Babbo Running Milano, un fiume rosso di gioia e solidarietà, con oltre 5.000 Babbi Natale che ha invaso Parco Sempione trasformandolo in un mare di entusiasmo e spirito natalizio.
Sport e Solidarietà
La 15ª edizione della Babbo Running, la corsa non competitiva più festosa d’Italia, ha regalato alla città un pomeriggio di musica, sport e solidarietà.
Un villaggio di festa
Già dal primo pomeriggio, il Babbo Running Village in Piazza del Cannone ha accolto famiglie e bambini con animazione, attività a tema e un coinvolgente warm up a ritmo di Zumba. Alle 15.00 la partenza ufficiale ha dato il via a una corsa che, più che una gara, è stata una celebrazione collettiva del Natale.

Lo spirito dell’evento
Organizzata da Sport Experience SSD ed Eventi WoW, con il patrocinio del Comune di Milano, la manifestazione ha confermato la sua formula vincente: unire persone di tutte le età in un’esperienza di movimento, divertimento e condivisione. «L’emozione di vedere oltre cinquemila persone correre, camminare e sorridere insieme è indescrivibile», ha dichiarato lo staff di Babbo Running. «Grazie a tutti i partecipanti: siete voi il cuore pulsante di questa festa».
La missione solidale
La Babbo Running non è solo festa: aggiungendo 1 euro alla quota di iscrizione, i partecipanti hanno contribuito a sostenere la Fondazione Umberto Veronesi nella ricerca sui tumori pediatrici. Un gesto semplice ma dal grande valore, che rende l’evento ancora più significativo.
Ringraziamenti e prossime tappe
Un sentito ringraziamento è stato rivolto al Comune di Milano, alla Polizia Locale, ai volontari e agli sponsor che hanno reso possibile l’iniziativa. Il tour natalizio prosegue con tre nuove tappe:
Brescia (14 dicembre)
Bergamo (21 dicembre)
Piacenza (21 dicembre)
Oltre la corsa
La Babbo Running è ormai un appuntamento consolidato che, da 15 edizioni, porta sorrisi e solidarietà nelle città italiane. Un evento che unisce sport, intrattenimento e beneficenza, dimostrando come il Natale possa diventare occasione di gioia condivisa e di impegno concreto per il futuro dei più piccoli.






