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Domani a Doha la grande sfida sui 50 km

di - 30/10/2014

Il Qatar torna domani capitale del podismo mondiale, con la disputa della decima edizione dello Iau World Trophy Final a Doha, che a novembre sarà anche sede dei Mondiali della 100 Km. La prova, che nella sua passata edizione si era disputata due anni fa a Vallecrosia in Liguria con l’azzurra Barbara Cimmarusti terza, è l’appuntamento di consuntivo di una serie di prove sulla distanza che si disputano nel corso di un biennio, per un totale di 21 gare, in tutto il mondo, una formula molto interessante e che potrebbe anche essere mutuata per costruire un circuito di maratone o mezze. Alla finale si sono qualificati in 38 corridori in rappresentanza di 17 nazioni, ma purtroppo non ci saranno italiani al via. La qualificazione otteneva scendendo in una prova qualificativa sotto le3h20’ per gli uomini e le 3h50’per le donne, con la possibilità da parte della Iau di aggiungere wild card a sua discrezione, come avvenuto pergli uomini con il kenyano Biwott.

Miglior tempo di qualificazione è per il britannico Phil Anthony con 2h56’23” davanti all’atleta dello Zimbabwe Collen Mazaka (2h57’49”) oro nel 2010 e argento due anni fa dietro l’altro britannico Steven Way, domani assente. Tra i favoriti anche il neozelandese Paul Marselletti, bronzo a Vallecrosia, e il russo Igor Tyazkhorob,spesso presente alla 100 Km del Passatore. Fra le donne miglior tempo di adesione per la statunitense Emily Harrison (nella foto di Kristin Wilson/Iaaf) con 3h15’01”, con un notevole vantaggio cronometrico sulle rivali, la prima delle quali è l’australiana Tina Major con 3h35’08” davanti alla russa Marina Zhalybina, campionessa mondiale della 100 Km. Da seguire anche la britannica Jo Wakrzewski, bronzo nel 2011 e quinta due anni fa, e la russa Irina Antrapova, argento iridato sulla distanza doppia, oltre alla slovena Neza Mravlje, vecchia conoscenza delle gare italiane. Gli organizzatori hanno già annunciato che organizzeranno anche la prossima finale nel 2015, l’ultima prova della sua trasformazione in un vero e proprio campionato mondiale.