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Dibaba e Bekele, i 10 km sono terreno loro

di - 21/05/2014

Tre appuntamenti di rilievo domenica per lo Iaaf Road Label, il più atteso era quello Gold di Manchester (Gbr) con la Bupa Great Manchester Run sui 10 km dove i campionissimi etiopi Kenenisa Bekele e Tirunesh Dibaba hanno dimostrato che la recente virata sulla maratona nulla ha tolto al loro smalto sulle distanze veloci. Per quest’ultima però la gara è stata più dura del previsto perché la kenyana Poline Wanjiru confidava di sfruttare la sua stanchezza dopo l’esordio in maratona a Londra. Passaggio al 2° km in 6’10”, ma la sua offensiva è terminata dopo 3 km e la Dibaba ha proseguito sul suo passo facendo il vuoto alle sue spalle, passando a metà gara in 15’34” per chiudere in 31’09” con ben 1’01” sulla britannica Gemma Steel che in volata ha avuto ragione di una stanca Wanjiru, a seguire la francese Christelle Daunay a 1’11” e la portoghese Ana Dulce Felix a 1’45” mentre Valeria Straneo non ha corso. Nella prova maschile Bekele è sempre stato assoluto padrone della corsa, tenendo a bada il primatista mondiale di maratona, il kenyano Wilson Kipsang che ha impostato la gara sul ritmo stroncando il sudafricano Stephen Mokoka ma senza nulla poter fare quando a mezzo km dall’arrivo Bekele ha cambiato marcia chiudendo in 28’23” con 5” su Kipsang, comunque soddisfatto dopo aver ripreso la preparazione da sole due settimane, terzo il sudafricano Stephen Mokoka a 48” davanti ad Ayad Lamdassem (Esp) a 54” e Abdellatif Meftah (Fra) a 55”.

Tirunesh Dibaba ancora vincente sulle strade di Manchester (foto organizzatori) Tirunesh Dibaba ancora vincente sulle strade di Manchester (foto organizzatori)

Sorpresa alla Nordea Riga Marathon, tappa Bronze, dove il dominio kenyano che durava da tre anni è stato interrotto dal giapponese Yu Chiba, non pronosticato alla vigilia, che ha riscritto il record della corsa in 2h13’44” aggiudicandosi una prova molto combattuta, con tre atleti finiti in un fazzoletto di secondi. La gara ha visto un quartetto di atleti ancora insieme al 40° km, dopo un passaggio a metà gara in 1h05’24”. Chiba, che ha preceduto il kenyano Geoffrey Ndungu di 6” e il campione uscente Duncan Koech (Ken) di 15”, era alla sua prima gara all’estero ed è il primo giapponese a vincere in Europa dopo oltre un decennio. Nella gara femminile successo per l’etiope Tigist Teshome Ayanu, che in 2h36’51” si è aggiudicata la corsa dopo una fuga iniziata già al 20° km; alle sue spalle l’americana Ariana Hilborn in 2h4023” e la kenyana Naomy Chepkosgei Chebonei in 2h46’41”. Sesto posto per l’italiana Francesca Capobelli, in 3h10’19”.

Il vincitore Chiba; in testa all'articolo l'arrivo della Ayanu (foto organizzatori) Il vincitore Chiba; in testa all’articolo l’arrivo della Ayanu (foto organizzatori)

Bellissima sfida nella Gifu Seiryu Half Marathon, la prova Bronze disputata a nella città giapponese di Gifu fra il primatista mondiale della distanza Zersenay Tadese (Eri) e il nuovo talento del fondismo kenyano Bedan Karoki che ha confermato le attese della vigilia dimostrando che la strada rappresenta il suo futuro. Con 1h00’02” ha abbassato di 29” il record della gara appartenente proprio a Tadese, mancando il proprio primato di soli 4”. Sin dall’inizio i due si sono dati battaglia a viso aperto, insieme all’etiope Abayneh Ayele passando ai 10 km in 28’25”, poi Karoki ha dato un’accelerazione che ha portato frutti al 15° km, quando passando in 42’56” aveva 4” su Tadese e 12 su Ayele. Nell’ultima parte la velocità di Karoki ‘ha portato a incrementare nettamente il suo vantaggio per chiudere con 1’32” su un delusissimo Tadese, alla sua peggior mezza maratona come prestazione cronometrica dal 2003, terzo Ayele a 1’41”. Sorpresa nella prova femminile dove la kenyana Visiline Jepkesho, che abbiamo visto ad aprile vincere la Milano City Marathon, ha dato scacco matto alla bicampionessa mondiale di maratona, la sua connazionale Edna Kiplagat, ancora appannata dopo la vittoria alla London Marathon. Con 1h10’53” la Jepkesho ha migliorato di oltre un minuto il suo personale, staccando la rivale di 25”, terza la giapponese Yuko Mizuguchi in 1h14’31”.