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Cape Town 2014, Caterina Stenta ITA 662

di - 17/02/2014

Caterina Stenta, che vi abbiamo presentato in occasione del PWA di Pozo dello scorso luglio, ha trascorso qualche mese a Cape Town per allenarsi tra le onde. Vi proponiamo il suo report.

Action (4)

La laurea in cassetto e i pochi impegni per l’inverno mi hanno aperto quest’inverno le porte per un nuovo viaggio ed una nuova destinazione. Ho deciso di abbandonare le tradizionali vacanze sulla neve per allenarmi tra vere onde. Prima volta a Cape Town!
Sono arrivata all’inizio di dicembre e da subito il sud est africano ha soffiato per un bel periodo, così in poco tempo ho conosciuto quasi tutti gli spot. I primi giorni li ho passati a cercare di prendere confidenza con le onde di Cape Point ed del Western Cape, tra lavatrici e belle nuotate dietro l’attrezzatura, per piano piano rendermi conto che le onde grandi oceaniche non sono mostri da temere, ma un parco giochi con cui al massimo ti fai qualche nuotata, e dove se mantieni la calma finisce sempre bene (si spera).

Sunset Beach

“Cresciuta” in spot da salti e in condizioni side on, non ero abituata a mettermi sull’onda, e surfare side, side off. Quindi questo è stato il traguardo della vacanza: capire l’onda, sceglierla, correrla prima di iniziarla a surfare e muoversi bene nella parete. Con i consigli dei miei compagni di viaggio Ferran Recasens (Escola del Vent), Jesus Cortaolas (OzuTarifa) e Guille Alba (Volare) sento di aver migliorato il mio surf e il timing sull’onda.

Le mie palestre per surfare preferite sono state Sunset Beach ed Haakgat: quest’ultimo lo spot da surf per eccellenza, con onde grandi e lunghe. All’inizio mi sembrava parecchio impegnativo, ma una volta che ho imparato il trucco per uscire, prestando un po’ di attenzione agli scogli ed evitando, in caso di lavatrice, di cercare di uscire sottovento, dove la corrente e lo shorebreak ti mettono in difficoltà, mi sono divertita ed ho sentito bella adrenalina.

Epico anche lo spot Whitsand, con mure a dritta e vento offshore ed acqua cristallina: mi ha dato sensazioni uniche.

Per saltare mi è piacuto Melkboks, poco più a nord di Big Bay, dove ho potuto allenare i miei forward e lanciarmi coi primi backloop, con delle belle sessioni fino a sera.

Action (5)

Il bello di Cape Town è che è pieno di spot sparsi nel giro di pochi chilometri, paesaggisticamente gli spot sono stupendi, le spiaggie larghe, bianche e col mare azzurro come nelle migliori cartoline ed è pieno di surfisti simpatici, e tante le ragazze windsurfiste con cui motivarsi a vicenda.

Durante questo mio primo viaggio tra onde vere, ho preso gusto a surfare e ho imparato che il labbro dell’onda che ti guarda beffardo non fa quasi mai niente. Il quasi questa volta mi ha ingannato e a Big Bay un brutto close out mi ha lasciato un ricordo del Sudafrica ed ho finito il viaggio in stampelle con una frattura al primo metatarso. Così per ora mi trovo in riposo forzato, che confido mi riporterà in acqua con ancora più forze perchè la passione cresce esponenzialmente ora dopo ora passata in acqua, e passare dei mesi lontani dall’oceano diventa un’astinenza dura da sopportare.

sunset cate

Grazie a Reptile per aiutarmi con i Phyton, che mi hanno sostenuto ed hanno resistito più di me tra le onde sudafricane, i miei vecchi alberi sarebbero stati contenti di resistere una settimana!

Grazie REPTILE, 4WINDSURF e ESCOLADELVENT.COM!:)

TESTO DI Caterina Stenta

Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.