Pubblicità

Cuffie a conduzione ossea SHOKZ OpenRun Pro, il Test

di - 21/08/2023

SHOKZ OpenRun Pro, Cristiano Guarco ha testato il nuovo dispositivo auricolare Shokz OpenRun Pro, cuffie wireless a conduzione ossea progettate per consentire di sentire i suoni ambientali e di ascoltare l’audio allo stesso tempo.

Test di Cristiano Guarco

Tecnologia unica

“La conduzione ossea non è una soluzione perfetta per il running, ma quella alla base di Shokz OpenRun è indubbiamente una tecnologia fantastica.”

 

Modello top di gamma

OpenRun Pro è dotato della migliore tecnologia di conduzione ossea e “qualità audio premium”. Si tratta di un prodotto davvero notevole che si fa valere in diversi scenari quotidiani. Grazie alla qualità dell’audio, vale la pena di spendere di più rispetto al più economico Shokz OpenRun.

Shokz OpenRun Pro in pillole

Nessun auricolare dentro le orecchie.
Connettività wireless Bluetooth 5.1.
Ricarica rapida: 5 min. per un’autonomia di 1,5 ore.
Batteria integrata con durata dichiarata di 10 ore.
Porta di ricarica magnetica proprietaria.
Protezione IP55 (in grado di resistere a sudore e schizzi d’acqua).
Doppio microfono a cancellazione di rumore per le chiamate.
Peso di 29 g.

Shokz OpenRun Pro: come sono fatte

“Design a taglia unica. Archetto rivestito in titanio che agisce come una molla, circondando delicatamente la testa.”

Le cuffie si agganciano alle orecchie e inviano l’audio direttamente nel cranio ma lasciando le orecchie aperte al mondo. Le cuffie non hanno parti staccabili, senza Bluetooth e senza fili.

Ricarica rapida

“La ricarica avviene tramite una porta magnetica proprietaria su cui fissare il cavo USB in dotazione. OpenRun Pro ha solo tre pulsanti: due controllano il volume, mentre quello per l’aumento del volume funge anche da interruttore di accensione/spegnimento.”

Il terzo è multifunzionale: le funzioni principali sono play/pausa e risposta/fine chiamata. Ho riscontrato che la funzione di salto è difficile da utilizzare con precisione, anche e soprattutto in movimento, poiché è necessario premere in modo corretto.

Shokz app

“Alcune piccole funzionalità aggiuntive, come la commutazione delle modalità EQ (ottimizzazione della musica o del parlato), sono disponibili tramite l’applicazione Shokz sul dispositivo, ma non è necessario utilizzarla per la gestione delle cuffie.”

L’app non aggiunge molto all’esperienza, tranne la possibilità di attivare l’accoppiamento con due dispositivi in contemporanea, come lo smartphone e il computer.

Ottima durata della batteria

“La durata della batteria di OpenRun Pro è dichiarata di 10 ore e, dopo un uso intensivo, la confermo. La ricarica è rapida, ma non dimenticate di mettere in valigia il cavo se siete fuori casa, per la massima sicurezza.”

Come la maggior parte delle cuffie wireless, la batteria integrata ha una vita con una durata limitata e le cuffie non sono progettate per essere smontate o riciclate facilmente. Purtroppo questo è il caso della maggior parte dell’elettronica di consumo, quindi non è una critica diretta a Shokz.

Shokz OpenRun Pro sul campo

“Per lo scopo per cui sono state concepite – corsa, camminata e vita quotidiana – le cuffie OpenRun Pro sono davvero brillanti. Sono leggere, e aderiscono abbastanza bene da rimanere ferme sulla testa, senza essere scomode.”

Dovrebbero andare bene per la maggior parte delle persone ma, se volete scendere al modello OpenRun più economico, esiste una versione Mini per chi ha la testa più piccola.

Buona qualità del suono

Le OpenRun Pro non sono assolutamente cuffie da audiofili, ma la qualità del suono per l’uso in movimento è assolutamente buona per musica, podcast e audiolibri, e ovviamente per le chiamate telefoniche.

“Sebbene lo sport sia l’applicazione più ovvia per le OpenRun Pro, le ho trovate incredibilmente utili in casa e in ufficio.”

Facilità di utilizzo

Rimangono in posizione meglio degli auricolari wireless ear-in e, naturalmente, non avendo fili che si trascinano come quelli tradizionali, non si impigliano negli oggetti e non intralciano il cammino.

Orecchio sempre libero!

Inoltre, essendo le orecchie sempre aperte, non danno la sensazione di deprivazione sensoriale delle cuffie con cancellazione attiva del rumore. Si può ancora sentire quando qualcuno ci parla e si può godere dell’ambiente circostante, a cui si può sovrapporre la propria colonna sonora.

“Avendo il canale uditivo sempre libero, le capacità propriocettive del runner non sono assolutamente alterate.”

Un’area in cui le Shokz non sono un ottimo sostituto delle cuffie ear-in di ultima generazione è quella degli spazi in cui non si vuole disturbare le altre persone, come per esempio nei trasporti pubblici. Le Shokz “perdono” un po’ di suono, rendendole leggermente antisociali, infatti anche il vicino può tranquillamente sentire la tua musica o una telefonata.

Shokz OpenRun Pro: di corsa

“Per l’utilizzo in corsa le sensazioni sono contrastanti. L’udibilità diventa un problema quando soffia il vento. Non c’è da sorprendersi: con i canali auricolari aperti, anche una piccola quantità di vento può oscurare l’audio che viene trasmesso nelle tempie.”

Nonostante questa limitazione, le cuffie Shokz sono un’opzione valida per la corsa in generale. Il pulsante Play/Pause di dimensioni adeguate sul lato sinistro è semplice da trovare quando si è in movimento. I pulsanti del volume sul lato destro sono facilmente individuabili, quindi non c’è bisogno di tirare fuori il telefono dalla tasca. La compatibilità con gli occhiali può essere un problema a seconda del tipo di equipaggiamento che si utilizza, ma il profilo ribassato non ha creato problemi con i prodotti che stiamo utilizzando, tra i più diffusi nel settore running. In ogni caso, Shokz OpenRun si appoggiano sulle orecchie, quindi è inevitabile un certo contatto con la montatura.

Conclusioni

“Sebbene esistano altre soluzioni per lo sport, anche e soprattutto più economiche, come alternativa alla conduzione ossea, queste Shokz OpenRun Pro sono decisamente comode, e avere le orecchie completamente aperte è impagabile.”

Non è la soluzione perfetta per il running, ma rimane un prodotto molto intelligente che funziona bene e che mette in campo tutti i progressi conseguiti dalla tecnologia a conduzione ossea negli ultimi anni.
Considerando l’utilità di queste cuffie anche per la vita di tutti i giorni, è un accessorio molto consigliato, soprattutto per la gestione delle chiamate dallo smartphone, e l’ascolto di podcast/audiolibri. In fatto di musica, bisogna scendere a qualche compromesso, accettando di perdere qualche nota in ambienti affollati e/o in presenza di vento.

Cosa ci piace

Ottima qualità del suono per la conduzione ossea, consapevolezza della situazione in cui si è, comandi semplici, durata della batteria.

Cosa non ci piace

Udibilità in presenza di vento o di forti rumori ambientali, qualche sporadica interruzione del segnale.

Se vuoi saperne di più…

shokz.com
athena.eu

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”