Test completo in gara a cura di Daniele Milano Pession
La parola a Dynafit
La scarpa da running Ultra 50 è stata creata appositamente per le lunghe corse su terreni alpini tecnici, dove sono richieste sia sicurezza sia protezione. Grazie all’ottima ammortizzazione e a una calzata comoda, garantisce un comfort elevato su distanze di 40 km e oltre. Drop di 8 mm, suola con battistrada POMOCA, forma arrotondata Alpine Rocker e ottime proprietà di ammortizzazione aiutano a ottenere una corsa dinamica anche su terreni tecnici. La costruzione 3D mesh e la linguetta senza cuciture fanno sì che la scarpa non costringa, evitando in modo efficace i punti di pressione e stabilizzando al contempo il piede. Anche il fit con volume massimo è concepito per le distanze ultra.
Il nostro terreno di prova
Playground del nostro test in gara la tappa finale della 16th DYNAFIT Transalpine Run 2021. All’edizione 2021 hanno partecipato 220 coppie, per un totale di 440 atleti, provenienti da ben 22 paesi differenti, che per una settimana esatta si sono dati battaglia lungo i 235 chilometri del percorso e un dislivello complessivo di oltre 13.400 metri D+. Una gara davvero incredibile a cui noi abbiamo potuto prendere parte, ma solo nella sezione finale, ovvero poco più di 30 chilometri di saliscendi, con circa 1.000 metri D+ , un’ottima occasione per testare e spremere fino all’ultima goccia di sudore la nuova DYNAFIT Ultra 50.
Design
La Ultra 50 dà l’idea di solidità. Non si vede la minima cucitura, se non nelle asole dell’allacciatura, e tutti i particolari di rinforzo della tomaia sono applicati a caldo.
Finiture Made in Dynafit
Dynafit ha da sempre nel proprio DNA la montagna, in cui la cura del particolare è sinonimo assoluto di sicurezza. Che si tratti di sci alpinismo, arrampicata sportiva o trail running, a ogni singolo dettaglio viene data la massima importanza. La cura delle rifiniture della Ultra 50 non è certamente da meno. A oggi ho percorso abbondantemente oltre 100 chilometri complessivi e la scarpa non ha avuto il minimo cedimento strutturale.
Chiusura
Un tipo di chiusura ibrido con tre asole più basse a fettuccia e due più alte ad anello classico, tutte e 5 sulla medesima linea longitudinale. È possibile personalizzare ampiamente l’allacciatura modulando il serraggio delle stringhe. Avrei optato per un’asola aggiuntiva nella parte superiore per chiudere un po’ di più all’altezza del collo del piede. Complessivamente è comunque buona. Altrettanto il comfort della linguetta integrata, che però tende a muoversi un po’ ma, discutendo con altri tester, mi è stato confermato che non è stato un problema riscontrato anche da loro per la Dynafit Ultra 50.
Impatto iniziale
All’inizio ho faticato un po’ per trovare il numero corretto e, come capita anche per altri brand, ho preferito tenermi un po’ abbondante. Suggerisco quindi di prendere sempre mezzo numero in più rispetto a quanto siete abituati. Appena calzata nella misura corretta, ho subito percepito un buon contenimento e protezione massima del piede. I rinforzi della tomaia sono a tutto tondo e il piede è alloggiato molto bene. Questo fitting eccessivamente strutturato in principio mi ha spaventato un po’, ma è stata solo un’impressione iniziale. Infatti, anche dopo uscite di oltre 4 ore, non ho avuto dolori ai piedi, unghie rovinate o vesciche, segno che la scarpa funziona egregiamente.
Comfort
Quando le aziende sviluppano scarpe da trail per lunghe e/o medie distanze, si tratta sicuramente di un bel challenge a cui prendere parte. Devono essere comode, ammortizzare in modo corretto e allo stesso tempo abbinare alle caratteristiche più classiche del comfort una buona protezione complessiva del piede, a cui va sempre aggiunto un efficace grip della suola. Complessivamente la Dynafit Ultra 50 è stata per me tutto questo. Confortevole al punto giusto, senza perdere assolutamente in precisione e dinamicità di rullata.
Traspirabilità della Dynafit Ultra 50
I rinforzi vulcanizzati a tutto tondo sulla tomaia compromettono non poco la traspirabilità complessiva, anche se la “finestra” lasciata libera sul dorso del piede permette comunque una più che discreta traspirazione.
Grip e protezione dagli urti
Alla suola Pomoca do tranquillamente un bell’8! Sensibile su terreni impegnativi, si è dimostra per disegno e durezza dei tasselli una fedele compagna sia nei tratti di salita sia in quelli di discesa più ripidi quali single track nei boschi o traversi infidi su erba umida.
Stabilità
Scarpa decisamente stabile, anche se personalmente avrei preferito un’asola in più che mi permettesse di chiudere meglio nella parte alta il piede, impedendo un eccesso di movimento laterale.
Capacità di ammortizzazione
Se siete abituati a modelli con intersuole più morbide, di quelle che, per intenderci, gli infilate dentro mezzo pollice da tanto che sono molli, la Ultra 50 non è la scarpa per voi. Molto solida, assicura una buona ammortizzazione senza trasmettere vibrazioni a lungo andare logoranti per il runner. Questo significa che l’intersuola lavora in modo egregio, svolgendo correttamente il proprio compito di shock absorber, senza essere particolarmente morbida al tatto, non dando assolutamente quel senso di instabilità in appoggio che personalmente detesto.
Dynafit Ultra 50 consigliata per…
Chi vuole fare uscite o competizioni non oltre i 40-50 chilometri. Diversamente potete orientarvi sulla sorella maggiore Ultra 100.
Caratteristiche tecniche:
- Peso: 332 G (UK 9 / US 10, UOMO)
- Drop: 8 MM
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