Giornata storica domani a Doha, in Qatar, per il primo Campionato Mondiale sui 50 km, la neonata prova Iau che prende il posto del World Trophy assegnando le maglie arcobaleno sulla distanza. Va subito detto che,non senza colpe, l’Italia ha snobbato la manifestazione, non inserendola nel proprio programma e quindi non selezionando una rappresentativa ufficiale. Negli altri Paesi la sfida di Doha è stata invece presa molto sul serio e le gare si preannunciano molto incerte.
In campo maschile i favori del pronostico privilegiano Shangirai Bazda, dello Zimbabwe, già vincitore quest’anno alla Marathon di Durban e accompagnato da un altro pretendente al podio, Mike Fokorani. I due si troveranno di fronte il campione nazionale americano Zachary Ornelas, 2h52’16” in occasione della sua vittoria a stelle e strisce, e l’olandese Harm Sengers, già sul podio nel World Trophy dello scorso anno e che quest’anno si è aggiudicato la 50 km di Windschoten. Attenzione anche al tedesco Niels Bubel, dato in grande forma.
Fra le donne spicca la presenza di Camille Herron, la statunitense che vuole fortemente accoppiare il titolo della 50 km a quello della 100 vinto quest’anno a Windschoten. 3h24’55” il suo tempo d’iscrizione che è anche il passaggio di metà gara nella prova olandese. Contro di lei l’australiana Kelly Ann Varey, 3h31’55” quest’anno e due vecchie conoscenze delle strade italiane, le croate Marija Vraijc che cerca un nuovo podio iridato dopo quello nella 100 km e Nikolina Sustic, che ha battuto la connazionale all’ultima Veronamarathon. Ruolo di outsider alla canadese Catrin Jones, bronzo lo scorso anno al World Trophy e l’irlandese Catriona Jennings, in gara alle ultime Olimpiadi di Londra e che fa il suo debutto nel mondo delle ultra. Partenza nelle prime ore del mattino per sfruttare le ore più fresche, si gareggerà su un circuito di 5 km da ripetere 10 volte.