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Chelimo, la vittoria che non t’aspetti

di - 06/08/2017

Ai Mondiali di Londra ben diversa da quella maschile ma non priva di emozioni la maratona femminile che ha assegnato il titolo mondiale al Bahrain, per merito di Rose Chelimo, 28enne di chiara origine kenyana che dopo la vittoria al suo debutto a Seoul, l’ottavo posto ai Giochi di Rio e la piazza d’onore di quest’anno a Boston si è presa una sonora rivincita nei confronti di Edna Kiplagat che l’aveva battuta in aprile sulle strade americane. La kenyana 37enne che sognava la conquista del terzo titolo iridato sembrava aver avuto partita vinta nella sfida a due con la rivale al 40° km, ma un tratto in leggera ascesa ha spento la luce alla Kiplagat permettendo alla Chelimo di recuperare i 20 metri di distacco e andar via verso un successo insperato.

L’arrivo di Rose Chelimo con la Kiplagat sullo sfondo (foto organizzatori)

La gara femminile si è evoluta in maniera ben diversa rispetto a quella maschile disputata in tarda mattinata. La prima parte si è sviluppata attraverso due lunghe fughe, prima della portoghese Ribeiro e poi della britannica Dixon che non hanno smosso più di tanto il gruppo delle migliori, passato alla mezza in 1h14’52”. Al 35° km, esaurite le fughe, erano ancora in 14 davanti. L’americana Amy Cragg ha provato a smuovere le acque, ma sono state Chelimo e Kiplagat a prendere decisamente l’iniziativa, seguite dalla stessa americana e dall’altra kenyana Flomena Cheyech Daniel. Poi l’epilogo già annunciato con la Chelimo che andava a conquistare la vittoria in 2h27’11” con 7” sulla Kiplagat che solo al fotofinish riusciva a contenere il ritorno della scatenata Cragg, scoppiata in un pianto dirotto all’arrivo. Quarta la Daniel a 10”, quinta la prima delle etiopi spazzate via dalla repentina accelerazione finale, Shure Demise a 47” davanti all’altra più accreditata rappresentante del Bahrain, Eunice Jepkirui Kirwa che mette così fine alla sua serie infinita di podi consecutivi in gare internazionali che andava avanti da 5 anni. Solo ottava la campionessa uscente, l’etiope Mare Dibaba. Da notare che a dispetto della partenza molto lenta sono state ben 14 le atlete scese sotto le due ore e mezza.