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Cerro Torre “La Norte”: l’ultima via di Korra Pesce

di - 04/03/2022

Si chiama “La Norte” l’ultima linea di Korra Pesce, l’alpinista italiano scomparso sul Cerro Torre lo scorso 27 gennaio, travolto da una scarica di ghiaccio e roccia durante la discesa.

 

Qualche ora prima dell’incidente era riuscito a completare l’apertura di una nuova linea lungo la parete est e nord della montagna. Con lui l’amico e compagno di cordata Tomás Aguiló, che è invece riuscito a salvarsi, grazie anche a un intervento di soccorso che ha visto mobilitarsi molti nomi noti del mondo alpinistico.

 

Il tracciato di “La Norte” sul Cerro Torre.

 

“La Norte” ha richiesto diversi anni di tentativi prima di essere aperta e al suo compimento hanno lavorato, oltre ai due protagonisti dell’ascensione, anche Nicolas Benedetti e Jorge Ackermann. Il risultato è una linea di 1200 metri di sviluppo e difficoltà di 7a A2. Nella prima parte si sviluppa lungo la parete est, a destra rispetto al tracciato di Brothers in Arms, la via aperta in contemporanea dai Ragni di Lecco Matteo Della Bordella, Matteo De Zaiacomo e David Bacci.

 

Raggiunta la cresta l’itinerario prosegue lungo la parete nord unendosi alla via dei Ragni. Per correttezza è doveroso precisare che la cordata di testa, quella che ha aperto la parte alta, è quella formata da Korra e Tomás, gli altri seguivano.

 

Durante la salita di “La Norte” sul Cerro Torre

 

“Korra! Abbiamo salito la nord” scrive su Instagram Tomás Aguiló ricordando l’amico. “Dopo tanti anni a sognare e provare questa bellissima parete, sulla montagna più bella del mondo. Ma a volte i sogni costano caro, oggi mi manchi, ti penso e ti ricordo. Sono sicuro che nessuno di noi si è pentito di nulla, sapevamo cosa stavamo cercando e cosa stavamo affrontando.

Ho avuto il privilegio di condividere i tuoi ultimi giorni, le ultime ore, gli ultimi discorsi”. Per lo scalatore argentino è difficile superare quanto vissuto sulla montagna, probabilmente nemmeno vorrebbe tornarci, forse vorrebbe solo dimenticarlo. “Per me è ancora difficile raccontare della nostra bella scalata, ma Korra avrebbe voluto che condividessimo la nostra impresa”.