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Erika Barausse appena rientrata da Parigi.

di - 08/12/2015

Appena rientrata dalla gara  Nautic SUP CROSSING a Parigi,  noi della redazione abbiamo deciso di intervistarla.

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Erika Barausse è una quarantenne dal cognome difficile da pronunciare ma che si diverte facilmente: basta che tu la metta a fare uno sport a contatto con la natura e non chiede di meglio!

Che sport pratichi?

Mi piace praticare in particolare lo stand-up paddle e lo sci di fondo, due grandissime passioni per me. In passato amavo correre in montagna, ma problemi fisici mi impediscono di farlo ancora.

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D’inverno passo qualche serata in palestra, dove mi sto allenando duramente per aumentare la mia forza.Vorrei più tempo per praticare le mie passioni, ma ho un lavoro impegnativo che mi assorbe molto tempo ed energie: da 6 mesi sono IT manager Italia ed Europa per una famosa azienda di pasta ripiena (il mitico Pastificio Rana). La famiglia Rana mi ha chiamato in provincia di Verona per rinnovare tutti i software con cui gestisce una multinazionale che conta più di 2.000 dipendenti, 6 stabilimenti e filiali nel mondo, senza contare i numerosi ristoranti. Oltre alle regolari ore d’ufficio, spesso devo lavorare alla sera/notte, perché abbiamo uno stabilimento in USA che produce 24 ore su 24. Ma amo il mio lavoro, quindi cerco di conciliare il più possibile i miei allenamenti con gli impegni professionali.

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Quali hobby hai?

Ho anche qualche hobby, in particolare il teatro: ho fatto dei corsi e seguo la compagnia teatrale a cui sono legata da corsista alle prime armi. Oltre al teatro più tradizionale mi sono cimentata con l’improvvisazione teatrale: dura per un’informatica come me che vorrebbe sempre programmare tutto.

Leggi? che libri leggi?

Tutto ciò per giustificare il fatto che non leggo molto: mi limito ad articoli e saggi che parlano dei miei interessi; l’ultimo saggio che ho letto risale ad un anno fa e parlava di PNL (scritto da uno dei suoi fondatori, Richard Bandler, che adoro!).

Parliamo della Nautic SUP Paris Crossing

Ma veniamo ad un’avventura che meriterebbe un libro: la Nautic SUP Paris Crossing! Mi sono iscritta solo per fare compagnia ad un’altra persona, ma con il passare dei giorni, con tutto che si metteva contro (da problemi organizzativi personali agli attentati del 13 Novembre) mi sono ostinata a partecipare a tutti i costi. Ho voluto così tenacemente essere presente, che solo il fatto di partecipare mi ha riempito di gioia. Poi ho trovato un’atmosfera così amichevole, un sacco di persone da ogni parte del mondo così entusiaste, che il contagio collettivo mi ha fatto quasi volare in acqua. Ho disputato una gara molto veloce per circa metà percorso (ero sesta); poi lo scarso allenamento alle lunghe distanze in questo momento della stagione (mi sto allenando sui 6/8 km) mi ha fatto perdere qualche posizione.

La gara è stata più dura del previsto: il percorso è stato molto chopposo dall’inizio alla fine, il tratto contro corrente sembrava non finire mai, non riuscivo a capire dove fosse l’arrivo. Ad un certo punto mi è parso di scorgere la finish line, ho fatto uno sprint che mi ha riportato in ottava posizione … peccato che la vera finish line fosse ad oltre un chilometro.

A cinque metri dall’arrivo, guardando il tempo che avevo impiegato, mi sono distratta e sono finita in acqua.

Per fortuna mi sono bagnata solo la testa, che era scoperta, perché indossavo la mia Supskin su misura; Supskin è il mio sponsor più recente. Il mio main sponsor è RRD, ma ho anche una tavola 14′ di Aqua Inc (che l’hanno scorso mi ha fornito una tavola 14′ per le gare internazionali) e la pagaia Reptile (il mio sponsor più storico).

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A Parigi per fortuna non era freddo, ma con la Supskin puoi mettere sotto tutti gli strati termici che ti servono: io ho indossato un solo strato di intimo invernale; è stato più che sufficiente. E poi l’entusiasmo collettivo riscaldava corpo ed anima!

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Prossime gare?

Il prossimo appuntamento sarà la GlaGlaRace, una gara che si disputa sempre in Francia, vicino a Lione, nel lago di Annecy; non vedo l’ora che arrivi il 23 Gennaio 2016 per tornare in acqua insieme ai miei ormai amici francesi, svizzeri, tedeschi, italiani ed austriaci e dare tutto quello che posso!

Come passerai le Vacanze di Natale?

Le vacanze di Natale le passerò tra le mie passioni: praticherò un po’ di sci di fondo qui nel vicentino e starò il più possibile in acqua ad allenarmi; sto cercando di prepararmi al campionato italiano di canoa canadese. E’ una bella sfida, perché la canoa canadese olimpica è veramente difficile: la pagaiata è molto simile a quella del sup, ma l’equilibrio su una barca così stretta non è assolutamente immediato …. ne devo fare di strada!

Noi ti seguiremo in tutte le tue action!

Potete anche leggere: https://www.4actionsport.it/sup/2015/10/01/rrd-meeting-europeo-2015-talomone/

https://www.4actionsport.it/sup/2015/06/12/team-rrd-sup-race/

https://www.4actionsport.it/sup/2015/11/29/baratti-onfire-rrd/

https://www.4actionsport.it/sup/2015/02/07/rrd-razzle-dazzle-126-il-video-di-laminazione/

Foto courtesy Erika Barausse

 

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