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Cloudbreak con Brawzinho, il video

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BRAWZINHO

“Fin da quando ho visto il video del PWA a Namotu, Fiji è stata sulla liste delle cose da fare, uno degli spot che più in assoluto volevo conoscere.
Ero a New York con mia moglie e mio figlio, quando ho saputo che Jason Polakow stava considerando l’idea di andare là. L’ho chiamato e gli ho chiesto se potevo aggregarmi.
Le previsioni non erano sicure e gli ho chiesto cosa pensasse, la sua risposta fu: “Amico, se avremo quella buona, ne varrà la pena”; così ho comprato il biglietto.
Era così bello andare in viaggio con Jason, è stato un eroe fin da quando ero bambino ed il suo film KA1111 era una delle ragioni per cui ho scelto questo percorso.
Da quel momento è stato tutto organizzato, ho preso il volo da New York a Maui, e dopo poche ore stavo iniziando il mio viaggio a Fiji.
Una volta arrivato, Jason aveva tutto pronto: transfert, hotel, barche, troupe fotografica, troupe per il video… era meraviglioso, non c’era nulla di cui preoccuparsi, solo essere pronti per lo swell.
Alla mattina eravamo sulla barca alle 5:40, pronti per navigare il prima possibile. È una traversata abbastanza lunga, e non è come quando possiamo monitorare le previsioni, in questo caso dobbiamo affidarci ad esse ed augurarci il meglio.
Eravamo entrambi in apprensione, dal momento che sapevamo che avevamo solo quel giorno. Una volta là ci siamo ricreduti: lo spot era on fire. Per me era quasi surreale, era ottimo e non c’era molta gente attorno, mi sembrava quasi stessimo scoprendo un nuovo spot, ma era Cloubreak.
È stato bello ricevere qualche consiglio da Jason, è stato lì molte volte e conosce davvero bene lo spot.
Mi ha mostrato quale tipo di onda prendere, e quale lasciare perdere perché non partiva dalla giusta angolatura; mi ha spiegato anche quando uscire dall’onda perché alla fine è bello anche finire sulla spiaggia portati dall’onda.
È stato divertente vederlo così eccitato per le onde: le sue scarpe sono volate da una parte, gli occhiali da sole da un’altra, il suo telefono, tutto era ovunque: mi sono stupito che nulla sia andato perso. Ed alla fine è entrato in acqua… senza il suo trapezio!!! Haha…
Una volta entrati in acqua era… FANTASTICO!
Jason ha iniziato a sfrecciare come sempre. Amo guardarlo mentre è in azione: super concentrato nei bottom, arriva sul lip con più velocità di quando scende l’onda. Ho imparato molto guardando il suo stile, lui sa davvero quali onde vuole e si prende tutto il tempo per sceglierle. Ogni volta che arriva su un’onda è una bomba.
Momenti come questo valgono la pena: il viaggio, i soldi, il jet leg, nulla conta quando le onde sono buone e l’esperienza vale ogni singolo penny!
Abbiamo navigato entrambi per sei ore, io sono uscito quando fisicamente non ce la facevo più ed avevo crampi ovunque; allo stesso tempo le mani di Jason erano completamente sanguinanti!
Senza dubbio uno dei migliori viaggi della mia vita, che mai dimenticherò!”

 

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Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, la mia vita. Finiti gli studi universitari ho iniziato a lavorare in un negozio di windsurf a Torino, poi agente di commercio e nel 2006 è iniziata la mia grande avventura con la redazione di 4Windsurf e poi anche di 4Sup. Sono stato campione italiano Wave di windsurf nel 2013 e 2015, altri ottimi risultati agonistici gli ho ottenuti anche nel freestyle sia in Italia che in Europa. Dal 2017 sono il direttore di una delle scuole più importanti del Lago di Garda, il PierWindsurf. Trasmetto la mia passione con progetti dedicati ai giovani come il Progetto Serenity di Malcesine, e organizzo Wave Clinics nel periodo invernale. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.

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