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Azzurri padroni alla WMRA Youth Cup

di - 30/06/2015

Il successo di Daniel Pattis e la vittoria a squadre in campo maschile: due ori per l’Italia nel Mondiale allievi di corsa in montagna disputato questa mattina in Bulgaria. Ottave le ragazze.

Dopo il Davide Magnini di Arco, ecco il Daniel Pattis di Smolyan. Cambiano i protagonisti, ma c’è ancora un azzurrino lassù in cima. L’altoatesino, campione italiano in carica, ha dominato questa mattina in Bulgaria la prova maschile, trascinando l’Italia all’oro a squadre, ottenuto grazie ad una prova corale di grande spessore: quinto Mirko Cocco, sesto Samuele Nava, ottavo Andrea Prandi. Battuta, di due punti, la Turchia, già dominatrice al femminile, ma alla quale non basta occupare i restanti gradini del podio per far meglio dei bravissimi azzurrini.

La mattina di Smolyan era cominciata proprio all’insegna della Turchia, capace di monopolizzare l’intero podio della prova femminile, disputata sulla distanza di 3600 metri (dislivello +/- 212 metri), ovvero su due giri di un percorso tecnico e nervoso, ricavato tra i Monti Rodopi.

La favorita della vigilia, la turca Bahar Atalay, già argento tra le juniores ai Campionati Europei dello scorso anno, si era infatti involata dopo poche centinaia di metri, per chiudere poi a braccia alzate in 18.50, precedendo le connazionali Gulsun Tunc (19.27) e Gulcan Palavan (19.34).

Non troppa fortuna per le azzurrine in gara, che chiudono all’ottavo posto in una classifica per Nazioni in cui Repubblica Ceca e Romania seguono sul podio la Turchia.

La migliore del lotto è la tricolore in carica Beatrice Bianchi, diciannovesima, seguita a ruota da Chiara Gazzoli, ventesima, e poi da Eleonora Fascendini, venticinquesima, e Gaia Colli, ventinovesima. Per loro molta emozione, ma anche e soprattutto esperienza importante, nel loro primo confronto internazionale della carriera, in un contesto assai cresciuto di livello nelle ultime stagioni.

Maglie rosse della Turchia davanti a tutti anche nelle prime fasi della gara maschile, corsa su tre giri del tracciato, per una distanza totale di 5400 metri e un dislivello (+/-) di 318 metri.

Partenza più cauta per gli azzurri, attestati attorno alla decima posizione. All’inizio della secondo giro, Pattis rientra però sul terzetto che guida la gara, con i turchi Dagtekin e Alkanoglu e con il gallese Spill. Qualche centinaio di metri insieme e poi l’allungo dell’azzurro, che guadagna presto spazio, mentre anche Cocco e Nava si fanno sotto e avvicinano il podio. La tornata finale è passerella per Pattis, che chiude in 24.30 con un margine di 49” sul turco Nurkan Dagtekin, che in volata soffia l’argento al connazionale Alkanoglu. Quarto è il russo Gasanov, mentre Mirko Cocco (25.31) e Samuele Nava (25.36) chiudono in scia a pochi secondi dal podio. Molto bravo anche Andrea Prandi, risalito nel finale e ottavo in 25.57. Lui pure a far festa oggi su di un podio che torna a colorarsi d’azzurro: come nel 2014, è oro a squadre, questa volta davanti a Turchia e Russia.

Comunicato stampa

Il podio maschile con Pattis al centro (foto Fidal Bz) Il podio maschile con Pattis al centro (foto Fidal Bz)