Pubblicità

Erin Parisi e la battaglia per i diritti trans nell’outdoor

di - 27/06/2022

Erin Parisi

Erin Parisi, originaria del Colorado, pratica sport da sempre. E’ amante degli spazi aperti e della libertà che questi offrono. Da quando ha fatto coming out come donna transgender, si è data un obiettivo che è anche un impegno sociale: diventare la prima donna trans a scalare tutte le Seven Summits.

Il progetto Seven Summits

“Durante la mia transizione mi sono sentita messa in un angolo, ho perso del tutto la mia voce. Volevo stare lassù, in montagna, dove nessuno poteva spingermi nell’ombra. Non esistono zone buie qui. Questo è il posto in cui posso dire: “Ecco, questa sono io, e sono fiera di me stessa”.

Erin Parisi vive la montagna come un luogo in cui non c’è bisogno di fingere di essere qualcuno che non si è. Per questo ha deciso di dedicarsi alla scalata delle vette più alte di tutti i continenti: per condividere la sua storia e per cambiare l’opinione pubblica in merito alla comunità trans outdoor.

Erin Parisi

A febbraio Parisi ha raggiunto la vetta del Monte Vinson in Antartide, la quinta delle famigerate Seven Summits. Negli ultimi quattro anni, l’alpinista ha scalato il Monte Kosciuszko in Australia, il Monte Kilimangiaro in Tanzania, il Monte Elbrus in Russia, l’Aconcagua in Argentina e il Monte Vinson in Antartide.

Adesso sta per partire per la penultima cima del suo progetto, prima dell’Everest: il Denali, in Alaska (6.190m). Parisi tenterà di raggiungere la vetta nel corso di tre impegnative settimane questo mese.

Erin Parisi

La no profit TranSending7

“Quando si pratica sport si creano molte possibilità. È un percorso di crescita fin dalla tenera età, e questa eccezionale opportunità viene negata alle persone trans”.

Per questo Erin Parisi ha fondato TranSending, un’organizzazione no profit per promuovere i diritti delle persone trans attraverso lo sport, strumento di consapevolezza e inclusione.

Ancora oggi molte persone transgender non si sentono ben accolte a causa di come vengono comunicati gli sport outdoor (ma anche gli sport in generale). Si pensi che negli Stati Uniti, diciotto stati hanno emanato leggi per vietare o limitare ai giovani transgender la partecipazione agli sport nelle scuole.

Questa questione rimane al centro dell’attivismo di Parisi, che tramite progetti mirati ha intenzione di creare un ambiente positivo e sicuro, in cui le persone possano crescere attraverso lo sport indipendentemente dalla loro identità di genere.

Erin Parisi avrà raggiunto il suo obiettivo se “alle due del mattino, qualcuno che si sentirà stigmatizzato e solo, e non accolto dalla società, ascoltando le mie parole dirà: mi riconosco in questa narrazione trans, fa bene parlarne, io non sono diverso, e non ho bisogno di sopprimere chi sono”.

Livornese di nascita ma montanara d’adozione, studia Geologia e sogna di fare la scrittrice. Adora raccontare storie e qualsiasi tipo di avventura, inoltre non sa stare ferma: è facile trovarla su qualche treno diretto verso le Alpi con uno zaino fuori misura da cui penzolano scarpette o piccozze (a seconda della stagione).