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Ayana, un’aliena sui 10000

di - 06/08/2017

Una finale ben diversa, quella femminile dei 10000 ai Mondiali di Londra, dall’omologa prova maschile. Troppa la superiorità evidenziata dall’etiope Almaz Ayana, che unisce così il titolo iridato a quello olimpico dell’anno scorso a Rio a suon di record mondiale. L’etiope è partita in sordina, rimanendo per i primi 2 km nel gruppo per verificare la sua condizione dopo mesi di inattività per infortunio, ma quando ha cambiato marcia la gara è esplosa. La Ayana è andata via, seguita solo dalla turca Yasemin Can, ma lo sforzo profuso dalla campionessa europea le costerà poi diverse posizioni. Impressionanti i parziali dell’etiope, che dopo il 4° km ha fatto registrare passaggio sempre di poco superiori ai 2’50” per scendere sotto tale soglia all’ultimo km. Il suo finale di 30’16”32 le dà la leadership mondiale stagionale. La Ayana ha coperto la seconda parte di gara in 14’25”, tempo che solo 8 atlete sono state capaci di ottenere sui 5000.

Almaz Ayana all’arrivo (foto Giancarlo Colombo/Fidal)

Alle spalle della campionessa mondiale etiope, che ora si candida alla doppietta sui 5000, è giunta la sua connazionale Tirunesh Dibaba, che per correre i 10000 aveva rinunciato alla selezione sulla maratona e che ha tenuto a bada il trio kenyano, apparso sconcertato dalla concorrenza etiope e senza una guida com’era fino allo scorso anno Vivian Cheruiyot. La Dibaba, tre volte oro sulla distanza, ha controllato le rivali per piazzare il suo spunto e conquistare l’argento in 31’02”69 davanti ad Agnes Tirop, bronzo a suon di primato personale in 31’03”50. Quarta piazza per Alice Aprot Nawowuna, ancora una volta fuori da un podio importante, in 31’11”86, quinta la prima europea, l’olandese Susan Kujiken Krumins autrice di una gara straordinaria conclusa con il PB in 31’20”24. Malissimo l’altra kenyana Irene Cheptai, iridata di cross, settima in 31’21”11 e preceduta anche dall’americana Emily Infeld, bronzo due anni fa, al personale in 31’20”45.