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ASICS Novablast 4 – Il TEST

di - 20/12/2023

ASICS Novablast 4 non è imitabile, con linee precise, taglienti dove serve e tanta sostanza. Sovradimensionata nell’intersuola senza dare fastidio. Modello avveniristico che si conferma esteticamente impeccabile e stiloso, minimale e fluido, davvero difficile da replicare.

CATEGORIA: road daily trainer

PESO: 260 g (US 9,5 UOMO)

DROP: 8 mm

STACK HEIGHT: 41,5/33,5 mm

Progettata pensando all’ambiente

“Almeno il 75% della tomaia principale è stato concepito e realizzato con materiali riciclati. L’ammortizzazione è generata da materiali composti per circa il 20% di origine biologica. Inoltre, nelle fasi di produzione della soletta della scarpa, sono stati ridotti il consumo di acqua e le emissioni di carbonio. Migliore per te, migliore per l’ambiente.”

Test di Daniele Milano | foto: Giovanni Milano con realme 11 Pro+

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La parola all’azienda

“Aggiungi energia a ogni passo. La scarpa da running NOVABLAST 4 è un’ottima scelta per chi cerca una calzatura più reattiva. Progettata per correre più veloce, è più leggera e offre un migliore ritorno di energia rispetto alla versione precedente. Ti darà la carica di energia giusta a ogni passo. Non è una sorpresa che sia la scarpa da allenamento preferita dagli atleti.”

FF BLAST PLUS ECO, Più ritorno di energia!

“La schiuma FF BLAST PLUS ECO su tutta la lunghezza della scarpa crea un’esperienza di corsa più morbida ed energica e offre uno slancio maggiore grazie alla suola ispirata ai trampolini. La calzata perfetta, l’intersuola più alta e l’esclusivo design geometrico garantiscono un ritorno extra di energia durante la corsa.”

Testata all’Istituto di scienza dello sport (ISS)

“Questa scarpa è progettata tenendo a mente il ritorno di energia: abbiamo trascorso ore e ore a testarla presso il nostro Istituto di Scienza dello Sport (ISS) in Giappone. La scarpa da running NOVABLAST 4 include caratteristiche tecniche aggiuntive per aiutarti durante la corsa.”

DESIGN & FINITURE

Una scarpa unica, non imitabile, con linee precise, taglienti dove serve e tanta sostanza. Sovradimensionata nell’intersuola senza dare fastidio. Modello avveniristico che si conferma esteticamente impeccabile e stiloso, minimale e fluido, davvero difficile da replicare. Una linea che mi convince sempre di più e che rende la Novablast 4 perfetto anello di congiunzione tra generazioni e stili di corsa differenti. 5 colori disponibili nella versione uomo, io ho testato la variante Blue Expanse/Blue Teal, che non è il colore di lancio, ma secondo me la più accattivante delle cinque come combinazione cromatica.

CHIUSURA & ALLOGGIAMENTO

Il piede è ben alloggiato e, soprattutto in questa versione, ho trovato un ottimo sostegno complessivo. Linguetta “minimal”, quasi race come piace a me, è ampiamente traforata per ottimizzare la traspirazione e rende la chiusura molto comoda.

Chiusura a lacci piatti a 5 asole piatte longitudinali, più una supplementare per serrare correttamente in caso di necessità con il doppio passaggio del laccio. I lacci sono di ottima fattura e non tendono ad allentarsi nemmeno nelle uscite lunghe. Apprezzo l’ergonomia del contrafforte tallonare che permette un buon alloggiamento e garantisce un’efficace tenuta del tallone. Nella parte posteriore avrei forse tolto qualche millimetro al collarino, che potrebbe arrecare un po’ fastidio e chi ha il tendine d’Achille sensibile agli sfregamenti.

COMFORT

Per me è impareggiabile, sicuramente di gran livello. Ho avuto la netta sensazione di sentire il piede lavorare come piace a me e non ovattato da centimetri e centimetri di intersuola. L’imbottitura del contrafforte rende la calzata particolarmente comoda, efficace soprattutto nei cambi di direzione quando il piede tende a spostarsi lateralmente, dando il giusto sostegno, senza limitare il comfort.

RULLATA

La rullata è enormemente agevolata dal buon rocker della punta che parte bene e sale fluida, senza dare la brutta sensazione del piede che tende a scappare quando si spinge, rendendo l’azione piena e rotonda, senza punti morti, molto fluida. Ottima sensazione di appoggio dell’avampiede che trova nelle dimensioni generose della suola un’ottima base di appoggio, capace di stabilizzare e proiettare in avanti il piede con estrema facilità e naturalezza, rendendo l’azione di corsa naturale e poco faticosa.

TRASPIRABILITÀ

La tomaia, pur essendo decisamente comoda, non garantisce una grande traspirabilità a causa del materiale piuttosto spesso, anche se la traforatura abbondante limita il problema. Tenete però presente che il lancio di una scarpa in autunno prevede anche che si abbia a disposizione una tomaia robusta e calda che assicuri al piede il giusto comfort pure nelle giornate più fredde e piovose. Una lode va comunque alla linguetta minimale e ampiamente traforata che facilita la traspirazione.

GRIP

Il compound della suola AHAR è limitato alle zone di maggior contatto, contenendo il peso complessivo. Un buon grip su asfalto asciutto e su sterrato facile. Patisce un po’ sul bagnato.

STABILITÀ

Delle quattro versioni, questa Novablast è sicuramente la più stabile, grazie non solo all’ampia suola ma all’intersuola in FF Blast Plus Eco con geometrie dei volumi variabili e una densità tale da garantire un ottimo rimbalzo e ritorno di energia, senza compromettere il comfort e la stabilità.

PROTEZIONE

Decisamente protettiva. Il feeling con il terreno è comunque piuttosto buono, sebbene si tratti di una calzatura dallo stack height piuttosto importante: 41,5 centimetri sotto al tallone e 33,5 sotto all’avampiede.

CAPACITÀ DI AMMORTIZZARE

FF Blast Plus Eco, il nuovo materiale di ASICS per sviluppare le intersuole, si è rivelato estremamente efficace. La corsa a ritmi blandi risulta molto facile e confortevole mentre, appena si aumenta di ritmo, si nota immediatamente la buona reattività del materiale che, oltre ad ammortizzare bene in fase di appoggio, garantisce un buon ritorno di energia e rimbalzo immediato. Per quanto sia voluminosa, la Novablast 4 si dimostra sempre molto frizzante e reattiva, mai morta…

EFFETTO WoW

Il feeling con la scarpa nei primi cinque secondi l’ho proprio percepito e direi effetto WoW centrato per un modello che troverà sicuramente molti apprezzamenti tra runner di differenti livelli.

CONSIGLIATA PER…

Un’ottima daily trainer con cui poter correre non solo tutti i giorni ma in differenti situazioni. Ama particolarmente i cambi di velocità e le progressioni, dimostrando tutto il suo carattere. Se tra i runner di medio livello come me raccoglierà tanti apprezzamenti positivi, la Novablast 4 può essere tranquillamente utilizzata anche da runner più evoluti che non ricercano il massimo della performance ma una buona reattività complessiva. Personalmente l’ho spinta sino a poco meno di 20 chilometri e la sceglierei tranquillamente come scarpa da mezza maratona anche a un passo non troppo allegro, diciamo 5’15”-5’30” al chilometro. Apprezzata anche sotto ai 5’ al km, fino a 4’40”. A ritmi più spinti trova un po’ il proprio limite. Non troppo adatta ai tallonatori incalliti: l’ingresso di tallone non rende la rullata così facile, rispetto a un ingresso di meso-avampiede, decisamente più efficace per far “girare i piedi” con facilità.

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Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”