Pubblicità

Dubouloz e Welfringer, atleti Millet, aprono una via sull’Hungchi (7029 m)

di - 11/06/2024

dubouloz welfringer

Aprire una nuova via su una parete vergine di una vetta completamente sconosciuta. Partire solo sulla base di binocoli ed esperienza alpinistica. Questa è l’essenza dell’alpinismo himalayano di alto livello. Con la prima ascensione in stile alpino dell’Hungchi, al confine tra Tibet e Nepal, Charles Dubouloz e Symon Welfringer hanno incarnato l’espressione ultima dell’alpinismo esplorativo, un’ode alla conquista dell’assoluto. Una spedizione supportata dal produttore di attrezzature francese Millet.

I due sono partiti alle 5 del mattino del 17 maggio dal loro campo base avanzato a 5.300 m. Dopo la complicata acclimatazione di Symon e un’infezione bronchiale al suo arrivo, la partenza è stata incerta fino all’ultimo minuto. La salita si è rivelata tecnica, con una lunga sequenza di tiri fino al passo a 6.580 m, dove sono riusciti a costruire un bivacco di fortuna. Nonostante il grave stato di stanchezza di Symon, la determinazione incrollabile del team ha permesso loro di raggiungere la vetta alle 13:30 del 18 maggio, il giorno del compleanno di Charles, realizzando la prima ascensione in stile alpino dell’Hungchi.

Nel frattempo il tempo è presto cambiato, nonostante le iniziali previsioni ottimistiche del meteorologo. Con l’arrivo di neve e nebbia, è iniziata una corsa contro il tempo. Il team ha faticato a scendere di 300 m in poche ore e ha deciso di bivaccare sul posto nonostante il vento estremamente forte. Quando Charles Dubouloz e Symon Welfringer si sono svegliati la mattina successiva, la neve continuava a cadere. Si sono trovati di fronte a una scelta decisiva e hanno dovuto adattare la loro strategia di discesa. Hanno deciso di abbandonare la tenda per risparmiare tempo. Un terzo bivacco non era più un’opzione, e le due guide hanno deciso di scendere dal lato opposto (est), un’enorme incognita senza garanzie di raggiungere la base della parete e senza possibilità di ritorno. È stata una scommessa che ha pagato dopo diverse ore e numerose calate, riportandoli dall’altra parte dell’Hungchi, sani e salvi.