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Fun148 – Cabo Verde Sal

di - 01/08/2012

TESTO DI Raimondo Gasperini
FOTO DI XRay team

In uno Spot così bisogna sempre tornare!
Raimondo Gasperini è tornato a Sal, Cabo Verde, con la sua famiglia e in compagnia di buoni amici, insieme a Francesco Massa, ci danno alcuni utili consigli su questo spot ever green.

CABO VERDE SPOT GUIDE

Di Raimondo Gasperini, in collaborazione con il local Francesco Massa.
L’isola di Sal è una della mete internazionali del windsurf, surf da onda e kitesurf. E da parecchi anni è scelta come tappa quasi obbligatoria da sportivi di buon livello grazie alla qualità delle sue onde e non è strano ritrovarsi a surfare a pochi metri con campioni del calibro di Josh Angulo, Kauli Seadi, Kai Katchadourian e tanti “pro” di coppa del mondo.
Soprattutto quando le previsioni a medio periodo danno le “bombe” da nordovest, Santa Maria si riempie di molti “pro” disposti ad arrivare dall’altra parte del globo pur di surfare i “muri” della costa ovest.
Vediamo di fare una bella mappatura dei posti più conosciuti (chiaramente alcuni resteranno top secret, ce li teniamo stretti e non ne divulghiamo l’ubicazione per non rovinare uno degli aspetti più affascinanti del nostro sport, cioè la ricerca e la scoperta di qualcosa di incontaminato e non ancora frequentato).
Partendo dalla costa est, troviamo la famosa Shark Bay. Frequentatissima dai kiter la baia offre comunque ottime condizioni per il windsurf: è il posto ideale per saltare mura a sinistra. Spiaggia piuttosto lunga, vento side con il nord, side on con il normale nord-est, onda europea da piccola (circa 1 metro) a media (anche tre 3/4 metri). Mediamente facile a seconda della marea. Possibili nelle giornate top anche 6/7 bottom pieni e discretamente veloci. Nelle giornate con vento da 5,3 a scendere si salta come disperati (Pozo style) ma attenzione, in base alla marea, alle rocce di fronte al parcheggio.
Frequentata dai surfisti che affittano nelle varie scuole di surf di Santa Maria Punta Leme solitamente offre una condizione “choppata”, ma spesso durante l’inverno è buono per surfare e saltare, specie con le mareggiate da sud. Frange Power Point una barra super veloce da surfare down the line da intervallare con aerial da paura.
Ponta Sino, invece è uno dei preferiti di Raimondo. Di fronte all’hotel Farol (sede della scuola di due Cabo Verde star: Mitu e Joe) qualche anno fa un vascello di discrete dimensioni naufragò a causa del comandante ubriaco. Ma le onde l’hanno “cancellata” nel giro di qualche anno. Buono per saltare mure a dritta e surfare, qualche volta riesce a diventare anche “mitica” con barre che si srotolano per alcune centinaia di metri. Durante l’estate è ottimo per il surf da onda e imperdibile per il diving (mettete la testa sotto a 100 metri da riva e vedrete il mitico Tres Grotas con una varietà ittica da fare invidia all’acquario di Genova). Ottimo anche con le mega mareggiate da nord-ovest per il surf da onda quando la regina Punta Preta è troppo grossa!
Punta Preta è uno dei “top spot” in the world. È conosciuta in tutto il pianeta per le onde giganti, per la difficoltà nel surfarle, spesso si esce con rig distrutto dallo shore break “assassino”. Lavora da medio a grande, quando è piccolo (circa 2 metri) l’onda è troppo vicina agli scogli. Funziona al meglio con il nord e con il nord-est. Basta guardare qualche foto o qualche video per capire perché prendono l’aereo addirittura dalle Hawaii per surfare qui.
Algodero, la “destra” di Punta Preta, quasi impossibile a meno che non vi chiamiate Josh Angulo. La potenza è la sua caratteristica principale. “In occasione di una mareggiata – spiega Francesco Massa – ho visto il cadavere di una balenottera di 9 metri trascinata a 150 metri nell’interno della spiaggia”.
Più a nord troviamo il Classic, Caletta Funda e Caletigna, tutti spot buoni per surfare e propedeutici per imparare i primi bottom turn. Ma occhio alla parte finale, vi attende un bel “bowl” con mega aerial per evitare il peggio.
Ancora più a nord, sempre nella baia di Murdeira di fronte all’omonimo villaggio troviamo Rife e Kanua, tra i preferiti di Francesco. Si surfa, si “aerialeggia” in calma e rilassatezza (non sempre) con barre da 2 a 5 metri. Occhio a non scadere sottovento, vi attende un fondale ostico, ideale per “disintegrarvi” i piedi!
Monte Leao. Ottimo per il surf da onda, qualche volta (ma devi capitare lì al momento giusto) anche per il windsurf . Onda veloce e tubante, girato il monte inizia il paradiso. Partendo da sinistra, Secret (aka “Little Hookipa”) è lo spot tra i più apprezzati: onde quasi sempre buone, poco e ben frequentato solo da surfisti cool. Non ci sono case, alberghi. Non escono kite, non c’è smog. Solo tu e le onde.
Nella baia a destra poi troviamo il mito Ali Baba! Così chiamata dal francese che la scoprì negli anni 90 per via dei 40 bottom full speed che alcune giornate è in grado di offrire, è lo spot preferito da Kauli Seadi. Un surfista di nome Rastovich (pro surfer e regista) venne qui un paio di anni addietro per girare un video: doveva stare 4 giorni, si fermò tre mesi. Qui si surfa down the line e devi essere bravo altrimenti il rischio è dietro l’angolo. “Due anni fa ho visto un tipo prendere delle belle bombe stile Jaws – racconta ancora Francesco – e mi sono detto: però, surfano benino questi turisti europei sulle onde grandi, tranquilli e senza rischi inutili”. Beh il turista era Josh Angulo che a Sylt la settimana prima aveva vinto il suo secondo titolo mondiale wave e tornato a terra mi ha detto che se l’era un po’ fatta sotto. Da qualche parte su Youtube trovate un video di Kai Katchadourian con, un bel 90 secondi di bottom full speed. Dopo Ali Baba abbiamo Coral Joule, “bello e bastardo”. Chiedete a Florian Young le caratteristiche del fondale, vi manderà a quel paese in un secondo. Infine più a nord c’è Palmera, vicino al porto. Sulla sinistra onda veloce e tubante per il surf, ma attenzione alle rocce taglienti. Un consiglio, portatevi le scarpette, tra ricci e rocce non c’è scampo, e guantini “mezze dita”, i calli sono assicurati.

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