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FLIGHT VECTIV The North Face: il Test

di - 22/07/2022

the north face

Paolo Dellavesa ha testato per noi di 4running la prima scarpa da trail dotata di piastra in fibra di carbonio. Una tecnologia che si sta diffondendo anche sui sentieri. E’ la scelta del campione del mondo di trail Henri Aymonod e di altri centinaia di runner. Vediamo perché la FLIGHT VECTIV™di The North Face merita ancora che si parli di lei…

 

La parola a The North Face

Lanciata per la prima volta l’anno scorso, l’innovativa tecnologia VECTIV™ ha rivoluzionato la struttura della suola e il mondo del trail. E’ stata capace di accompagnare e supportare gli atleti del team The North Face nello stabilire nuovi straordinari record in giro per il mondo. Come ha fatto per esempio in Patagonia Fernanda Maciel insieme a Kaytlyn Gerbin, completando in 13 ore e 15 minuti la traversata di 80 km dello Hielo Continental e riducendo di quasi sette ore il precedente record registrato sullo stesso percorso. La tecnologia VECTIV™ torna nella nuova collezione PE2022 nella FLIGHT VECTIV™, la scarpa più reattiva, ultra leggera e traspirante, caratterizzata da una piastra VECTIV™ in fibra di carbonio 3D per il massimo della velocità e della stabilità.

 

 

Prime impressioni di Paolo Dellavesa

L’anno scorso è stata accolta da pubblico e stampa con grande clamore. Dopo aver letto e sentito diversi pareri, è arrivato il mio turno per correre con queste scarpe, in concomitanza con la prova di altri modelli con questa tecnologia. Infatti il successo avuto da The North Face con la Flight Vectiv ha attirato l’attenzione della concorrenza. Di solito calzo le scarpe nella vita di tutti i giorni per almeno una settimana prima di iniziare a correrci. La sensazione camminando è strana, più che per la presenza del carbonio, per la geometria Rocker, cioè a “gondola”, che proietta sull’appoggio di mesopiede. Ho percepito il contrasto tra morbidezza dell’intersuola e rigidità della scarpa, il piede è avvolto come un guanto dalla tomaia realizzata a “calza”. Ti fa venire voglia di correre, perché è come se la sentissi pronta a spingerti.

 

Design e finiture della FLIGHT VECTIV™ di The North Face

Innanzitutto, vorrei dire che è bellissima! Le scelte stilistiche di The North Face sono sempre molto azzeccate a mio avviso. Il modello in test ha una colorazione verde brillante definita Clorofilla, abbinata a dettagli blu e alcuni riporti arancioni. La scarpa si presenta molto filante e con una tomaia di stampo minimale, le protezioni sembrano ridotte all’osso e limitate, soprattutto tra il tallone e la parte centrale del piede. Attenzione a non farsi ingannare dal mero peso della calzatura (290 grammi rilevati dalla mia bilancia nella numerazione 8,5 US)! Appena messa ai piedi, risulta tutt’altro che pesante, ma molto fasciante e aggressiva, destinata a corse veloci.

 

the north face

 

La piastra in carbonio, com’è fatta: 

Come detto, questa è sicuramente la più grande novità introdotta da The North Face. Nel dettaglio, la placca in carbonio corre lungo tutta la pianta del piede. Il fatto che si vedano porzioni di fibra di carbonio fuoriuscire nella zona del tallone e sull’avampiede da 4 piccole linguette non serve solo a donare un’impronta racing alle scarpe, ma è il risultato di uno studio che ha portato alla realizzazione di una struttura in 3D. 

Il focus era il miglioramento della stabilità, soprattutto laterale della calzatura, grazie alla piastra che avvolge leggermente il piede nell’area del tallone e dell’avampiede. Questo perché la fibra di carbonio restituisce sì una risposta reattiva, ma ha la peculiarità di essere molto rigida in flessione e in torsione, caratteristica che avrebbe potuto causare una perdita di stabilità e quindi di efficienza nel gesto atletico del trail runner che, a causa delle asperità, non appoggia perfettamente il piede.

 

Calzata e Chiusura 

La tomaia risulta molto avvolgente e precisa sul piede. La linguetta sagomata segue le forme del corpo ed è integrata nella tomaia donando l’effetto “calza” che apprezzo molto, in quanto i detriti fanno molta più fatica a entrare. Sottolineo l’ingresso del piede non particolarmente difficoltoso grazie all’elasticità del materiale. Il sistema di allacciatura risulta un po’ diverso da quello classico. Gli occhielli sono 10, leggermente sfalsati per accentuare ancora di più l’effetto avvolgente, che a dire la verità è già molto buono pure senza allacciatura. I lacci sono piatti e accarezzano il collo del piede migliorando di molto il fitting; Inoltre, tutti gli occhielli sono collegati alla sottile copertura in silicone per rendere la tomaia più rigida nelle zone in cui questo è presente, cioè tallone e parte centrale del piede.

 

Comfort 

Valuto il comfort della scarpa decisamente elevato, la placca in fibra di carbonio la rende rigida, ma l’intersuola molto soffice bilancia questa caratteristica aumentandone la comodità generale. I tasselli non cambiano il feeling dell’appoggio, risultando quasi impercettibili. La tomaia, pur essendo minimale, è decisamente morbida; ne aumenta il comfort la leggera imbottitura interna in corrispondenza del collarino e della linguetta.

 

 

Grip studiato da The North Face

La suola della Flight Vectiv è stata concepita dagli ingegneri di The North Face con una mescola specifica chiamata SurfaceCTRL. I tasselli, alti 3,5 mm, sono numerosi, 39 per l’esattezza, e ben distribuiti. Ho avuto modo di correre su diverse superfici così da farmi un’idea complessiva del comportamento generale della suola. Già al tatto i tacchetti mi sono sembrati molto morbidi, cosa che mi fa preoccupare se penso ai tratti di terra battuta, o peggio asfalto, che mi capita di percorrere. Correndo su sentieri scorrevoli, ho apprezzato l’ottima tenuta della scarpa, sia in salita sia in discesa. Ho avuto qualche piccolo problema solo su roccia bagnata, dove però è anche vero che quasi tutte le suole vanno in crisi. Buona pure la tenuta su erba, e mi è piaciuta la risposta calpestando piccoli sassi, che vengono perfettamente assorbiti dall’intersuola e schermati dalla piastra. 

 

Stabilità

Sotto l’aspetto stabilità, devo dire che avevo alcuni timori legati alla sensazione iniziale di calzare una scarpa relativamente alta da terra (stack 25 mm sul tallone e 19 in zona avampiede) e con intersuola morbida, quasi gommosa. Qui però entra in gioco la piastra che, grazie alla forma 3D, avvolge il piede e lo stabilizza. È bastato iniziare a correre per cambiare idea. Ho utilizzato queste scarpe anche su neve, su traversi e discese veloci. Ho avuto davvero una piacevole sorpresa nel correre più forte che potevo, grazie alla sensazione di essere sempre spinto in avanti. Credo che questa sia una peculiarità non solo garantita dalla piastra in carbonio, ma anche dalla geometria Rocker che tende a proiettare il runner in avanti, ma solo se gli appoggi sono corretti e la forza impressa è sufficiente. Ho riscontrato un limite alla stabilità della Flight solo nelle veloci discese su pietraie e sentieri tecnici, situazioni in cui ho dovuto rivedere un po’ il ritmo per tornare in un totale controllo.

 

 

Protezione

La Flight Vectiv è composta da due tomaie diverse. La parte anteriore è realizzata in maglia traspirante, molto morbida ed elastica, asseconda bene i movimenti delle dita e segue la flessione della scarpa, risulta anche ben traspirante. Tuttavia il rovescio della medaglia è una scarsa protezione laterale dell’avampiede che, se impatta su rocce o radici, le fa percepire tutte. Il puntale invece è ben protetto. Contrafforte tallonare e parte centrale della scarpa sono invece ricoperti da un sottile ispessimento in silicone per aumentare la protezione. Cambia inoltre la composizione della tomaia, qui realizzata in Matrix, una tipologia di tessuto brevettato e realizzato ad Annecy, composto da fibre di Kevlar e poliammide. Il risultato è una tomaia molto molto resistente a tagli e abrasioni, ma che mantiene minimo lo spessore. In questi punti, eventuali impatti indesiderati del piede sono ben protetti. Complessivamente valuto molto buona la tomaia e con caratteristiche in linea con l’utilizzo ideale di questa scarpa, cioè i trail veloci e corribili, persino in climi caldi grazie all’ottima traspirabilità generale.

 

Capacità di ammortizzare

L’intersuola è realizzata con mescole a doppia densità in schiuma ultraleggera. La sensazione, correndo, è simile a quella che si prova con alcune scarpe da strada dotate di piastra in fibra di carbonio. Il piede affonda leggermente prima di riuscire a flettere la placca e rilasciare la sua caratteristica molla. Definirei l’ammortizzazione molto buona a ogni ritmo al quale l’ho provata, anche andando forte riesce a mantenere efficace l’assorbimento degli urti senza risultare molle. È un compromesso che non ho mai provato, di solito una scarpa ammortizzata mi sembrava sempre “lenta”, in questo caso è anche velocissima! 

 

La FLIGHT VECTIV™ di The North Face è consigliata per..

In conclusione, la Flight Vectiv merita ancora l’acquisto dal mio punto di vista, è una scarpa talmente innovativa che, a distanza di più di un anno dal suo lancio, mantiene diversi punti di forza rispetto a molti modelli della concorrenza. Tuttavia, consiglio questa calzatura soltanto al runner dotato di buona forza e tecnica di corsa evoluta, per poter sfruttare la caratteristica del carbonio di flettersi e aumentare la reattività. Occorre infatti avere ottimi appoggi: ritengo che l’utilizzo del tallone nella dinamica di corsa possa vanificare i vantaggi offerti dalla piastra, che potrebbe non deformarsi nel modo corretto e risultare addirittura controproducente.

 

Veloce e comoda per le lunghe distanze

È forse la scarpa più comoda tra quelle che abbia mai provato. Che sia anche tanto veloce, questo amplia molto il range di utilizzo, infatti la ritengo un’ottima soluzione per gare o allenamenti pure su ultra distanze, ma capace di regalare grandi soddisfazioni su percorsi brevi e velocissimi. Basti pensare che Henri Aymonod l’ha portata sul gradino più alto del podio alla Mountain Running World Cup, vincendo anche tutti i vertikal ai quali ha preso parte! 

 

Suggerimento finale

Vista la costruzione fasciante con linguetta integrata, consiglio di provare la calzatura prima dell’acquisto, per riuscire a scegliere con precisione assoluta la misura corretta, in quanto per far funzionare bene le diverse tecnologie adottate è necessario che la scarpa sia un tutt’uno con il piede. Dopodiché iniziate a correrci, vi lancerà in avanti e la sensazione sarà davvero quella di volare!

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Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.