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Fun128 – Report di un’epica session estiva a Ho’okipa

di - 15/02/2010

TESTO DI Federico La Croce
FOTO DI Erik Aeder

Proprio quando credevo di essermi perso la miglior giornata di tutta la vacanza a Maui, un’uscita rubata all’ultimo minuto si è trasformata nella più bella session che abbia mai fatto a Ho’okipa.

SPOTGUIDE
Ho’okipa è lo spot wave per eccellenza, non tanto per la sua onda, che è sì bella e potente, ma tutt’altro che perfetta, nel mondo ce ne sono decisamente di migliori, ma perché, come mi disse anni fa l’amico Renato Vitale, “se sai surfare bene a Ho’okipa, allora sei in grado di surfare tutte le onde del mondo!”. Ho’okipa è uno spot molto particolare, dove, oltre alla tecnicità dell’onda in sé, vi sono molteplici ulteriori difficoltà che compromettono, per un non-habitué, la tranquillità in surfata, c’è, infatti, sempre qualcosa a cui prestare attenzione e che distoglie inevitabilmente la concentrazione dal gesto atletico che si sta eseguendo. Allo stesso tempo, però, è uno spot unico, inimitabile, il vero ed indiscusso centro nevralgico del waveriding.

Location: Ho’okipa si trova sulla North Shore di Maui, arrivarci è facilissimo, da Paia basta continuare sulla Hana Hwy per un paio di km, passato Mama’s Fish House è sulla sinistra, impossibile non riconoscerla, ci sono cartelli ovunque.

Condizione: Un grande punto di forza di Ho’okipa è che lo spot lavora davvero moltissimo, tendenzialmente si può uscire ogni giorno in cui soffia il vento, è praticamente sempre side/side-off shore mure a destra e c’è sempre un po’ d’onda.

Vento: Il vento per eccellenza è l’aliseo, che soffia da Est-Nord Est con costanza da aprile a ottobre, raggiungendo il suo apice nel periodo estivo, ma anche d’inverno le giornate ventose non sono poi così rare. Nel periodo invernale capita, a volte, che soffi vento da Sud Oves, detto Kona, in questi casi più che a Ho’okipa si esce a Lanes mure a sinistra e la condizione è davvero esagerata.

Onda: Le mareggiate migliori sono quelle da N-NW, tipiche dell’autunno-inverno, ma anche d’estate i wind swell da NE possono generare discrete onde, non tanto ordinate, ma comunque divertenti. L’onda è veloce e potente, per prenderci la mano ci vogliono una paio di uscite e qualche bella macinata, ma regala grandi emozioni.

Difficoltà:
(I) lo shorebreak: la prima difficoltà che si incontra quando si esce a Ho’okipa è lo shoebreak, che non è dei peggiori in termini di dimensioni, ma è potente al punto giusto che basta un’esitazione di troppo – visto soprattutto il vento rafficato – per ritrovarsi schiacciati sul bagnasciuga. Il segreto per superarlo è di attendere il momento appropriato ed essere rapidi a partire dalla spiaggia sfruttando la corrente di risacca;
(II) la corrente: per uscire a Ho’okipa, soprattutto se c’è un po’ di misura e magari il vento è, come spesso capita, rafficato nell’inside, è utile conoscere come si muove la corrente, in maniera da sfruttarla in caso di necessità e non fare fatica inutile. In particolare, capire la corrente vicino alle rocce può evitare spiacevoli gite a scogli;
(III) le rocce: c’è un detto che dice: “non puoi dire di aver veramente surfato a Ho’okipa se non ti sei fatto un bel giro sulle rocce!”. Il rischio di finire a scogli è sempre in agguato, ma a ben vedere è molto peggio andare a rocce a Capo Mannu!
(IV) l’affollamento: Ho’okipa è molto probabilmente lo spot più affollato del mondo ed il livello in acqua è decisamente alto. Lo spazio è limitato e non c’è da stupirsi se ci si trova a dividere la stessa onda con altre 2/3 persone, di cui magari una è Levi Siver o Mark Angulo o addirittura lo Zio Robby, quindi, mi raccomando, rispettare sempre le precedenze;
(V) i surfisti da onda: a chiudere il cerchio non potevano mancare i surfisti da onda che per loro natura sono sempre un po’ ostici, soprattutto nei confronti dei windsurfisti. Oltretutto a Ho’okipa vige la regola dei 10 uomini in acqua, che è bene conoscere e rispettare se non si vuole avere seri problemi con local e autorità.

10-MAN RULE: A Ho’okipa vige appunto la regola del “numero di uomini in acqua”, nel senso che, a seconda del settore in cui ci si trova, se c’è un determinato numero di surfisti da onda sulla line up, nessun windsurf/kite si può avvicinare. Più che una regola questa è una vera e propria legge e in caso di violazione scatta il sequestro dell’attrezzatura e una multa salata. Vi assicuro che sono molto rigidi nel farla rispettare, ho visto con i miei occhi poliziotti contare al binocolo i surfisti da onda in acqua e ho sentito con le mie orecchie i guardaspiaggia urlare al megafono ai windsurfisti di allontanarsi dalla line up.

La baia è, quindi, divisa in 3 settori:

Zone A The Pavillions: si tratta del lato destro della spiaggia, qui sono ammessi solo surfisti da onda e bodyboarders;

Zone B Middles: come dice il nome stesso, si tratta della parte centrale della baia, qui vige la regola dei 5 uomini: se ci sono almeno 5 surfisti sulla line up nessun windsurf/kite si può avvicinare;

Zone C The Point: questo è il vero spot windsurf di Ho’okipa, il lato sinistro della spiaggia. Qui la regola è quella dei 10 uomini, ossia se ci sono 10 surfisti sulla line up nessun windsurf/kitesurf si può avvicinare. Non importa quanto vento c’è, che ore sono o la dimensione dell’onda, se ci 10 surfer non si scappa, o si aspetta in spiaggia o si va a Lanes.

Lanes: è il reef sottovento a The Point, praticamente tra Mama’s Fish House e Ho’okipa, qui si può surfare sempre senza limitazioni, ma la condizione non è ugualmente bella.

FRED’S TIPS
COME ARRIVARE: per arrivare a Maui quest’anno ho volato con Delta/AirFrance da Milano via Parigi-Seattle mentre il ritorno è stato via L.A.-Atlanta; buona tariffa e ottimo trattamento per l’attrezzatura (zero all’andata e 150 $ al ritorno). Negli anni passati ho sempre volato con Lufthansa.

DOVE DORMIRE: per dormire consiglio di affittare una casa, ci sono soluzioni per tutti i gusti e budget, un buon contatto sull’isola è sicuramente Giampaolo Cammarota. (http://mauisurfreport.blogspot.com cammar@cammar.net), ottimi consigli ve li può dare anche Andrea Pagan (www.seatexboards.com; Maui4You), alternativamente su internet potete trovare diverse agenzie immobiliari che trattano ogni tipo di accomodation.

COME MUOVERSI: fondamentale avere una macchina, se volete un bel truck rivolgetevi a Surf Truck Rentals.

DOVE MANGIARE: assolutamente da provare il Paia Fish Market (fats food di ottima qualità con pesce fresco ogni giorno, favolosi il loro Fish Burger!) e perché no anche Mama’s Fish House, sicuramente non economico, ma la serata da sogno con la vostra compagna è garantita (consigliato prenotare).

NIGHTLIFE: di vita notturna non ce nè moltissima, però qualche bella serata non è da escludere, in particolare il mercoledì al Casanova di Makawao (Ladies’ Night) e il venerdì da Jaques a Paia. Anche Charley’s, sempre a Paia, offre serate interessanti, spesso con musica dal vivo.

ATTREZZATURA CONSIGLIATA: dipende da quello che volete fare, ci sono spot per ogni gusto e disciplina, sicuramente non potete non portarvi una bella tavola wave! Vele dalla 5.3 in giù, comunque la più usata è sicuramente la 4.7. Se non avete esigenze particolari, consiglio di portarvi solo board short e trapezio, il resto lo potete tranquillamente affittare direttamente sull’isola, ci sono molti negozi che noleggiano attrezzature complete per tutta la vostra permanenza.

SURF SHOP: Naish Shop, High-Tech, Neil Pryde Maui, Second Wind, Maui Windsurf Company, Action Sports Maui a Kahului, loft Quatro/Goya/MFC alla Pawela Cannery di Haiku

Un solo consiglio, anche se il motivo principale del vostro viaggio a Maui è il windsurf, non perdete l’occasione di girare l’isola, ci sono un sacco di cose da fare e da vedere per cui vi assicuro vale la pena dedicare un po’ di tempo, ad esempio: vedere l’alba sul vulcano Haleakala, percorrere la tortuosa strada che porta ad Hana, nuotare nelle 7 Pools, farsi strapazzare dallo shorebreak di Big Beach a Makena, girare la West Maui, visitare Lahaina e molte altre.

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