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Dematteis e Belotti tricolori di montagna

di - 04/08/2016

Bernard Dematteis (Corrintime) e Valentina Belotti (Alta Valtellina) a livello assoluto, Nadir Cavagna (Valle Brembana) e Marta Pugnetti (Carniatletica) per le promesse, Davide Magnini (Ras Courmayeur) e Francesca Franchi (Atl. Valchiese) tra gli juniores sono i campioni italiani 2016 di corsa in montagna. A decretarlo sono state le salite di Cortina d’Ampezzo (BL) che, in una giornata funestata dal maltempo, hanno assegnato le ambite maglie tricolore. Dopo la prova inaugurale di salita e discesa, svolta nel mese di giugno a Lanzada (SO), a Cortina il tracciato era soltanto in ascesa e reso ancora più insidioso dalla pioggia e dal vento. Le condizioni meteo hanno quindi costretto a disputare la gara assoluta maschile su tracciato ridotto, appena un chilometro più lungo di quello femminile, con arrivo al Rifugio Duca d’Aosta anziché al Pomedes come inizialmente previsto.

Il cuneese Bernard Dematteis chiude in 49:01 sul percorso di 7,850 km davanti al gemello e campione d’Europa in carica Martin Dematteis (Corrintime), secondo in 49:50, mentre coglie la terza posizione Alex Baldaccini (Gs Orobie) con 50:27, in caccia di una maglia azzurra per la rassegna iridata. Poco distanti il valdostano Xavier Chevrier (Atl. Valli Bergamasche Leffe/50:32) che cede il titolo italiano, seguito da Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana), quinto in 50:45

Fra le donne l’Atletica Alta Valtellina monopolizza il podio individuale di giornata con la vittoria in 49:06 della britannica Emmie Collinge, campionessa europea e prima sul traguardo con un netto vantaggio nei confronti della camuna Valentina Belotti, seconda in 50:56. Al terzo posto Elisa Desco (51:29) che guadagna anche il bronzo tricolore e consente alla compagna di club Belotti, a suo agio sul percorso tutto in salita, di scavalcare nella classifica del campionato italiano Sara Bottarelli (Free Zone/52:02), quarta. Più staccate Antonella Confortola (Forestale/53:32) e Alice Gaggi (La Recastello/53:53) (Ufficio stampa Fidal)

Valentina Belotti, il secondo posto a Cortina vale il titolo italiano (foto Selvatico/corsainmontagna) Valentina Belotti, il secondo posto a Cortina vale il titolo italiano (foto Selvatico/corsainmontagna)

MONDIALI GIOVANILI SKY: DOMINA LA SPAGNA

Faticosa performance di 60 giovani atleti, che da Spagna, Giappone, Svizzera, Repubblica Ceca, Italia e Andorra sono arrivati sul Gran Sasso per sfidarsi in tre distinte specialità, Vertical Kilometer, Skyrace e Combinata, per tre categorie (under 23, under 20 e under 18) del Mondiale Giovanile di Skyrunning 2016, abbinato alla Gran Sasso Skyrace. Una novità assoluta la competizione iridata giovanile presa molto sul serio dalle rispettive federazioni. SI è cominciato venerdì con il Vertical Kilometer di 3,5 km x 1.000 metri, vinto a livello assoluto dal bronzo iridato Hannes Perkmann in 35’46” davanti agli spagnoli Coll Oriol Cardona a 1’16” e Jan Margarit Solano a 1’25”.Perkmann ha conquistato il titolo Under 23 su Cardona e il giapponese Ruy Ueda a 2’28” mentre le altre medaglie d’oro sono andate allo spagnolo Isaac Barti fra gli Youth A e all’altro iberico Jan Margarit Solano fra gli Youth B. Vittoria femminile per la spagnola Paula Cabrerizo in 41’59” con Francesca Rossi a 1’47” e Beatrice Deflorian a 4’17”. La Cabrerizo ha vinto il titolo Under 23 sulla ceka Barbora Koznarova a 13’23” e l’azzurra Enrica Fassone a 14’40”, nelle altre categorie prime Jana Bruch Aguilar (Esp-Youth A) e Laia Bruch Aguilar (Esp-Youth B).

Hannes Perkmann incoronato campione del mondo U23 (foto organizzatori) Hannes Perkmann incoronato campione del mondo U23 (foto organizzatori)

Domenica si è disputata la skyrace di 22,6 km per 2.216 metri di dislivello che ha incoronato il giapponese Ueda, primo sia nella prova domenicale che nella combinata. 2h31’03” il suo tempo con 2 minuti netti sul ceko Tomas Lichy e 3’49” sullo spagnolo Jan Margarit Solano, quarto l’azzurro Roberto Delorenzi a 12’12”. Ueda e Lichy primi due nella prova iridata Under 23, bronzo all’azzurro Eddy Nani a 13’35”, nelle altre categorie oro per Augustin Nicolas Molina (Esp-Youth A) e Solano fra gli Youth B. Fra le donne la Cabrerizo fa il bis e completa la sua collezione di ori in 3h09’07”, alle sue spalle Lidia Mongelli a 2’43” e la giapponese Takako Takamura a 7’28”, quest’ultima argento Under 23 davanti alla ceka Koznarova a 28’51”. Nelle altre categorie altra doppietta per le sorelle Aguilar. La Spagna domina il medagliere con 29 medaglie di cui 14 d’oro, all’Italia un oro e 5 bronzi.

GIIR DI MONT CON VITTORIE STRANIERE

Premana è Premana, lo hanno detto a chiare lettere i protagonisti del Giir di Mont. Il paese lecchese è famoso per essere il distretto delle forbici e dei coltelli e, da 24 anni, per essere la sede dell’affascinante gara di skyrunning che quest’anno ha spento le 24 candeline. La gara dell’AS Premana si è corsa sul tracciato di riserva, perché nella notte e fino alle 8 del mattino è piovuto a dirotto, con tuoni e fulmini, poi il maltempo ha regalato una tregua. Il Giir di Mont si è corso così sulla distanza dei 30 km con un dislivello tagliato a 2000 metri, senza la salita e discesa di Bocchetta Larec, da sempre determinanti ai fini della classifica.

Lo svizzero Marc Lauenstein, già campione di orienteering, e la rumena Ingrid Mutter hanno firmato questa edizione che ha visto al via mille concorrenti (numero massimo ammesso), mentre la Mini SkyRace, gara più breve con i suoi 20 km e 1.100 mt di dislivello, ha sancito il successo di Marco De Gasperi, inatteso tra gli iscritti, e di Lisa Buzzoni. La competizione, quarta tappa dell’ambìto circuito La Sportiva Mountain Running Cup, è stata vivacissima fin dalle prime battute. A mettere il turbo in partenza è stato Carlo Bellati che si è eclissato nel primo chilometro tallonato da Bert, ma poi quando il tracciato ha iniziato a salire le cose sono cambiate, con il rumeno Gyorgy Szabolcs che, … coltello tra i denti, ha cercato di scrollarsi di dosso il maggior numero di contendenti. Ad Alben, immediatamente dopo, Szabolcs aveva in coda il kenyano Surum e Bert, ma poi al passaggio all’Alpe di Chiarino, dopo circa 4 chilometri, in testa si sono staccati in quattro, Szabolcs, Surum, Gil Pintarelli e lo svizzero Lauenstein. Un distacco risicato ma che ha consentito loro di gestire la corsa. Tra le donne sempre a Chiarino le due rumene Denisa Dragomir e Ingrid Mutter avevano saldamente in mano il comando della gara, con Martina Brambilla più staccata. Dopo la successiva discesa, all’Alpe Vegessa la gara cominciava a prender forma con Lauenstein che metteva la freccia e superava Pintarelli e Bert, con il rumeno che pareva addirittura accusare il colpo. All’Alpe Fraina Bert perdeva terreno, rifiatava invece il kenyano che transitava terzo, alle spalle di Lauenstein e Pintarelli. E nello stesso passaggio la Mutter metteva in riga la Dragomir.

A Doman, nel successivo riferimento cronometrico, la situazione per i primi era invariata, cambiava invece a Premaniga con Pintarelli saldamente al comando e che saliva tra un’ala di folla festante. E Pintarelli ha fatto sognare il pubblico di casa fin sull’ultima salita, ma non aveva fatto i conti con l’elvetico Lauenstein che era in recupero e a Deleguaggio, prima di iniziare la picchiata verso l’arrivo di Premana, il campione di orienteering passava a condurre, con Pintarelli costretto a difendere il secondo posto perché da dietro era dato in rimonta il rumeno Szabolcs.

Nel frattempo il cielo si rifaceva cupo, ma quando Lauenstein ha fatto l’entrata trionfale in viale Roma salutato da migliaia di spettatori un raggio di sole illuminava il traguardo, sul quale lo svizzero aveva ancora la forza di fare un gran balzo sprigionando tutta la propria gioia. Il tempo della sua vittoria non ha riferimento considerando il percorso ridotto, serve semmai a calcolare il distacco di Pintarelli, secondo a 1’53”, mentre il rumeno ha chiuso a 3’09”. Un bel podio, quindi, con lo skyrunner trentino stretto tra i due stranieri. Bene anche Debiasi che è arrivato a ridosso dei tre primattori seguito da Minoggio, Bert e dal premanese Mattia Gianola. La gara femminile ha incoronato a pieno titolo Ingrid Mutter, con la vincitrice dello scorso anno Dragomir seconda a 51”. Una gara mai messa in discussione quella delle due rumene, con Barbara Bani in continua progressione ottima terza, ad oltre 12’. Alle loro spalle Brambilla e Mustat.

La Mini SkyRace è stata qualificata dal successo di Marco De Gasperi, sul podio insieme ad Andrea Rota e Diego Simon. Tra le donne invece podio con Lisa Buzzoni, Giulia Compagnoni e Angela Lizzoli (Ufficio stampa Newspower).

L'arrivo di Marc Lauenstein (foto Newspower) L’arrivo di Marc Lauenstein (foto Newspower)

GLI ALTRI VINCITORI

Consueta rassegna di tutte le prove fuoristrada del weekend:

TRAIL

Orobie Ultra Trail a Clusone (140 km x 9.500 metri): Oliviero Bosatelli (Valetudo Skyrunning) 24h08’48” e Petra Muckova (CZE-Slovak Ultra Trail) 31h02’27”

Monte Rosa Ultra Trail a Gressoney (114 km x 9.500 metri): Franco Collé (Team Tecnica Montura) 16h37’00” e Francesca Canepa 19’51”48

Berg Island Night Trail a Bergeggi (11 km x 550 metri): Corrado Ramorino (Bergteam) 50’44” e Paola Regis 1h10’47”

Gran Trail Orobie a Carona (70 km x 4.200 metri): Gediminas Grinius (LTU) 8h35’28” e Virginia Oliveri (Salomon Berg Team) 10h43’49”

Benacus Lab Run a Castiglione dello Stiviere (9 km x 85 metri): Riccardo Morandini (Falegnameria Guerini) 36’57” e Monica Baccanelli (Ssd Srl Europa) 42’30”

Glory Trail ad Alano di Piave (52 km x 2.500 metri): Ivan Geronazzo (Atl.Valdobbiadene) 5h11’31” e Laura Bello 6h44’33”

Comano Ursus Extreme Trail a Comano (58 km x 4.800 metri): Andrea Festi 8h13’01” e Giuliana Gionghi 10h23’27”

Maratonina del Monte Cantiere a Lama Mocogno (16 km x 600 metri): Fabio Pinelli (Stone Trail Team) 1h05’51” e Isabella Morlini (Atl.Reggio) 1h14’12”

Monte Rosa Walser Trail a Gressoney (50 km x 4.600 metri): Diego Vuillermoz 6h24’29” e Annalisa Faravelli 8h07’22”

Monte Rosa Ecotrail (20 km x 1.200 metri): Jacques Chanoise 1h46’32” e Emilie Jeantet (Sc Gran Paradiso) 2h28’58”

Vigezzo Trail a Re (20 km x 1.500 metri): Ennio Frassetti 2h04’37” e Daniela Bona 2h47’17”

Trail Sestriere (19 km x 1.100 metri): Davide Cheraz 1h26’37” e Daniela Bonnet 1h53’26”

Trail Malinvern a Vinadio (28 km x 1.700 metri): Fabio Cavallo 2h47’04” e Alessandra Bianco 3h24’07”

Trail delle Orchidee ad Ampezzo (46 km x 3.000 metri): Simone Wegher (Atl.Clarina Trento) 5h11’16” e Cristiana Follador (AldoMoro Paluzza) 6h08’38”

Trail della Val Cenedola a Bore (22,150 km x 1.149 metri): Claudio Chiarini 2h01’24” e Luana Righetti 2h25’39”

Diga Vivo Trail Marathon a Caminata (42 km x 1.400 metri): Zmnako Wali Hussein (Atl.Piacenza) 4h19’46” e Emilia Aleksandra Kotkowiak 5h22’17”

Trail Lungo la Linea Gotica a Poppi (18 km x 650 metri): Christian Mazzini (Amici della Fatica Cesena) 2h34’37” e Elisa Casadei Amici della Fatica Cesena) 2h34’36”

Ecotrail dei Due Parchi ad Arquata del Tronto (13 km): Riccardo Pianesi (N.Pod.Loreto) 1h18’46” e Valeria Empoli (Atl.Filottrano) 1h47’51”

Un passaggio dell'Orobie Ultra Trail (foto Luca Sonzogni/organizzatori) Un passaggio dell’Orobie Ultra Trail (foto Luca Sonzogni/organizzatori)

SKYRUNNING

Piramidi Vertical Race a Segonzano (1,5 km x 300 metri): Francesco Baldessari 10’05” e Sabrina Bampi 13’06”

Sudtirol Ultra Skyrace a Bolzano (121 km x 7.54 metri): Daniel Jung 17h34’37” e Irene Senfter 23h56’10”

Vertikal San Simeone a Bordano (3,3 km x 1.000 metri): Simon Alic (SLO-Sd Nanon) 37’59” e Lucia Boschetti (Team Aldo Moro Paluzza) 48’19”

K3: Correndo verso il Cielo a Susa (9,7 km x 3.000 metri): Philip Gotsch (Bogn da Nia) 2h08’29” e Vanesa Ortega (ESP-Trangoworld La Sportiva) 2h37’02”

K2: Chilometro Verticale a Susa (7,8 km x 2.000 metri): Enzo Mersi (Atl.Monterosa) 1h43’51” e Elisa Beltramo (Atl.Susa) 2h49’33”

K1: Chilometro Verticale a Susa (4,2 km x 1.000 metri): Gian Luca Ughetti (Durbano Gas Energy Rivarolo 77) 57’02” e Cristina Dosio (Atl.Susa) 59’46”

SkyRace Valdinferno a Garessio (14 km x 900 metri): Simone Cappelletti (Team Valtellina) 1h33’20” e Sonia Balbis (Pam Mondovì) 1h54’17”

Pakstall K95 Glory Line a Gallio (300 metri x 100 metri): Matteo Bertolo 7’15” e Lysanne Zago 8’29”

Sudtirol Ultra Skyrace Short a Bolzano (69 km x 3.930 metri): Anton Eisenstecken 8h27’40” e Maria Kemenater 9h56’59”

Sudtirol Skymarathon (42,2 km): Andreas Reiterer 4h01’41” e Birgit Klammer 5h16’04”

Vertical Val de Vent a Moena (4 km x 1.020 metri): Patrick Facchini (La Sportiva)n 40’04” e Nadia Scola (Bela Ladinia) 50’34”

CORSA IN MONTAGNA

Biella-Oropa (12,2 km): Giuseppe Molteni (Daini Carate) 49’10” e Mina El Kannoussi (MAR-Atl.Saluzzo) 1h00’48”