Arrampicare è bello, ma poterlo fare con una vista mozziafato sul mare lo è ancora di più. Se vi capita di passare dall’Argentario, in Toscana, tra un tuffo nelle sue acque e una corsa sul monte, prendetevi qualche ora per andare ad arrampicare a Capo d’Uomo, sullo Spigolo Bonatti.
Spigolo Bonatti, Capo d’Uomo Argentario
Aperta da Eraldo Meraldi
Lunghezza 240 m, 7 tiri
Difficoltà 6a
Difficoltà obbligatoria 5b
Esposizione sud, sud-est
Materiale in parete 61 fix inox 10 mm + 16 di sosta
Materiale necessario NDA + 15 rinvii, casco
È una domenica di maggio quando io ed Edoardo, che ci trovamo già in Toscana, abbiamo deciso di andare a fare una via lunga classica dell’Argentario: lo Spigolo Bonatti. Entrambi eravamo già stati ad arrampicare a Capo d’Uomo, alla falesia che si trova sulla stessa parete dello spigolo. Conoscendo la bellezza del posto eravamo molto curiosi di salire questo multipitch, lungo, esposto, su roccia calcarea. La giornata non è delle migliori: siamo dentro a delle nuvole basse e tira un forte vento. Anche se non abbiamo potuto godere al meglio della splendida esposizione a picco sul mare, le nuvole ci hanno protetto dal caldo, che in una giornata di sole di questo periodo sarebbe stato insopportabile.
La via è spittata molto bene e può essere un buon terreno per mettersi alla prova sui multipitch per la prima volta.
I tiri più difficili si alternano a tiri di collegamento di terzo grado, per cui anche se la via è lunga l’arrampicata scorre veloce si arriva in cima in poche ore. Ci hanno colpito molto il tiro di 5b (bellissimo, roccia perfetta) il traversino finale: facile, ben protetto, esposto e soprattutto divertente. Siamo arrivati alla torre di Capo d’uomo con un gran sorriso stampato sui nostri visi. La consigliamo assolutamente!
Accesso e relazione
Potete reperire tutte le informazioni necessarie alla salita sulla relazione stilata dall’apritore Eraldo Meraldi
Le parole dell’apritore Eraldo Meraldi
Lo spigolo di Capo d’Uomo all’Argentario esercita una forte attrazione osservandolo dal sentiero che corre sul crinale d’accesso e dà l’impressione di inabissarsi dentro il mare. Sono stato molto combattuto se attrezzarlo o meno, poi il fatto di poter aprire una via lunga sul mare della magica Toscana mi ha affascinato. Al termine del lavoro ero sollevato e riposando un attimo in prossimità della torre sovrastante mi è balenata l’idea di dedicare questo stupendo spigolo al mitico Walter Bonatti, che ho avuto la fortuna e onore di conoscere; un grande uomo e un grande dell’alpinismo che ha soggiornato per tanto tempo qui all’Argentario.
Spero che il suo spirito ogni tanto aleggi vicino a questo splendido mare e continui a far amare le montagne e l’avventura a tutti coloro che verranno qui ad arrampicare e magari un po’ anche a sognare… La roccia e un buon calcare bianco e grigio a gocce, buchi e concrezioni e l’arrampicata, molto varia e di soddisfazione, spazia da diedrini a placche, spigoli, muretti e pilastrini. Nella parte alta un emozionante traverso in piena esposizione sarà il tocco finale di questa varia, intensa ed inaspettata salita. Sarà una grande classica.