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BROOKS Glycerin GTS 21, il test

di - 29/02/2024

BROOKS Glycerin GTS 21

Ho testato la nuova BROOKS Glycerin GTS 21 e sono rimasto decisamente soddisfatto, tanto da utilizzarla in gara alla Mitjia Maratò Barcelona by BROOKS e rientrare in Italia con un grande sorriso!

A cura di Daniele Milano | foto: Giovanni Milano con realme 11 Pro+

LA PAROLA ALL’AZIENDA

Per correre senza pensieri e più a lungo grazie alla tecnologia

Brooks Running, leader nel settore della corsa ad alte prestazioni, lancia la rivoluzionaria Glycerin 21, la scarpa che coniuga innovazione e design per offrire il massimo del comfort a chi vive la corsa ogni giorno. L’evoluzione di Glycerin, modello di punta del brand per le sue eccellenti doti di
ammortizzazione e per l’alta qualità del supporto, porta l’esperienza della corsa a nuovi
traguardi. Il team di ingegneri Brooks ha migliorato ulteriormente le caratteristiche della
scarpa per una proposta ancora più flessibile e morbida, pensata per raggiungere senza
pensieri qualsiasi distanza.

DNA LOFT v3


Dotata del foam DNA LOFT v3 a nitro-infusione, la Glycerin 21 si arricchisce di una maggior quantità di mescola per offrire ancora più ammortizzazione, senza perdere in stabilità del piede al suolo. E’ innovativa anche la suola, la nuova RoadTack, un appoggio agile ma resitente pensato per regalare comfort totale con il giusto mix di reattività e leggerezza.
La nuova tomaia in maglia ingegnerizzata abbraccia il piede con una calzata flessibile e traspirante senza precedenti.

La pianta ampia stabilizza il piede e favorisce transizioni fluide dal tallone alla punta.

DESIGN & FINITURE


“Con Brooks non si sbaglia, il design di ogni singolo modello è l’espressione più autentica del running. La nuova Glycerin 21, nelle tre versioni, Glycerin, Glkycerin GTS e Stealthfit è esempio di longevità e semplicità di linee, laddove soluzioni tecnologiche evolute e materiali tecnologicamente avanzati continuano a marcare il territorio e a fare la differenza.”

La versione che ho testato è la reale conferma di una scarpa da corsa che, sotto tutti i punti di vista, mi ha sempre soddisfatto. La Glycerin è un modello che, anno dopo anno, provo sempre con interesse e che mi fa correre serenamente per chilometri, rendendo le uscite di running sempre molto piacevoli. Questa volta però il buonumore dopo le prime tre uscite è stato decisamente amplificato dalle ottime sensazioni di corsa ricevute, tanto che ho deciso di utilizzarla in occasione della Mezza maratona di Barcellona, di cui BROOKS è sponsor tecnico.

Versione GTS con guiderails

Ho testato la versione GTS con Guiderails nella colorazione ufficiale Blue/Nightlife/Black, ovvero tomaia blu scuro intenso su di una base giallo acido e azzurro dell’intersuola, con profili neri per enfatizzare la presenza dei Guiderails laterali. Colorazione che, pur mantenendo la tonalità istituzionale blu di Brooks, ha carattere unico e personalità. In quanto alle rifiniture, inutile soffermarsi, le BROOKS sono sempre scarpe molto robuste, sia per la qualità dei materiali che per la precisione in fase di lavorazione e assemblaggio, pronte per fare senza problemi diverse centinaia di chilometri.

BROOKS Glycerin GTS 21

CHIUSURA & ALLOGGIAMENTO


“Ottimo alloggiamento del piede, grande facilità di calzata. Il contrafforte tallonare ben imbottito accoglie magnificamente il piede e il profilo laterale del collarino è molto ben studiato e non dà fastidio ai malleoli.”

L’avampiede è spazioso, la tomaia elasticizzata avvolge molto bene il piede con cura, senza dar fastidio alla parte superiore delle dita. Analogamente, anche lo spazio laterale a disposizione delle dita è mantenuto in modo corretto. Chiusura classica a sette asole piatte, disposte longitudinalmente, con laccio tondo. Una linguetta imbottita a sufficienza rende la chiusura comoda, anche tirando molto i lacci.

COMFORT


Glycerin è sempre stata per me sinonimo di comodità. Ricordo ancora i modelli di 6-7 anni fa che mi avevano già convinto anche se non si è mai trattato del mio modello di BROOKS preferito. Da sempre sono un Adrenaline Addicted e da lì non mi schiodo. Con questa versione il brand americano ha secondo me fatto un bel passo avanti, non tanto per il comfort che viene mantenuto ad alti livelli, ma per la facilità di corsa che assicura e di cui parlo nella rullata.

RULLATA


Questo è sicuramente il punto di cui parlo più volentieri e che mi ha convinto di più. La geometria del comparto suole/intersuola è stato rivisto e migliorato, offrendo un’esperienza di corsa favolosa. Il rocker dell’avampiede, più accentuato rispetto alla Glycerin 20, permette una corsa decisamente più fluida e rotonda. Caratteristica molto richiesta su calzature di questa categoria e che, facendo confronti con proposte analoghe di altri brand, la posiziona comunque al vertice.

TRASPIRABILITÀ


Il test si è svolto tra gennaio e febbraio e la Glycerin GTS 21 si è dimostrata perfetta, mantenendo sempre il piede alla giusta temperatura. La trama del filato della tomaia in maglia ingegnerizzata è molto ben studiata e oltre ad essere particolarmente flessibile, permette in fase di corsa un buon interscambio di aria e vapore acqueo. E’ però possibile che un tessuto di questo tipo limiti un po’ la traspirabilità del piede nei mesi estivi.

GRIP


“Designed in Seattle”: questa la scritta che compare su di una porzione della gomma di nuova concezione RoadTack della Glycerin. Si tratta di un mix di gomma e silice riciclata che garantisce un ottimo grip su superfici differenti. La porzione di gomma utilizzata nelle versioni normale e GTS non è la medesima. Per conferire maggiore struttura e facilità di rullata, la suola della GTS che ho testato è leggermente più strutturata nella parte mediale per dare più appoggio.

STABILITÀ


Nella versione GTS la stabilità è eccezionale, senza per questo essere invasiva. Grazie alla presenza dei Guiderails, l’appoggio viene “guidato” ad essere corretto in modo naturale. Ho apprezzato questa caratteristica già nelle versioni precedenti. Se il piede è stanco, soprattutto nelle parti finali delle nostre corse, tende a collassare e appoggiare in modo non più corretto. L’ausilio dei Guiderails aiuta l’appoggio e facilita ulteriormente la rullata.

PROTEZIONE


Decisamente una scarpa che protegge il piede seguendo la filosofia “olistica” che BROOKS ha adottato in questi ultimi anni. Proteggere non significa “difendere” il piede, ma aiutarlo ad appoggiare in modo più corretto, proprio per evitare infortuni fastidiosi!

BROOKS Glycerin GTS 21

CAPACITÀ DI AMMORTIZZARE


DNA LOFT v3, il nome del foam che garantisce un’ottima ammortizzazione e assicura un buon ritorno di energia riducendo l’affaticamento muscolare. Con la Glycerin non è necessario correre forte, basta avere un’andatura allegra e sfruttare al meglio tutta la reattività del foam, grazie ad una geometria inedita dello shape della suola con un rocker accentuato verso la punta. Falcata fluida ed elastica assicurata dal costante comfort del piede in fase di appoggio e spinta. Si tenga inoltre presente che rispetto alla versione 20, è stato aumentato lo spessore dell’intersuola di ben 2 millimetri, per amplificare ulteriormente le già ottime qualità di ammortizzazione del foam.

EFFETTO WoW


Appena indossata, i canonici primi 5 secondi, La GTS 21 mi ha dato chiaramente la sensazione di scarpa solida e nel contempo comoda, con una buona abitabilità complessiva e un buon supporto del piede.

CONSIGLIATA PER…


Io ho usato la GTS 21 alla mezza maratona di Barcellona, che corsa ad un ritmo intorno ai 5′ al chilometro. L’ho testata ad andature differenti e ho trovato un po’ il suo limite a ritmi intorno ai 4’30-4’40 al chilometro. Ho effettuato uscite di massimo 2 ore circa e ho avuto la netta sensazione che il dispositivo GTS Guiderails, soprattutto negli ultimi chilometri, quando la gamba inizia ad essere un po’ stanca, funzioni egregiamente.

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”