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Europei Skyrunning, il grande giorno di Tadei Pivk

di - 21/05/2015

E venne il giorno di Tadei. Zegama torna a tingersi d’azzurro, dopo le vittorie di Mario Poletti (2004) e di Emanuela Brizio (2009). E dire che il carnico dal fisico da granatiere, non partiva favoritissimo. La sua tattica alla Zegama Aitzkorri è stata pressoché perfetta, lasciando sfogare nei primi tre quarti di gara i bollenti spiriti delle lepri di giornata, ovvero il basco Aritz Egea e il rumeno Ionut Zinca. Sempre attivo nel gruppo inseguitore, formato da un quintetto (i catalani Kilan Jornet e Pere Rullan, l’altro italiano Marco De Gasperi e Manuel Merillas), Tadei ha sferrato l’affondo finale quando mancavano 9km al traguardo. Per lui un trionfo – dopo un terzo posto nel 2013 – meritatissimo a 34 anni, nell’ottimo tempo di 3h51’11”. Una vittoria nel tempio dello Skyrunning, che da solo vale una carriera.

La gara, come anticipato, è vissuta sul duello iniziale fra Ionut Zinca e Aritz Egea. Il loro vantaggio è andato via via crescendo fino al passaggio al Sancti Espiritu, poi sotto la spinta di Kilian e Tadei, i giochi sono cambiati. Il freddo e il vento sulla cresta degli Aitzkorri non ha bloccato il calore dei tifosi presenti, almeno un paio di migliaia, saliti per incitare tutti i 530 partecipanti.

Al Km 26, finita l’infida discesa degli Aitzkorri, il quartetto con Pivk, Jornet, Merillas e Rullan rientrava su Egea e Zinca, quest’ultimo in grande difficoltà. A Otzuarte, km 32, l’ultima asperità di giornata, passava il trenino dei quattro, con Egea attardato di 2′ e Marco De Gasperi a 3′. Kilian, appagato dal buon allenamento, decideva di prendersi la discesa finale con tutta calma: le sue gambe al momento contano, oltre alla gara odierna, 1h di fondo lento corso due giorni fa. La presenza del fenomeno catalano ha regalato al pubblico una grandissima emozione, lui che da queste parti, come in tutto il mondo, è un vero eroe.

Al principio della discesa Merillas e Rullan scappano via, però Tadei riesce a rientrare in un breve tratto di salita che interrompe la lunga e fangosissima discesa finale. Giunto in cima, ci prova e se ne va. 20″-25″ e la fuga giusta è compiuta. Il paese di Zegama, gremito all’inverosimile, abbraccia idealmente il suo campione: Tadei Pivk (Team Nortec). Secondo arriva Manuel Merillas (Team Mammut) in 3h51’47”, una grande rivincita dopo la posizione anonima alla Transvulcania, corsa solo otto giorni prima.

L'arrivo del friulano Tadei Pivk all'Europei di skyrunning (foto organizzatori) L’arrivo del friulano Tadei Pivk all’Europei di skyrunning (foto organizzatori)

Il terzo classificato è un ragazzo della selezione catalana, Pere Rullan . Da perfetto Carneade, 14esimo classificato del 2014, è stato immenso il suo salto di qualità in questa stagione: campione di Spagna solo poche settimane fa, era dato in splendida forma, e l’ha dimostrato salendo sul podio nel gran tempo di 3h52’50”.

Quarto, in 3h59’27″taglia il traguardo il primo basco, eroe di giornata e profeta in patria: Aritz Egea. Anno dopo anno, la tattica un po’ da kamikaze di Aritz, lo spinge sempre un po’ più in là nei km prima di essere raggiunto. Forse, in un breve futuro, per lui arriverà anche la cavalcata vincente.

Si conclude con un agrodolce quinto posto in 3h59’48”, la Zegama Aitzkorri di Marco De Gasperi. Inutile nascondere la delusione, per colui che era il predestinato a vestire i panni del favorito assoluto, quando ancora la presenza di Kilian non era stata annunciata. Già avevamo anticipato che il bormino non si incontrava in buona forma. La sua crisi è subentrata al 13esimo km di gara, ma ha voluto comunque onorare quel pettorale numero 1 che pesava sulla casacca verde della Forestale.

Sesto classificato, il finalmente recuperato Jessed Hernandez (Team Inov8, 4:01’19”) , talentuoso skyrunner, vincitore in numerose “Sky” in Italia nel passato. Settimo classificato il regolarissimo francese Michel Lanne (Team Salomon) in 4:01’36”, mentre ottavo classificato il marocchino Zait Ait Malek (Buff) in 4:02’01”. Nei dieci anche un deluso Ionut Zinca in 4:08’59”, e Ait Chau Hassan 4:09’59”.

A livello femminile, si consacra la trentaduenne spagnola Azara Garcia de los Salome Marçano (inov8), splendida vincitrice nel buonissimo tempo di 4:41’24”, a soli 3′ dal record di Emanuela Brizio.

Al Sancti Espiritu, transitava con un buon margine Oihana Kortazar (Team Salomon), sul tandem formato da un nome nuovo di zecca, quello della basca Paula Cabrerizo e dalla Garcia. Quarta era a quel punto Elisa Desco, l’altra favorita della vigilia dopo il forfait dell’ultimo minuto della sfortunata Maite Maiora, per infortunio al ginocchio, nella giornata di sabato. Quinta passava Federica Boifava e sesta Emelie Forsberg. Sugli Aitzkorri, Kortazar calava, Azara Garcia andava al sorpasso insieme alla Cabrerizo. Elisa in grandissima difficoltà veniva sorpassata prima dalla Forsberg e poi dalla bravissima Federica Boifava, al debutto nel circuito mondiale dello Skyrunning. Con una grande discesa finale la spagnola Azara Garcia, legittimava la vittoria in una Zegama gremita di folla all’inverosimile. Anche per lei, questa è la prima grande affermazione nel circuito delle World Series, che fa il paio col titolo Europeo di Skyrunning vinto anche da Tadei Pivk.

4h43’49” è il tempo di Paula Cabrerizo seconda classificata, mentre Oihana Kortazar ritorna sul podio che conta dopo l’anno di maternità in 4h44’57”. Il finale premia Emelie Forsberg (Team Salomon) in 4h49’39”, perfettamente – o quasi – recuperata dopo i 73km vincenti della Transvulcania. Quinta, felicissima, Federica Boifava (Alpstation Team) prima delle italiane in 4h51’33”. Elisa Desco terminava sesta…finendo diretta alla tenda del pronto soccorso in stato di semi incoscienza dovuto allo sforzo per concludere, in qualsiasi modo, quello che per lei dev’essere stato un vero calvario.

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