Un solo evento per lo Iaaf Road Label, nella lontana Cina dove nell’inconsueta collocazione del sabato è in programma la Lanzhou International Marathon, prova Bronze che presenta quest’anno un casto di ottimo livello, ma dove l’uomo da battere sarà ancora il kenyano Gilbert Chepkwony, vincitore due anni fa in 2h14’18”, ma in possesso di un primato personale ben più importante, 2h08’16”. Per sfidarlo gli organizzatori hanno assemblato un cast di una dozzina di atleti con personali inferiori alle 2h10’, con il dihciarato obiettivo di veder cadere il record della corsa che lo scorso anno l’etiope Abayneh Ayele ha fissato in 2h10’10”. Il miglior tempo d’iscrizione appartiene a un atleta ben conosciuto dalle nostre parti, il marocchino Rachid Kisri, che il suo 2h06’48” l’ha però stabilito nel 2009, inoltre le 41 primavere non ne fanno il più indicato dai favori del pronostico. Più recente il 2h06’51” dell’etiope Tariku Jufar, già vincitore a Pechino e che fa il suo esordio stagionale a Lanzhou. Il Kenya si affida anche a due affidabili maratoneti come Joel Kimurer (2h07’48”) e Robert Kwambai (2h08’18”), atleta quest’ultimo che dal suo debutto nel 2012 è sceso ogni anno sotto il muro delle 2h10’. Per la Tanzania in gara Alphonce Felix Simbu, 12° agli ultimi Mondiali, e che in marzo a Lake Biwa è sceso a 2h09’19”.
Molto interessante anche la prova femminile con l’etiope Dinkinesh Mekash, 2h23’12 a Francoforte nel 2015. L’africana cerca la sua 12esima maratona sotto le 2h31’ e considerando che il record della prova è 2h31’22”, i conti sono presto fatti. Con lei le connazionali Fatuma Sado, terza lo scorso anno a Toronto in 2h24’16” ma soprattutto vincitrice a Xiamen nel 2013 e Pechino l’anno successivo e Mestawet Tufa, argento mondiale di cross 2008, settima quest’anno a Dubai in 2h26’34”. In gara anche l’algerina Douad Ait Salem, spesso in gara nelle prove italiane con all’attivo anche un successo a Roma.