Quest’anno la serie di Mammut sui classici dell’arrampicata continua… dopo aver presentato 6 tiri classici e 3 multipitch, quest’anno è il momento di riscoprire i boulder che hanno fatto la storia!
Il bouldering adesso è un trend-sport ma non è sempre stato così, infatti fino agli anni ’70 non era considerata una disciplina a se stante all’interno della scalata, ed era visto solo come un allenamento per affrontare le grandi pareti.
A differenza dei tiri di arrampicata (con la corda), il boulder consiste in un piccolo numero di movimenti che esigono grande tecnica e forza. Ma non è riducibile tutto a questo: per risolvere i cosiddetti “problemi” ci vogliono creatività e forza mentale.
Nel primo episodio di “Climbing the Classics” non si può che non parlare di un sasso che ha fatto la storia, prima americana, poi mondiale. Parliamo di ‘Midnight Lightning‘ V8 (7B/+) a Yosemite, USA.
Questo blocco è stato aperto da Ron Kauk nel 1978 nel cuore del Camp 4, dove si stava scrivendo appunto la storia dell’arrampicata. E dove si sta ancora scrivendo, se si guarda alla recente impresa di Alex Honnold.
“7 movimenti per l’eternità”: questo sasso di granito porta lo scalatore su piccoli appigli fino alla “lightning hold”, questi poi deve tenere i nervi saldi per affrontare la ribaltata sia tecnica che mentale, per uscire dal blocco.
In questo video ‘Midnight Lightning‘ viene ripetuto da David Sjöquist, giovane membro del Mammut Pro Team America.