La stagione delle grandi maratone propone per domani il su primo attesissimo appuntamento con la Standard Chartered Dubai Marathon egli organizzatori hanno messo in piedi un cast mai visto, anche se i detrattori parlano di una gara,almeno in campo maschile, che è diventata un vero e proprio campionato etiope: ben 19 gli atleti che partono con ambizioni da podio, tra i quali due debuttanti, Mule Wasihune Abdi Fufa, mentre gli altri hanno tutti personali inferiori alle 2h10’ e la maggior parte alle 2h07’. Il più atteso è sicuramente Kenenisa Bekele, che dopo un ottimo 2014 di approccio con la nuova specialità parte con grandi ambizioni, confortato dal suo nuovo allenatore che conosciamo bene, essendo Renato Canova. Bekele ha detto di puntare apertamente al record della corsa, il 2h04’23” di Ayele Abshero del 2012, ma molti dicono che sia solo una dichiarazione di facciata perché il suo obiettivo è ancora superiore, il record nazionale di 2h03’59” del suo “maestro” Haile Gebrselassie. Gli avversari però non mancano, difficilmente il vincitore del 2013 Lelisa Desisa, vicecampione del mondo, vorrà lasciargli il palcoscenico. Stesso discorso per Berhanu Shiferaw, personale di 2h04’48” e di Feyisa Lilesa, 2h04’52”, oppure per Bazu Worku (2h05’25”) e Girmay Birhanu (2h05’49”). Chi proverà a impedire il dominio etiope? Innanzitutto l’Eritrea che cerca tempi importanti con Amanuel Mesel e Ghirmay Embaye, mentre la sparuta delegazione kenyana si affida a Ezekiel Chebii, 2h009’15” di personale che non sembra sufficiente per competere ai vertici.
Diverso il discorso fra le donne dove la sfida fra le due superpotenze mondiali è molto accesa e incerta, perché il Kenya schiera al fianco di Lucy Kabuu Wangui, alla ricerca del rilancio, la campionessa del mondo di mezza maratona Gladys Cherono, al suo debutto assoluto sui 42,195 km, che vuole dare filo da torcere ad Asefelech Mergia, vincitrice nel 2012 con il primato della corsa in 2h19’31”, tempo che l’etiope dice di poter abbassare. Mergia è alla guida di una pattuglia di connazionali qualificatissima, con la campionessa uscente Mulu Seboka, Mamitu Daska già presente nell’albo d’oro della corsa, Askale Tafa e la plurivincitrice di Roma Firehiwot Dado. Fra le altre atlete presenti spiccano la bielorussa Aliaksandra Duliba (2h21’29”), la turca di nascita etiope Sultan Haydar (2h25’07”), la svedese Isabellah Andersson (2h23’41”) sempre presente alla gara araba che si svolgerà quando da noi sarà ancora notte.