Ci siamo, come sempre. Come da 102 anni a questa parte si rinnoverà il prossimo 26 luglio alle 19 in piazza Margherita la magia dello storico e mitico Giro Podistico Internazionale di Castelbuono. La corsa più antica d’Europa, una delle più affascinanti che mobilita, e al tempo stesso paralizza, un intero paese. Un’intera comunità che ama, aspetta e vuole questa gara.
102 anni e 89 edizioni e ogni anno qualche novità, come il nuovo ‘Monumento al Giro’ inaugurato l’anno scorso in occasione della festa di presentazione. 10km da brivido, 9 giri attorno alla fontana della piazza, i castelbuonesi tutti in strada a tifare, tante curve e la salita spezza-gambe di via Mario Levante da gestire. Energie da domare, non c’è campione che non abbia accusato fatica, non c’è atleta che non abbia voluto tornare a provare a vincere ‘il giro’.
Il Patron Mario Fesi, presid ente dell’Asd Gruppo Atletico Polisportivo Castelbuonese, insieme al suo staff come sempre in questo periodo sta vivendo giorni frenetici per contattare i manager e gli atleti in giro per il mondo. Al momento tante le trattative ancora aperte, bisogna lavorare con attenzione ed anche parsimonia perché il momento economico anche per il ‘Giro di Castelbuono’ non è certo facile ed organizzare un grande evento internazionale è sempre più complicato.
Nel 2013 il più forte di tutti fu il keniano Wilson Kiprop, campione del mondo di mezza maratona del 2010, vinse in 30’10” (nella foto il suo arrivo), niente record del percorso che rimase così a Geoffrey Mutai che nel 2011 riuscì a correre in 29’05”. Tornerà comunque il marocchino Rachid Kisri, classe ’75, che abbiamo visto già nel 2011 quando giunse 5° in 30’37” e anche nel 2013 dove si piazzo solo in 11esima posizione in 32’31”, forse non la sua miglior giornata. Nel suo palmares il successo alla maratona di Treviso, un pregevole 5° posto alla maratona di Parigi, Kisri può essere senz’altro un uomo da podio. Tra gli italiani, anche se ancora non può vestire la maglia azzurra per questioni meramente burocratiche, il fortissimo Yassin Rachik dell’Atletica 100 Torri di Pavia quest’anno già campione italiano di mezza maratona e di corsa campestre tra gli under 23. Un vero fuoriclasse che potrebbe dire la sua quest’anno al Giro.
Ultimo italiano a vincere Salvatore Bettiol nel 1989, l’anno scorso ci provò Andrea Lalli uno dei nostri migliori mezzofondisti ma si piazzò sesto. Quest’anno forse sarà l’anno buono? Sant’Anna c’è e il Giro si rinnova e va avanti. Come da oltre cent’anni.
Cesare Monetti – Ufficio stampa