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Embodimetria.. correndo nel futuro

di - 06/05/2023

 

Il nostro direttore Daniele Milano Pession ha avuto l’opportuna di conoscere il dr. Andrea Chellini, creatore di un progetto legato al rapporto tra mente, corpo e altro. Scopriamo cosa si sono raccontati!

 

Che cos’è Embodimetria?

Embodimetria è un test svolto e coordinato dal dr. Chellini, che permette di analizzare il rapporto tra corpo e mente e soprattutto valutare con precisione quelle che sono le nostre emozioni, in relazione con le nostre azioni e viceversa.

Ciò che avviene nel nostro corpo a livello biologico è l’esito di ciò che accade a livello fisiologico. Cercando di spiegarlo in modo più semplice, finalizzando il tutto al maggior risultato possibile che possiamo ottenere da una corsa nel parco. Se il nostro stato mentale è più predisposto a farlo, sicuramente il risultato ottenuto sarà migliore, rispetto ad altre situazioni in cui ci possiamo trovare meno predisposti a svolgere attività sportiva. Lo stress mentale compromette facilmente ciò che vogliamo ottenere a livello muscolare, ma questo si sapeva già. Qui entra in gioco il progetto Synchro Lab sviluppato dal dr. Chellini, che permette di misurare il livello del nostro stress fisiologico e ridurlo con esercizi specifici. Grazie al protocollo Synchro Lab sviluppato da Chellini è così possibile misurare in che modo il nostro stato emotivo sta compromettendo la nostra performance sportiva.

 

Il protocollo Synchro Lab

Indubbiamente, per chi come noi ama praticare il proprio sport nel migliore dei modi e soprattutto per ogni categoria di atleta, dall’élite al semplice amatore master, è fondamentale svolgere l’attività sportiva al meglio. Synchro Lab permette tutto ciò!

 

Il sistema nervoso periferico

Poter misurare lo “stato di salute” del nostro sistema nervoso periferico e capire in modo approfondito come la nostra mente sta interagendo con il nostro corpo è qualcosa che sa di fantascienza. Parlandone con il dr. Chellini sembra tutto molto più semplice di quanto sembri…

 

Quindi il nostro corpo è come se nascondesse dentro di sé il nostro tracciato emotivo?

Precisamente detto, e lo nasconde soprattutto a chi volge l’osservazione sulla narrazione verbale e non ascolta il suo linguaggio. Il nostro corpo è accessibile attraverso un linguaggio sostanzialmente non verbale. Conosciamo tutti le famose percentuali di 7% – 38% – 55% relative a come comunichiamo: 7% è cosa dici, la parola, il 38% come lo dici, il tono, il timbro, il volume, e ben il 55% come lo comunica il corpo! 

 

Prova a comunicare a chi ti sta di fronte qualcosa di positivo, a parole, ma continuamente negando con la testa. Cosa pensi riceva ed elabori, un messaggio positivo o negativo? E pensi che sia frutto di elaborazione consapevole o arrivi alle aree corticali già “marchiata” come comunicazione negativa?

Ecco che, alla luce di queste evidenze fisiologiche, si è trattato di capire come fare a rilevare e leggere con metodo scientifico il tracciato emotivo insito nel corpo, nel movimento del corpo. Synchro Lab adesso è la risposta più vicina a questa domanda, in ambito scientifico, in quanto, per rendere dato oggettivo, valido, quanto rilevato, misura una delle forme con le quali il corpo si attiva: l’oscillazione.

Prova a chiudere gli occhi, unire i piedi e in questo modo a richiamare al lavoro il tono “gamma” – di controllo dell’equilibrio – sentirai oscillazioni e movimenti brevi, rapidi a sinistra, avanti dietro. Questo è il sistema automatico di lettura dell’ambiente che il corpo esegue attraverso i nervi sensitivi periferici, continuamente, la “neurocezione”, l’inconscio cognitivo: è proprio quella rete neurale la sede dove avviene l’elaborazione implicita dello stimolo ambientale, dove avviene il processo di codificazione somatica, priva di giudizio, non concettuale. Una volta aperti gli occhi, gli stessi invieranno segnali alle aree corticali, chiaramente, ma, in via prioritaria, integreranno tutto ciò che viene visto, nel tronco encefalico, con i riflessi tonico-vibratori, dando forma al segnale più importante per la nostra sopravvivenza, il visuo motorio. 

Noi sopravviviamo egregiamente all’apice della catena animale nel mondo perché abbiamo considerevolmente trasformato il nostro corpo. In milioni di anni siamo riusciti a flettere la parte dello scheletro dove l’ultima vertebra cervicale si incontra con il cranio, di ben 90°. Se prima il nostro primo contatto avveniva con la bocca (e il bambino appena nato basa proprio su quei riflessi di rooting e suzione i primi movimenti), oggi possiamo vedere fino all’orizzonte cosa vi è nell’ambiente, garantendoci maggiori margini di sicurezza per un’eventuale fuga dal pericolo.

Inoltre, detta flessione ha permesso la discesa e distacco di faringe e laringe e la successiva creazione dello spazio che serve alla fonazione permessa dalle corde vocali. Il corpo si è evoluto e trasformato in tanti anni, ma ancora adesso ci parla di queste trasformazioni. Ed esse sono l’evidente rappresentazione della mente, del pensiero. Esempio ulteriore: quando hai paura, spavento, il respiro si blocca, e… la voce si ferma, inizi a balbettare. Ciò avviene perché la forte emozione e-move i muscoli costrittori della faringe e della laringe, evitandoti le capacità fisiologiche di emettere suoni. Questo stato energetico innesca poi a livello superiore una inibizione dell’area del Broca, proprio dedita alla produzione del linguaggio.

 

Cosa c’è dietro a una macchina che monitorizza dei dati, ovvero, una volta valutato il nostro stato emotivo, come si interviene? Mi hai infatti parlato di mental coach, counselor, psicoterapisti, nutrizionisti, fisioterapisti e bodyworker, ovvero?

Synchro Lab misura uno stato, esegue una fotografia istantanea dell’esito fisiologico dello stato emotivo e della relativa capacità cognitiva. Rileva un marker biologico. Usualmente mi riferisco a descrivere il dato come a un indice di prestazione. I valori ci illustrano oggettivamente, in base a cosa dovrebbe fare l’allievo, come può farlo. Intendo dire che valutiamo la distribuzione di energie corporee, psicocognitive e la relativa “prontezza” per affrontare un determinato stimolo. 

Esempio: se ti trovi in un momento di stato emotivo relativo all’emozione di scontentezza e conseguente malumore, può essere presumibile un livellamento verso il basso del tono del sistema nervoso simpatico? Che è quello che ci prepara alla sfida, al fight or flight, che direziona tutto il sangue verso la muscolatura scheletrica, quel tono che ci consente di prepararci al compito, alla sfida, alla prestazione. Contestualmente vi è un innalzamento del tono parasimpatico, condizione che genera energia nella parte dei visceri, che vengono attivati dalla muscolatura liscia. 

 

Che indice di prestazione può avere un atleta in queste condizioni? Sai che non è possibile rilevarle compiutamente solo con l’osservazione? 

Ecco, come sempre asserisco, il dato uscente da Synchro Lab test ci serve per confermare ipotesi di valutazione, magari specificando nei particolari aspetti che, ad attenta lettura esterna, non riusciamo a valutare. Il dato non guida l’azione del Coach, del terapista, del fisioterapista. Questi dati sono universali, ci parlano e parlano a tutti i professionisti nel settore della salute e del benessere, del sistema nervoso periferico, rete neurale posta sotto attenzione dalle evidenze delle scienze cognitive degli ultimi anni, grazie al ruolo decisivo nella formazione dei processi di apprendimento. 

Ogni esercizio fisico, terapia, psicoterapia, massaggio, atto terapeutico o somministrazione di abitudini alimentari ha come finalità l’apprendimento continuativo, cronico, abitudinario, di quanto fornito dal professionista. Il professionista dovrebbe appurarsi dello stato pregresso di stress e della vulnerabilità attuale a ogni stimolo-stress, prima di intraprendere percorsi terapeutici o come obiettivo performance. I dati di Synchro Lab ci permettono di lavorare in team e coordinare, per ogni profilo professionale, modalità, durata e tempistiche di intervento.

 

 

Mi hai anche dato la possibilità di effettuare una serie di esercizi per migliorare il mio stato psicofisico al termine del test. Quindi l’intervento dell’uomo… dopo l’analisi della macchina?

Sì confermo, Daniele, sono fermamente convinto, sulla base di esperienza clinica decennale, che ogni apprendimento di nuove abitudini di vita dipenda in larga parte, e sia consolidato fattivamente, da azioni attive, autodeterminate, continuate. Il Coach, il terapista hanno il compito principale di accompagnare il coachee nel viaggio di learning personale, che null’altro è se non la constatazione sensoriale di uno stimolo diverso dal consueto.

E se viene in forma esperienziale attiva, è sicuramente più efficace nel consolidamento di memoria necessario a renderlo abituale, cronico. Tutto ciò che è passivo è utilissimo nelle prime fasi di stimolo alla riabilitazione e recupero di eventuali funzioni compromesse, alle quali deve necessariamente seguire un personale agire intenzionale, sotto l’attenta guida empatica del professionista.

 

Beh, a questo punto diamo qualche riferimento in più ai nostri lettori. Dov’è possibile effettuare un test completo? Sito web, pagina facebook IG o altro.

Firenze, Seregno, Milano, Pescara, Ponsacco, Foggia, Lucera, Roma, Palermo.

embodimetria.it

motustech.it

be-move.it

 

Alcuni esempi di esercizi somministrati in seguito al test di embodimetria 

 

Crocodile Breathing

Esercizio globale di respirazione a duplice finalità:

  • A livello fisiologico consente di esplorare aree del ventre che nella vita quotidiana, causa stimoli e stress, vengono poco attinte.
  • A livello biochimico consente di regolare lo stato emotivo implementando in tal modo la parte di “centratura” psicoemotiva, necessaria prima di una qualsiasi attività giornaliera.

 

Sit BC Breathing

Esercizio selettivo di respirazione per massimizzare le due abilità attivate dal precedente esercizio. Implementa la resa biomeccanica dell’attività respiratoria, accresce la concentrazione e la prontezza.

 

Ankle Mobility

Esercizio di mobilità della caviglia, necessario per poter approcciare ai carichi gravitari del running.

 

 

BF

Esercizio di mobilità degli Hamstrings basilare per la mobilità di bacino e ginocchia nelle fasi di spinta e frenata della corsa.

 

Di Daniele Milano Pession

Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.