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Arabba: che paradiso per gli animi outdoor!

di - 06/06/2022

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Per gli amanti dell’outdoor, Arabba è un vero e proprio sogno. Che si tratti di escursionisti, scalatori, cultori delle vie ferrate, questo piccolo gioiello al cospetto della Marmolada incastonato tra il Passo Campolongo e il Passo Pordoi, a 1602 metri di quota, è un vero paradiso. Arabba è la location ideale per programmare un viaggio alla scoperta di trekking e vie attrezzate che permettono di raggiungere l’alta quota in totale sicurezza. Ecco i più amati.

 

Trekking: i suggestivi Bec de Roces

Si parte per questo magnifico percorso da Passo Campolongo (si arriva al parcheggio o con la macchina o con il bus) e da lì si intraprende il sentiero 640 che porta ai Bec de Roces in 30 minuti. Per coloro che invece sono meno allenati è possibile fruire della seggiovia Campolongo. Dopo aver riempito occhi e cuore di panorami strepitosi, variando da Sella, Marmolada, Porta Vescovo e Col di Lana si continua sul sentiero 640 in direzione del Lago Boè, e lì ci si immerge nei veri bec de roces. I Bec de roses sono torrette frastagliate di dolomia che danno l’impressione di essere all’interno di un labirinto.

Usciti dai Bec si arriva nei pressi di un enorme masso chiamato Sasso Quadro dove è possibile ammirare i resti di una vecchia postazione di guerra austro-ungarica, che funge ora da balcone naturale, con una bellissima vista sulla Marmolada. Il sentiero prosegue sul percorso 640 e poi 638, arrivando al Lago Boè. Qui potreste gustarvi una rilassante  pausa, per poi rientrare a Passo Campolongo attraverso la sterrata 638, concludendo l’escursione in circa 4 ore.

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E per i bimbi?

Se invece siete una famiglia sportiva, ecco il percorso per voi. L’itinerario in questione trasforma i più piccoli e i loro genitori in esploratori alla ricerca dell’Orso Bec, tra i pinnacoli rocciosi della zona dei Bec de Roces. Il divertente percorso a tema, della durata di circa un’ora, chiamato “Bearlock Holmes”, prevede nel punto di partenza una breve tabella informativa e delle schede da ritirare, successivamente i bambini potranno divertirsi a trovare tutte le sagome che rappresentano le attività quotidiane dell’Orsetto Bec e della sua famiglia seguendo gli indizi e i suggerimenti disseminati lungo l’itinerario, imparando così tante curiosità sulla vita di questi interessanti animali.

Ogni orso trovato varrà un punto e l’esploratore potrà punzonare sulla scheda ritirata al punto di partenza la casella corrispondente verificando così il passaggio in ogni tappa. A percorso completato, contrassegnate tutte le caselle, sarà possibile ritirare un piccolo gadget, ottenendo la qualifica di “Investigatore d’Orsi”. La lunghezza del tracciato è di poco più di 1,1 km e non prevede dislivelli significativi, mentre il tempo di percorrenza, cercando di collezionare tutti gli Orsetti, è di circa 1 ora.

 

Per i più curiosi è a disposizione, davanti all’arrivo dell’impianto a fune Campolongo-Bec de Roces, un percorso sensoriale per sentirsi come un piccolo orsetto che si appresta a scoprire il mondo circostante e l’ambiente naturale nel quale vive. Tutti i bambini possono togliere le scarpe ed entrare scalzi nelle vasche che contengono tutti gli elementi che passano anche sotto le zampette di un orsetto mentre girovaga nei pressi della sua tana, come sabbia, ciottoli, cortecce, acqua, ramoscelli, pigne e molto altro.

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Via Ferrata: una via verso il cielo

Durante la Prima Guerra Mondiale, Arabba è stata teatro di duri combattimenti. Oggi possiamo rivivere la storia tramite i numerosi itinerari che si trovano lungo questi magnifici pendii. In particolare, la panoramica Ferrata delle Trincee, che da Porta Vescovo arriva fino al Passo Padon, dà modo di trovarsi a contatto con molti vecchi appostamenti, trincee e postazioni letteralmente aggrappate alla roccia. La ferrata è sicuramente non facile ma una delle più affascinanti dell’area e in assoluta sicurezza, si snoda sulla cresta scura di origine vulcanica del Padon, e regala una bellissima vista sul ghiacciaio della Marmolada e le montagne delle Dolomiti circostanti.

Il percorso prevede una prima parte impegnativa, che viene poi compensata da una seconda lunga, ma più semplice, con tratti in cresta e un panorama sempre spettacolare. Da qualche anno è stato ripristinato il tratto denominato Sasso dell’Eremita, una parete a difficoltà media con un dislivello verticale di circa 55 metri.

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I love climbing

Per coloro che amano arrampicare, nella frazione di Castello, tra il Passo Falzarego ed Arabba, si può accedere alla Falesia Sass de Bèita, una palestra su roccia naturale nei pressi del Castello di Andraz. La falesia è per tutti, si trovano svariate vie che partono dal 5a e arrivano al 7b+.

Per maggiori informazioni www.arabba.it

Camilla cresce a Torino dove si laurea in giurisprudenza, frequenta un master in Sport e Business management, ma capisce ben presto che la sua strada la porta in montagna. Dopo anni di Sci club, diventa maestra ed allenatrice di sci alpino e comincia a frequentare sempre di più le montagne che oggi sono casa. Sci alpinismo, alpinismo, trail running ed arrampicata sono le attività in cui spende ogni singola energia e, grazie alle quali, l’ha portata a scrivere ed a collaborare con le diverse aziende del settore outdoor.