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Eco Ideazione la Ricerca e Sviluppo secondo Decathlon

di - 11/04/2023

I brand di attrezzature sportive, non meno di quelli di altri settori, rinnovano ad ogni stagione le proprie collezioni, nell’ottica di soddisfare le crescenti necessità o realizzare i semplici desideri dei consumatori finali. Progettazione e produzione immettono sul mercato un enorme quantitativo di prodotti e in ogni settore si è reso necessario considerare l’impronta che ciò ha sull’ambiente. L’industria outdoor è stata fra le prime a porsi la questione della responsabilità ambientale e tutti i brand, chi prima chi poi, hanno iniziato ad attuare politiche di contenimento del proprio impatto. Siamo stati al Decathlon Mountain Store in Francia a vedere qual è l’approccio del brand in materia.

 

Dalla sua fondazione nel 1976 Decathlon si è posta l’obiettivo di avvicinare le persone allo sport, offrendo nei propri negozi prodotti per un ventaglio di attività sportive che spaziano dalle attività outdoor di montagna alla corsa, dal ciclismo al nuoto, dal calcio alla nautica, senza tralasciare le attività indoor. Il gruppo internazionale, con sede in Francia, è stato fra i primi del settore a comprendere che occorreva cominciare ad agire responsabilmente: mare e montagna sono il terreno di gioco dei suoi clienti e preservarne l’integrità è di interesse prioritario per chi opera nel settore.

Considerando il numero degli sport trattati da Decathlon e moltiplicandolo per il numero di prodotti, fra abbigliamento, accessori e attrezzi proposti, ci si può fare un’idea di quanto lavoro impegni il reparto di R&D di un colosso come questo, ma oggi come oggi è sufficiente approcciare la progettazione in maniera tradizionale?

Decathlon Mountain Store – Passy Francia.
Foto: Marco Melloni

L’impatto sull’ambiente di un’attività produttiva in generale è definito da una quantità di fattori diversi e connessi fra loro: dalla produzione in senso stretto ai trasporti, dallo smaltimento degli scarti al consumo di energia; una quantità di azioni che, in piccola o grande parte, inquinano o consumano risorse.

Occorre allora ripensare da capo il modello e per fare ciò Decathlon ha iniziato introducendo il concetto di Eco Ideazione. Ma andiamo per gradi.

 

Pensare al futuro, Decathlon Manifesto

Il cambiamento climatico è una trasformazione globale del clima che modifica a lungo termine l’equilibrio meteorologico e gli ecosistemi. Si tratta di un fenomeno naturale provocato dall’effetto serra, ma che è stato accelerato e compromesso dall’attività umana e più precisamente, dalle emissioni di CO².
L’ambiente naturale è il terreno di gioco degli sportivi e Decathlon è consapevole che la produzione, il trasporto, la distribuzione e l’utilizzo dei prodotti hanno un impatto su di esso, ecco perché è importante agire, e farlo in fretta.

L’obiettivo del brand è che il 100% dei suoi prodotti siano Eco Ideati entro il 2026.

Da dove partire

Poiché la creazione di un prodotto rappresenta più del 78% delle emissioni di CO², Decathlon è intervenuta sui processi di produzione sviluppando l’Eco Ideazione. Non si tratta più solo di sviluppare un prodotto che soddisfi il cliente per performance e/o comfort, si tratta di considerare come far questo riducendo il suo impatto sull’ambiente.

Eco Ideazione significa ideare il prodotto pensando fin da subito a materiali sostenibili, a rendere il prodotto durevole, riparabile e smaltibile alla fine del suo ciclo vitale.

Luoghi di ideazione strategici

Le sedi di sviluppo dei brand Decathlon sorgono in prossimità dei luoghi dove si possono praticare gli sport e testare immediatamente e realmente i prototipi di prodotto. E’ il caso della sede di La Rochelle dove vengono sviluppati i prodotti da vela o il Decathlon Water Sport Center di Hendaye sull’Oceano Atlantico o ancora il Mountain Store di Passy in Francia (vicino Chamonix), ai piedi del Monte Bianco, dove ci siamo recati. I collaboratori del Mountain Store, ancora più di altri sono testimoni diretti del cambiamento climatico, lo possono vedere ogni giorni guardando le condizioni della montagna e ciò dà loro coscienza della situazione, stimolandoli a cercare soluzioni per progettare prodotti rispettosi e durevoli tali da contribuire a proteggere l’ambiente.

Tutti qui sono stimolati a proporre progetti per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, le squadre impiegate hanno questa volontà di agevolare una pratica sportiva durevole e la sede stessa del Mountain Store, per come è realizzata, riflette queste preoccupazioni.

L’approccio ambientale è integrato al compito di ciascun membro del team del Mountain Store e di Decathlon in generale: dall’ideazione, alla scelta dei materiali, ai processi di fabbricazione alle soluzioni di riciclo, con l’obiettivo di realizzare prodotti durevoli, riparabili e funzionali.

Tutti i prodotti hanno un impatto sull’ambiente calcolato. Una decina di esperti, ognuno di un’area specifica del processo di Eco-Ideazione, accompagnano i 500 collaboratori nell’affrontare i temi di progettazione piuttosto che di riparabilità, o approvvigionamento delle materie prime o semilavorate o di scelta dei siti di produzione. Si lavora in rete, con tutte le sedi di Ideazione francesi, per ottimizzare i processi, i trasporti e ridurre l’impatto finale.

Non si tratta più solo di sviluppare un prodotto che soddisfi il cliente per performance e/o comfort, si tratta di considerare come far questo riducendo il suo impatto sull’ambiente.

Eco ideazione non è uno slogan

L’eco ideazione non è qualcosa di nuovo in Decathlon, è iniziata circa nel 2010 con quel prodotto iconico che è il pile Forclaz 50, un prodotto ancora in collezione. In quegli anni esplose il mercato del pile e in Decathlon erano richiestissimi per uomini, donne e bambini, per questo motivo si decise di iniziare ad Eco-Ideare da questo prodotto. Forclaz 50 è realizzato in filato di poliestere, ottenuto per macinazione e fusione delle bottiglie di plastica usate, parliamo quindi un filato riciclato. L’utilizzo in produzione di materiali riciclati come il poliestere consente di diminuire la produzione di CO2. Questa, considerato 1 Kg di filato in poliestere riciclato confrontato ad 1 Kg di filato di poliestere vergine è inferiore dall’8 al 20%. Sul prodotto finito però la riduzione dell’impatto di CO2 sarà solo del 5% rispetto all’uso di poliestere vergine.

Nel 2017 non c’era ancora nessuna giacca Eco-Ideata, così si cominciò a lavorare su un modello proposto per uomo, donna e bambino, un modello iconico. Era una giacca fatta in poliestere e si passò al poliestere riciclato, si optò poi per scegliere dei colori meno impattanti, in quanto alcuni di essi impattano maggiormente rispetto ad altri. Inoltre venne eliminato l’appendino, la giacca è ora ripiegabile all’interno di una tasca che di fatto le fa da packaging.

Volendo ridurre l’impatto di una giacca, non dobbiamo pensare solo al tessuto principale, dobbiamo pensare anche alle fodere, al tessuto con cui sono fatte e ai colori con cui sono tinte, se non vengono lasciate di colore naturale.

Al 2022 erano state Eco Ideate più del 90% delle giacche Decathlon. Restava, nel 2023, da superare l’ultimo scoglio, la giacca top di gamma realizzata in Poliammide, un materiale più difficile da riciclare, ma è stato superato anche questo e ora il 100% delle giacche sono in materiale riciclato.

Parlando di materiali riciclati non dobbiamo pensare solo alle fibre sintetiche, esistono anche il cotone e la lana riciclati.

Uno dei reparti di Eco Ideazione del Mountain Store, settore tessile. Foto: Marco Melloni

Il filato di cotone riciclato non si ottiene con un processo uguale a quello del poliestere ma deriva dagli scarti della produzione di prodotti in cotone. Questi scarti vengono raccolti, macinati e usati per creare del nuovo filato

Per quanto riguarda questa fibra naturale la riduzione di impatto è interessante, confrontando 1 Kg di filato riciclato a 1 Kg di filato vergine, la riduzione di impatto di produzione di CO2 è del 75%. Quando si ricicla il cotone si ottengono fibre più corte rispetto alle fibre vergini, perciò un prodotto con il 100% di fibre di cotone riciclate sarebbe meno resistente, per questo motivo in Decathlon vengono mischiate fibre di cotone vergini a fibre di cotone riciclate, al fine di mantenere inalterate le prestazioni del capo, la qualità e i vantaggi. Se una volta c’era diffidenza verso i tessuti riciclati o parzialmente riciclati oggi si è capito che performano bene, con il vantaggio di un’impronta minore. Dal 2010 quindi c’è una crescente ricerca di processi innovativi.

 

Eco Ideazione delle materie prime

Poliestere Riciclato

Il poliestere è un materiale di recupero, trasformato utilizzando gli scarti di produzione o prodotti destinati allo smaltimento, evitando l’utilizzo di nuove risorse provenienti dal petrolio. Un prodotto per essere certificato come Eco Ideato deve essere composto almeno dal 70% di poliestere riciclato.
Decathlon s’impegna ad utilizzare il 100% di poliestere proveniente da fonti più sostenibili (riciclato o tinto in massa). Il 31 dicembre 2021 è stato raggiunto il 40%.

Plastica Riciclata

Utilizzare la plastica riciclata, vuol dire recuperare e trasformare gli scarti di produzione o prodotti destinati allo smaltimento, evitando l’utilizzo di nuove risorse provenienti dal petrolio. Il tutto mantenendo la qualità e la durata del prodotto. Un prodotto Decathlon per essere certificato come Eco Ideato deve essere composto almeno dal 40% di plastica riciclata (come polietilene o polipropilene).

Cotone Riciclato

L’utilizzo di cotone riciclato è una soluzione interessante, in quanto non richiede una nuova coltivazione di cotone. Tuttavia, può essere utilizzato solo con un contenuto massimo del 30% e 40%, perché le fibre riciclate sono più corte e devono essere miscelate con cotone vergine.
Un prodotto Decathlon è certificato come Eco Ideato quando il 28% del tessuto è composto da cotone riciclato.

 

Cotone Biologico

Il cotone biologico è coltivato senza l’uso di sostanze chimiche, come fertilizzanti, pesticidi e semi OGM, riducendo il rischio di inquinamento del suolo e delle falde acquifere. Grazie a pratiche ambientali più responsabili, questo metodo di produzione permette di gestire al meglio la coltivazione del cotone.
Un prodotto Decathlon è certificato come Eco Ideato quando più del 90% del tessuto è composto da cotone proveniente da agricoltura biologica.

 

L’eco ideazione non è qualcosa di nuovo in Decathlon, è iniziata circa nel 2010 con quel prodotto iconico che è il pile Forclaz 50

Eco Ideazione anche nell’attrezzatura

Al Mountain Store un reparto si occupa di Eco Ideazione di Tende e Sacchi a pelo. E’ al lavoro un team di 3 persone fra ingegnere, designer e prototipista. I progettisti dopo una prima analisi propongono al prototipista un disegno e quest’ultimo realizzerà una “patata” ossia un telo grezzo per avvicinarsi alla forma desiderata, il processo di rifinitura va avanti finché il semilavorato sembra rispondere alle esigenze, dopodiché vengono aggiunti i dettagli, come le cerniere, le tasche etc.

E’ importante che queste tre figure collaborino, per arrivare a realizzare un prodotto che sprechi meno tessuto e accessori possibili, sia facile e veloce da produrre e possa essere riparato o sostituito in alcune sue parti. E’ un processo che richiede molto scambio fra le figure e molta riflessione, una sorta di partita di pingpong, e qui al Mountain Store hanno la fortuna di poter vedere il risultato del loro lavoro sugli scaffali del negozio e fra le mani dei clienti.

Un caso interessante è quello della tenda 2 Seconds Easy.

Questa tenda è la sorellina della 2 Seconds uscita nel 2005 e divenuta presto un’icona, una tenda che rese accessibile il campeggio a migliaia di campeggiatori.

Per quattro anni un grande lavoro di sviluppo ha riguardato la 2 Seconds Easy, messa in vendita nel 2020. Uno degli aspetti di Eco-Ideazione di questa tenda ha riguardato la colorazione, realizzata con la tecnica Dope Dyed. Mentre la tintura dei tessuti normalmente avviene tramite vari bagni di colore, la tecnica utilizzata in Decathlon prevede la tinta del materiale, del poliestere in questo caso, usato per fare il filato successivamente tessuto in un telo. Questa tecnica permette di guadagnare un 12% di impatto di CO2 e un 10% sul consumo idrico. Parte del telo poi non è nemmeno colorato e la tinta bianca che si vede è il colore del poliestere naturale, in questo caso si guadagna il 15% di impatto di CO2 e il 12% sul consumo di acqua.

Grazie a tutte le azioni intraprese attraverso l’Eco-Ideazione, la realizzazione della tenda consente un risparmio del 6,1% di CO2 e del 6,5% sul consumo di acqua.

Il reparto di Eco Ideazione Tende e Sacchi a Pelo del Mountain Store. Foto: Marco Melloni

La tenda 2 Seconds del 2005 ha subito anch’essa un’evoluzione in chiave Eco-Ideazione. Oggi infatti viene utilizzato un tessuto Bi-Ton (a due toni), realizzato con due fili di cui uno Dope Dyed, mescolati assieme per ottenere la tinta voluta. Inoltre è stato aumentato lo spessore dei teli per rendere la tenda più robusta e allungarne la vita, consentendo di estendere la garanzia da 3 a 5 anni. Le tende sono poi progettate per consentire una successiva riparazione e ogni componente più essere sostituito.

Altre azioni di Eco-Ideazione delle tende riguardano la ricerca del contenimento delle temperature di tintura e del contenimento del numero di materiali utilizzati, nell’ottica di facilitarne il successivo riciclo.

 

L’Eco Ideazione nella tintura

La tintura dei tessuti genera un elevato impatto ambientale, consuma una notevole quantità di energia e richiede un elevato utilizzo di acqua e additivi chimici nel processo di bagno di colore dei tessuti. Per ridurre il più possibile questi consumi, Decathlon opta, ove possibile, per una di queste 4 tecniche di colorazione. Un prodotto Decathlon è certificato Eco Ideato, quando più del 50% del suo peso è composto da tessuto tinto tramite una di queste tecniche.

La Tintura Con Minor Acqua

In pratica, si inseriscono pigmenti di colore sin dalla fabbricazione del filo, in questo modo si riduce il consumo di energia (impronta di carbonio) e di acqua.

 

La Tintura Di Un Filo Su Due

Per ridurre il consumo di acqua, Decathlon utilizza due diverse bobine di filo nei suoi processi di produzione: uno tinto e l’altro no.

Colore Naturale “Grezzo”

Il greige significa che non c’è tintura nel tessuto e che rimane allo stato “grezzo”. Quindi, optando per questo colore si sceglie un colore meno inquinante.

 

Drydye “Tintura A Secco”

Questa tecnica di tintura utilizza anidride carbonica (CO²) in un sistema a circuito chiuso, e il 95% di essa viene riciclata dalla macchina stessa per il riutilizzo. La CO² viene compressa e pressurizzata come agente per disperdere il colore all’interno del tessuto, senza ricorrere all’uso di acqua.

 

L’Eco Ideazione incontra l’alta gamma Forclaz

Fra gli approcci di Forclaz all’Eco-Ideazione rientrano le azioni per rendere i prodotti più durevoli e riparabili. Il primo passo è stato accedere a un modello integrato di Decathlon che consente di entrare in contatto con i clienti attraverso i negozi. I clienti hanno la possibilità di esprimere un giudizio sui prodotti, dare un voto, riportare la loro esperienza.
Occorre ascoltare le esigenze del cliente e far si che il prodotto duri il più a lungo possibile, non passi di moda e sia riparabile. Nel caso ad esempio di uno zaino, un cliente può aver avuto un problema di strappo del tessuto che lo porta a diventare permeabile all’acqua, oppure lo schiacciamento dell’imbottitura degli spallacci o di parte dello schienale.

Quando un cliente porta un prodotto a riparare questo viene trasferito nei laboratori e si cerca di capire cosa è successo. Magari lo strato interno di impermeabilizzante si è rovinato con l’uso, si cercherà allora una formula chimica migliore per realizzarlo, oppure una fibbia rotta potrà suggerire di realizzarla in una plastica più resistente o con un differente design. Per validare la durabilità di un prodotto vengono effettuati dei test sul campo e di laboratorio. Per testare ad esempio la robustezza degli zaini al trasporto sulle spalle, si procede con un test di caduta da 40 cm con 20 Kg di peso, ripetuto 20.000 volte.

Anche le cuciture sono testate in trazione, fino a raggiungere il carico di rottura, siamo su valori di 60 Kg. Una volta che il prototipo è finito si procede poi con un test sul campo della durata di 5 settimane, realizzato da una squadra di addetti.

I clienti possono trovare sul sito Decathlon una vastissima gamma di parti sostitutive per riparare il proprio zaino: dalle fibbie, ai cinturoni, agli spallacci e schienali, e tramite i tutorial online possono procedere autonomamente alle riparazioni. Nel caso di riparazioni più complesse, come cuciture, cerniere, etc. possono invece rivolgersi ad una vasta rete di atelier.

Forclaz ha raggiunto un livello di fiducia nei propri prodotti, tale da poter fornire sugli zaini una garanzia internazionale di ben 10 anni.

L’Eco Ideazione nella riparabilità

Affinché la vita di un prodotto non finisca con l’acquisto, Decathlon propone diverse soluzioni per prolungare la durata di vita dei prodotti.
La riparabilità di un prodotto in caso di guasto o rottura è un potenziale che si definisce secondo 4 criteri:
• la disponibilità della documentazione,
• la possibilità di smontare il prodotto,
• la disponibilità dei pezzi di ricambio,
• il prezzo della riparazione.

In un prodotto Decathlon certificato come Eco Ideato, l’80% delle rotture e dei guasti più frequenti possono essere riparati.

 

Diplomato in Arti Grafiche, Laureato in Architettura con specializzazione in Design al Politecnico di Milano, un Master in Digital Marketing. Giornalista dal 2005 è direttore di 4Actionmedia dal 2015. Grande appassionato di sport e attività Outdoor, ha all'attivo alcune discese di sci ripido (50°) sul Monte Bianco e Monte Rosa, mezze maratone, alcune vie di alpinismo sulle alpi e surf in Indonesia.