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Ercoli fa sua la Panoramica

di - 25/06/2014

Bella come sempre, dura come sempre, parti con il sorriso ed arrivi a denti stretti ma 5 passi dopo il traguardo la fatica si trasforma in gioia e allora tu cerchi il tuo amico, il tuo compagno di corse o un tuo familiare per condividere la tua impresa. Gabicce Monte, 350 runners si incamminano verso la partenza insieme alle coppie della runbike, fa molto caldo e qualche nuvola in lontananza fa sperare a molti di correre la gara al riparo dal sole. Alle 9:30 si parte, destinazione Pesaro, i cronometri vengono azionati, le voci si abbassano, i sorrisi restano. Davanti si crea subito un gruppetto, di quelli forti, i gemelli Ercoli (Atl. Fanfulla Lodigiana), Tornati, Costantini, Giommi, rivali in gara, amici per il resto. Con loro vanno forte anche Massimo Corrado (Atl. Cremona), Marco Guidi (Pol. Montecchio), Manolo Giovanetti (Atl. Senigallia), Roberto Polverari (Fano Corre) e Massimiliano Paolucci. Per le donne c’è Sabrina Francolini, inseguita da Debora Vitali (Atl Senigallia), Sara Ghisalberti (Milano), Lara Villa (Ravenna) e Anna Maria Masetti. La Francolini determinata come sempre, fa capire subito qual’ è il suo obiettivo. Intanto dietro gli inseguitori, chi alla ricerca del suo personal best, chi alla sua prima mezza maratona e chi semplicemente ha deciso di passare una bella corsa in compagnia di amici. Lungo il percorso ci si fa distrarre volentieri dal panorama e dalle bellezze naturalistiche che soltanto il parco San Bartolo sa offrire, e a volte per pochi istanti ti dimentichi di tutto il resto, persino che stai correndo una mezza maratona, ma sono soltanto attimi, perché tu sei lì con il cuore che detta il ritmo del tuo passo e ti ricorda subito di concentrarti per la tua gara. Casteldi mezzo, Fiorenzuola e Santa Marina Alta sono i passaggi dove trovi qualche spettatore incuriosito e pronto a sostenerti se ne hai bisogno, ma questa non è una corsa con spettatori, lo spettatore sei tu e lo spettacolo è lì per te e dura 21 chilometri. Superato il faro, comincia la discesa, ultimi tre chilometri prima dell’arrivo in Baia Flaminia, c’è chi ha ancora la forza per spingere e chi invece lascia andare le gambe e la mente e si rilassa un pochino dopo le faticose salite affrontate poco prima. Gli ultimi cinquecento metri sono in piano e allora è quello il momento giusto per stringere i denti e fare lo sprint finale per arrivare in piazzale Europa glorioso e soddisfatto di aver dato tutto in questa edizione della PANORAMICA 2014.

Michal Adamek – Ufficio stampa

Nella foto, un passaggio della gara (foto Gianfranco Grazioli-Tuttopodismo)