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Doppio argento azzurro ai Mondiali di Manitou Springs

di - 17/08/2014

Nel segno dei padroni di casa americani la Pikes Peak  Ascent a Manitou Springs, in Colorado, che quest’anno assegnava i titoli mondiali di corsa in montagna su lunghe distanze. Gli statunitensi hanno fatto la parte del leone vincendo tutti i titoli, sia individuali che a squadre con il contorno di un argento e due bronzi. In questo quadro va valutata positivamente la prestazione azzurra, che ha portato a casa due argenti nelle prove a squadre anche se i nomi al via potevano far presagire anche qualcosa di più prezioso. La gara maschile ha premiato Sage Canaday, ormai considerato tra i più grandi interpreti di quel mondo del podismo che accomuna corsa in montagna e skyrunning. 2h10’03” il tempo finale dello statunitense, che potrebbe anche pensare a un’esperienza in maratona con tempi di rilievo. Canaday inizialmente ha lasciato l’iniziativa al conterraneo Andy Wacker e all’eritreo Azera Teklay che si sono contesi il primato nella prima parte per poi superarli nell’ultimo miglio e andare a concludere con 44” su Teklay e 1’36” su Wacker. A seguire gli altri statunitensi Erioc Blake a 2’12” e Joseph Gray a 2’59”, sesto i primo italiano, Tommaso Vaccina a 3’56”; ottava piazza per Xavier Chevrier a 7’05” e i loro piazzamenti, insieme al 16° posto di Massimo Meie al 20° di Emanuele Manzi hanno consentito all’Italia di chiudere seconda.

Dominio ancora più marcato delle americane fra le donne con podio monopolizzato e titolo ad Allie McLçaughlin che in 2h33’42” ha preceduto Morgan Arritola, che ricordiamo terza ai Mondiali di corsa in montagna del 2012, a 1’57” e Shannon Payne a 7’06”. Quarta piazza per la slovena Mateja Kosovelj a 8’59”, quinta la campionessa di skyrunning statunitense Stevie Kremer a 9’34”. Prima italiana Catherine Bertone, settima a 16’12” davanti ad Antonella Confortola a 18’48” e Ivana Iozzia a 20’45”. 13esima Francesca Jachemet.