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Berlino, parte la caccia al mondiale

di - 24/09/2016

Domani è il grande giorno: da 43 anni Berlino vive l’ultima domenica di settembre scevra dal traffico, dedita solo alla sua maratona. La Berlin Marathon è la più veloce del mondo, sono i tempi a dirlo e l’obiettivo ogni anno è migliorare il primato della gara, il che significa fare il record del mondo. Un obiettivo per il quale andranno a caccia grandi campioni, a cominciare da uno che il record l’ha già stabilito proprio a Berlino, il kenyano Wilson Kipsang, 2h03’23” nel 2013. Emmanuel Mutai, suo avversario di domani, fece anche meglio l’anno successivo, ma arrivò secondo dietro il nuovo primatista mondiale Dennis Kimetto. I due kenyani partono per scrivere una pagina storica e respingere le voci di un viale del tramonto ormai imboccato e soprattutto per lanciare una sfida al numero uno della specialità, l’olimpionico Eliud Kipchoge spettatore interessato della sfida.

I due kenyani avranno però un avversario di grandissimo spessore come l’etiope Kenenisa Bekele, un altro che di record del mondo se ne intende vista la serie di primati su pista e che a Berlino vuole dimostrare che i tecnici etiopi hanno sbagliato a non dargli fiducia per la maratona di Rio. 2h05’, il suo record, è ritenuto dallo stesso Bekele lontano dalle sue potenzialità e le strade berlinesi potrebbero esaltarlo. Nella lista degli outsider compaiono i nomi dei kenyani Vincent Kipruto (PB 2h05’13”), Eliud Kiptanui (2h05’21”) e Sisay Lemma (2h05’16”), mentre per l’Etiopia va registrata la presenza del primatista mondiale junior Tsegaye Mekonnen (2h04’32”).

Da sx Bekele, Mutai e Kipsang alla presentazione alla stampa (foto organizzatori) Da sx Bekele, Mutai e Kipsang alla presentazione alla stampa (foto organizzatori)

L’atleta più attesa della prova femminile è l’etiope Aberu Kebede, già due volte vincitrice a Berlino e che vuole il terzo successo per raggiungere Uta Pippig (Gdr) e Renata Kokowska (Pol). La Kebede si dice pronta a scendere sotto le 2h20’, obiettivo anche della sua connazionale Birhane Dibaba, al suo esordio a Berlino e vincitrice lo scorso anno a Tokyo. L’Etiopia, vincitrice sei volte nell’ultima decade, punta anche su Ruti Aga, seconda a Vienna in 2h25’27”. Proveranno a interrompere la striscia vincente etiope la kenyana Janet Ronoh (PB 2h26’03”) e la giovane giapponese Reina Iwade (2h24’38”) mentre i padroni di casa guardano con curiosità all’esordio a Berlino di Katharina Heinig, figlia di quella Katrin Dorre-Heinig vincitrice 22 anni fa.

La giornata dello Iaaf Road Label propone anche la 38esima PZU Warsaw Marathon, nella capitale polacca dove torna il campione uscente, il kenyano Ezekiel Omullo, primo lo scorso anno in 2h09’19”. Il più accredita alla vigilia è il suo connazionale Albert Matebor, con un personale di 2h05’25”, pretendenti alla vittoria sono anche Nicolas Chelimo, terzo a Sydney lo scorso anno e Dominic Kimwetich, quest’anno vincitore a Riga. I padroni di casa puntano sul vicecampione europeo Jared Shegumo, già primo nel 2013, dato in forte ripresa dopo la deludente prestazione di Rio dov’è finito addirittura 128°. Attenzione anche al giapponese Akiyuki Iwanaga, 2h12’24” quest’anno a Tokyo.Anche fra le donne sarà al via la campionessa uscente, la kenyana Ruth Wanjiru, quest’anno sesta a Enschede e si confronterà con la connazionale Jane Muia, al suo debutto e Gladys Kibiwott del Bahrain.

In programma anche la Carrera de la Mujer, classica di 10 km riservata unicamente alle donne che si correrà domani a Bogotà.