con 29” sulla Edesa, terza la Gizaw a completare un podio tutto etiope in 2h26’47”.