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Asics Gel-Cumulus 26, il Test

di - 20/04/2024

ASICS Gel-Cumulus 26

ASICS Gel-Cumulus 26 è una scarpa “popolare”: testata in 26 versioni, possiamo considerarla un modello iconico. Nasce con l’idea di un prodotto per uso quotidiano dove vengono esaltate la leggerezza, il comfort, l’ammortizzazione e la risposta dinamica.

A cura di Fabio Scipioni

CATEGORIA: polivalente
TIPO CORRIDORE: neutro
PESO: 253 g (EU 42,5 uomo) – 220 g (EU 39,5 donna)
DROP: 8 mm
STACK HEIGHT: 38,5/30,5 mm uomo -37,5/29,5 mm donna

Asics Gel-Cumulus 26, una scarpa per tutti

ASICS Gel-Cumulus 26 si inserisce in un segmento di mercato molto importante e trasversale, adatto sia ai runner di esperienza che ricercano un prodotto completo e leggero sia ai principianti. Solamente 253 grammi di peso per una calzatura comoda, veloce, ammortizzata e curata nell’estetica sono un risultato importante. Per questo test con 4running magazine ho voluto capire come questa versione si sia evoluta rispetto alla precedente, che ha goduto di grande apprezzamento. Mi affascina molto l’approccio di ASICS verso l’innovazione, questa ricerca continua, quasi “spasmodica”, e quanta attenzione ponga il brand giapponese verso uno stesso prodotto dopo 26 anni.

Tomaia

La tomaia è stata realizzata con tessuto a maglia Jacquard ingegnerizzato, cioè in un pezzo unico con lavorazione monofilo. Il materiale utilizzato è al 75% riciclato, per abbattere le emissioni di CO2. Rispetto al modello 25, la nuova tomaia ha permesso tanta morbidezza internamente e maggiore stabilità del piede con la membrana esterna più fasciante. La linguetta, anch’essa rivisitata, è molto alta, segue perfettamente il collo del piede fino alla parte bassa della tibia. Il materiale è simile a quello della tomaia, molto elastico per fasciare e seguire meglio il movimento del piede.
Colpisce l’eleganza del tallone: il collarino è ben tagliato sotto il malleolo e sale alto lungo il tendine d’Achille con un’ottima imbottitura. La conchiglia al tatto è decisamente rigida per offrire la massima stabilità della caviglia e, grazie alla tecnologia Lean-Back, è fasciante e protettiva, ma molto confortevole.

Dope Dyed, ovvero…

“Così come la tomaia, anche la soletta interna è stata prodotta con il nuovo processo ‘dope dyed’ per ridurre le polveri sottili e l’impatto sull’ambiente. Si tratta di un sistema di tintura di massa molto complicato ed estremamente costoso.”

Intersuola

L’intersuola possiamo definirla il cuore pulsante della Gel-Cumulus 26. Tanta tecnologia e l’esperienza di ASICS in campo 3D hanno permesso di migliorare ulteriormente le qualità della scarpa. Il modello Cumulus deve da sempre il suo successo all’utilizzo della tecnologia ASICS Gel. Le unità di gel sono state maggiormente definite nel modello Cumulus 26 in punti precisi dell’intersuola, per migliorare ulteriormente sia l’assorbimento degli impatti con il terreno sia la propulsione. Nella parte del tallone è stata riposta molta attenzione: se il comfort è migliorato grazie alla nuova forma più allungata della tomaia, nell’intersuola (sotto il tallone) è stata concentrata maggiore mescola PureGEL (prodotto registrato da ASICS). Mentre nel modello 25 l’intersuola integrava le 2 mescole PureGel e Flyte Foam Blast+, nella versione 26 nella parte posteriore troviamo il Gel più assorbente mentre in quella anteriore la schiuma più elastica e reattiva.

Suola

Uno dei più grandi cambiamenti è nella suola Fluidride: si tratta di un pezzo unico composto da una gomma EVA. Lo scopo è quello di garantire la massima fluidità a contatto con il terreno e nello stesso tempo maggiore stabilità e trazione. Una scelta mirata dell’azienda visto che nel modello 25 era stata a volte contestata una leggera instabilità.

Prova di Asics Gel-Cumulus 26

La scarpa visivamente è molto elegante, in tutte le quattro colorazioni; una di queste decisamente più aggressiva, Elettric Lime. I giochi di colore sulla tomaia non sono esagerati, sono inseriti con molta cura, per ottenere un risultato armonioso e sobrio.
Come in tutte le calzature moderne, colpiscono i volumi di suola e intersuola, decisamente sovradimensionate. Siamo infatti vicino al limite consentito in altezza dal suolo di 40 millimetri per poterle utilizzare in gara. Sicuramente un aspetto che mette molta “pace” già prima di provarla…

Votata alla comodità

Si capisce chiaramente che la scarpa è concepita per offrire comodità. Non passa inosservato il tallone molto alto, con una larghezza di suola e intersuola “importante”. Caratteristica resa ancora più evidente dalle dimensioni della tomaia, molto fasciante e contenuta.

“Quando indossi la Cumulus 26 per la prima volta, ti colpisce subito per quanto è comoda, soffice ma ferma attorno al piede: si è veramente avvolti, lo chiude in ogni punto. Non ho mai percepito zone di pressione eccessiva o al contrario spazi vuoti.”

Una chiusura che convince!

Sicuramente l’allacciatura con le asole che corrono in modo studiato e asimmetrico sul collo del piede permette di far aderire a piacimento la tomaia, personalizzando la chiusura. La linguetta fa il resto e la sua imbottitura non consente assolutamente di sentire la pressione dei lacci sul collo del piede ottimizzando ulteriormente il comfort della calzata. Piccola nota, ho trovato i lacci molto lisci, forse anche troppo, quindi consiglio vivamente, per non avere problemi durante la corsa, di fare il secondo nodo.

Intersuola di livello

Le qualità delle mescole dell’intersuola le percepisci correndo; infatti da fermo la struttura è solida e il piede non affonda, ma il bello deve ancora venire… Nella fase di corsa si apprezza invece la qualità di ammortizzazione e rimbalzo del foam. Durante il test, immedesimandomi di proposito nella rullata tipica dei “tallonatori”, ho voluto forzare sovente l’errore atterrando di tallone e sono rimasto sorpreso per quanto, pur avendo una tecnica di corsa poco corretta, la Cumulus sia risultata permissiva e con un buon sostegno complessivo.

Caviglia ben protetta

La buona sinergia di materiali tra il PureGEL e la durezza della conchiglia non permette cedimenti della caviglia, a vantaggio della sicurezza per il runner con poca tecnica e quindi appoggi non sempre corretti.

Buona reattività

La scarpa ha dimostrato un comportamento omogeneo a ritmi differenti. Non ho trovato reazioni particolari sia a ritmi più blandi sia leggermente più sostenuti: la reattività è complessivamente buona, anche se calziamo certo un modello estremamente veloce. La Cumulus è infatti indicata per fare tanti chilometri e tenderei a non consigliarla per esercizi di qualità.

Ideale per correre a lungo

Sono rimasto più colpito dalla sua ammortizzazione che dalla sua spinta, a tutto vantaggio di un utilizzo continuo e per distanze importanti. Dico questo perché la migliore sensazione l’ho provata a fine allenamento quando non ho avvertito dolori articolari e muscolari. Chiaro segnale che le mescole utilizzate offrono un grande aiuto.

Anche off-road

Ovviamente l’ho provata anche fuoristrada, sebbene solo su sentieri facili, strade sterrate e pure single track non troppo accidentati. La larghezza della suola e soprattutto il tallone garantiscono tanto divertimento fuoristrada: l’ottima densità dei gel e delle mescole ASICS annulla le asperità che corrono sotto il piede in modo fluido, rendendo la corsa sempre piacevole.

Sono sicuramente soddisfatto

Sono positivamente colpito dalla scarpa, anche se, visto il successo e le recensioni unanimi del prodotto, non avevo dubbi. Aggiungerei che la cosa che mi ha più soddisfatto è la fluidità della suola, e quanto sia leggera e facile sull’asfalto. Non si percepisce alcun rumore, è veramente stabile e ferma. Se le schiume e i gel lavorano al meglio per l’assorbimento degli impatti, la suola completa perfettamente il lavoro. Vale sicuramente la pena investire su questo prodotto per averlo nel proprio guardaroba!

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Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”