Anche se non fa parte dello Iaaf Road Challenge, la Rak Half Marathon che si svolgerà venerdì a Ras Al Khaimah è giustamente considerata una delle principali prove mondiali sui 21,097 km, il corrispettivo per la distanza di quello che è la Dubai Marathon. Ma se in questo caso la scuola etiope è quella che si è sempre contraddistinta, per la mezza araba è il Kenya che l’ha spesso fatta da padrone e così dovrebbe essere anche questa volta, perché il Paese africano schiererà al via alcuni dei suoi grossi calibri, tanto che la nona edizione della corsa si candida come la migliore di sempre. Il favorito d’obbligo è Eliud Kipchoge,l’ex iridato dei 5000 che in maratona ha trovato la sua seconda carriera, con le vittorie conseguite lo scorso anno a Rotterdam e Chicago. Sui 21,097 km Kipchoge ha un ottimo feeling considerando le sue tre vittorie nelle sue prime quattro uscite sulla distanza e un personale di 59’25”. Contro di lui ci saranno ben sei altri atleti con personali inferiori all’ora a cominciare dai connazionali Jonathan Maiyo (59’02”), Cyprian Kotut (59’12”) e Peter Kirui (59’22”) per proseguire con l’etiope Mosinet Geremew (59’11”), anche se il suo Paese punta molto sul primatista mondiale junior di maratona Tsegaye Mekonnen.
Affascinante la prova femminile dove la campionessa uscente, la kenyana Priscah Jeptoo (nella foto all’arrivo lo scorso anno) incassa la sfida della sua connazionale Mary Keitany, fino allo scorso anno primatista mondiale della distanza con il suo 1h05’50” stabilito proprio alla Rak Half Marathon. La Keitany è tornata alle gare lo scorso anno riprendendo il suo posto nel gotha mondiale della corsa su strada e parte come favorita anche se afferma di non essere al massimo in quanto sta preparando la London Marathon del 26 aprile, esattamente come la Jeptoo. Tante le pretendenti al posto di terzo incomodo, alle etiopi Meseret Hailu, Worknesh Degefa e Wude Ayalew alla kenyana Philes Ongori e alla turca di nascita etiope Elvan Abeylegesse, tutte con primati inferiori a 1h08’.
