Se c’è un modello che più di ogni altro rappresenta il simbolo degli orologi di casa Garmin, ecco, quello è Garmin Fēnix 8, Punta di diamante dell’azienda statunitense si è distinto negli anni per completezza, affidabilità e versatilità. Essendo perfetto praticamente per ogni attività outdoor, non di meno nei contesti di vita quotidiana. La sua ottava versione porta con sé l’evoluzione di un’estetica vincente e le sue decine di funzioni principali, implementandone di molto interessanti.
Testo e foto di Paolo Dellavesa
“È il Fenix più bello di sempre.”
Display mai così nitido
Novità assoluta per Fenix è l’introduzione “di serie” dello schermo con tecnologia AMOLED, prima destinata al fratello EPIX, ora in pensione. Una scelta che guarda all’efficienza delle funzioni smart, ora decisamente più chiare e luminose rispetto allo schermo MIP. Lo confermano i dati, dicendo che la risoluzione è passata dai 260×260 a 454×454 pixel, quasi il doppio! E si vede. Le informazioni si leggono molto bene, in particolare la consultazione di grafici e notifiche è diventata molto più immediata. È un display molto fluido grazie al processore ben dimensionato, che esprime tutto il suo potenziale durante la quotidianità e nella consultazione delle mappe, dettagliatissime. Ma soprattutto è stato migliorato il punto debole di EPIX, ovvero la sua risposta nei luoghi più luminosi. Adesso è più facile evitare i fastidiosi riflessi che rendevano difficile leggere le informazioni in contesti come una sciata oppure mentre si nuota in acque libere.
“Il modello in test è il Fenix 8 AMOLED da 47mm, sul quale, grande nota di merito, a parità di misura di cassa lo schermo ha incrementato la sua dimensione passando da 1,3’ a 1,4’, prima ad uso esclusivo della versione più grande, quella da 51mm.”
Modelli e dimensioni, facciamo ordine nella famiglia Fenix
Ho sempre trovato un po’ laborioso districarmi nella miriade di varianti di Fenix. Scelta una delle tre misure della cassa (43, 47 e 51mm) si doveva valutare l’opzione solar, se averlo con o senza vetro in zaffiro, con o senza cartografia. Se lo si fosse desiderato con schermo Amoled, sarebbe stato necessario virare sulla gamma EPIX. Insomma, da un lato molta possibilità di personalizzazione a seconda dell’uso preferito, ma anche molta meno immediatezza per il pubblico. Con Fenix 8, Garmin tenta di semplificare le cose: è sempre equipaggiato con il resistente cristallo in zaffiro, torcia a led e mappe precaricate. Per chi avesse necessità di una batteria più duratura esiste ancora la versione con schermo transflettivo, abbinato al pannello di ricarica solare che ne migliora ulteriormente l’efficienza. Infine, compare Fenix E, non una versione green ma bensì un modello di ingresso gamma, più semplice e concorrenziale.
Estetica
È innegabile, il successo di Fenix negli anni è passato anche attraverso un design davvero accattivante unito a materiali eccellenti. È sempre stato l’orologio perfetto da tenere al polso anche dopo la corsa, molto più trendy di tutti gli altri, cosa che ha certamente attirato anche una fetta di clientela meno sportiva facendolo diventare una sorta di status symbol.
Materiali Premium
I materiali di costruzione rimangono ad altissimi livelli, titanio per la cassa e zaffiro per il vetro sono davvero ai vertici. In Garmin sono riusciti però a migliorare il suo più grande neo, la dimensione eccessiva per molti. Processo partito dalla cornice, adesso molto più sottile, con un’altezza che è passata da 14,5 a 13,8mm, fermando il peso a 53 grammi per la sola cassa (incrementati di poco con cinturino in Nylon al posto di quello in silicone). Tutto ciò a rendere meno ingombrante il design, ora più pulito e funzionale. Un significativo passo in avanti per un dispositivo pensato per essere indossato tutto il giorno. I cinque pulsanti sono come sempre facili da raggiungere, premuti risultano solidi a sottolineare la qualità costruttiva. In aggiunta alle classiche quattro viti sulla ghiera fanno la loro comparsa altre due viti poste lateralmente. È il Fenix più bello di sempre.
Speaker e microfono
Una delle novità più rilevanti è l’introduzione di questi due sensori. Pensiamo a quante volte ci siamo trovati a cercare il telefono che squilla in qualche tasca, oppure durante la corsa su un sentiero o mentre abbiamo le mani impegnate. Ora è finalmente possibile parlare al telefono tramite orologio, con una qualità sufficiente sia per chi chiama sia per chi riceve. Un bel passo in avanti sia per semplificarci la vita, che per incrementare la sicurezza. Lo speaker si può sfruttare anche in due modi distinti, ovvero per comandare le funzioni dell’orologio o verso quelle del cellulare, quando quest’ultimo è connesso via Bluetooth. Ho trovato utile il comando vocale verso il Fenix per poter fare ricorso rapidamente ad una sua funzione, senza “frugare” nei menù, operazione non sempre così immediata. Per poter sfruttare le funzioni dello smartphone bisogna invece cambiare app, ricorrendo a quella chiamata “assistente telefonico”. Chissà se un giorno sarà possibile avere una sola app per entrambi i comandi vocali, semplificando l’esperienza di utilizzo, ma le grandi novità si sa, hanno spesso bisogno di qualche step di sviluppo.
Durata della batteria
La più classica delle domande che affligge chi si approccia ad uno sportwatch con schermo AMOLED è “Sì, ma la batteria quanto dura?”. Garmin ci ha abituato a dei Fenix instancabili, l’autonomia era eterna. Con EPIX pro, gen2 che ho testato lo scorso anno, i risultati per un orologio con questo tipo di schermo si sono rivelati straordinari. Ho utilizzato Fenix 8 senza badare al consumo, sfruttando tutta la sua potenzialità in termini di tracciamento delle funzioni vitali e come ricezione GPS. Beh, difficile trovare dispositivi con una parte smart così sviluppata che riescono altresì a garantire tale durata della batteria. Non siamo vicini ai numeri dei vecchi modelli con schermi transflettivi sia chiaro, ma è più che sufficiente per la stragrande maggioranza degli sportivi. Oltretutto, con il cavo a ricarica rapida non servirà più di un’ora per riportarlo al 100%. Infondo, se siamo disposti a caricare lo smartphone una volta al giorno, che problema c’è a ricaricare l’orologio una volta a settimana?
GPS, Navigazione e sensore HR
Al momento della valutazione di uno sportwatch queste tre caratteristiche devono essere esaminate con cura. L’introduzione del sistema di ricezione satellitare multibanda ha segnato un grande passo in avanti sotto più punti di vista. Infatti, il segnale si aggancia in un batter d’occhio e mantiene una precisione davvero sorprendente, che ci si trovi in mezzo ai palazzi o in un fitto bosco poco cambia rispetto agli ambienti meno disturbati. Analizzando la mappa dopo aver corso si ha la conferma che il segnale ha seguito sempre in modo fluido il sentiero. Se ne ha la conferma anche durante la navigazione, la mappa risulta sempre super dettagliata. In montagna attivo sempre le curve di livello e l’indicazione della distanza al prossimo bivio, complice lo schermo AMOLED, riesco a correre senza dubitare più se svoltare o meno. Saremo più veloci, felici e anche sicuri. Le mappe sono così dettagliate che sulla maggior parte dei sentieri sono segnati anche i corrispettivi nomi, ho trovato molto utile attivare la funzione che rende riconoscibili quelli più percorsi dagli sportivi. Una bella trovata per chi come me corre spesso in luoghi che non conosce.
“Su ogni dispositivo che testo verifico sempre l’accuratezza del sensore cardio al polso, svolgo alcune corse confrontandolo con un altro orologio agganciato alla fascia cardiaca toracica.”
Fenix 8 renderà superflua la fascia per tutte quelle corse lente, mentre per le ripetute più serrate sono ancora convinto che le vibrazioni peggiorino la trasmissione del segnale, che risulta un po’ meno preciso. A questo proposito una preziosa mano la dà la dimensione dell’orologio più compatta, che lo rende più stabile sul polso.
Le funzioni più interessanti
Rispetto al modello precedente, il layout dei menù è stato rivisto completamente, ora molto più immediato e moderno. Anche le notifiche si leggono meglio e ho trovato utile la sezione di riepilogo dove poterle trovare tutte, dalle chiamate perse ai messaggi per arrivare a quelle social.
Dynamic Round Trip
Una nuova funzione davvero molto interessante è la “Dynamic Round Trip”, direttamente tramite orologio e ovunque ci troviamo, basterà inserire la distanza che desideriamo correre e Fenix 8 individuerà un percorso, guidandoci passo dopo passo sulla mappa. Funzione davvero comoda quando ci troviamo in posti sconosciuti e non abbiamo tempo di tracciare un percorso su Komoot o Garmin Connect. Inoltre, non sarete più gli unici ad avere l’allenamento sull’orologio, costretti a dare indicazioni a voce ai vostri compagni di corse, ora è finalmente possibile condividere gli allenamenti.
Monitoraggio del benessere…
Prende sempre più spazio la parte sul monitoraggio del benessere, apprezzo molto i vari riepiloghi che aiutano a fare il punto della situazione. Fenix ci darà il buongiorno, dicendoci come abbiamo dormito, come abbiamo recuperato tramite HRV e quanto siamo pronti ad affrontare la prossima sfida (training readiness). Ma anche a fine giornata, ricapitolando quando questa è stata stressante, allenante o stancante. Nella mia schermata del menù non mancano mai parametri evoluti, tra quelli che preferisco c’è l’Endurance Score, una sorta di punteggio che stima il nostro livello di resistenza in base agli sport che pratichiamo di più. L’Hill Score, ovvero l’indicazione della nostra performance in salita. Vo2 Max e Training Status.
Altre novità e curiosità
Una delle principali innovazioni di Fenix 8 riguarda l’implementazione di una tecnologia specifica per le immersioni subacquee, con monitoraggio accurato di parametri specifici per chi pratica questo sport. Sebbene l’intramontabile cinturino in silicone sia una garanzia, consiglio di valutare l’opzione in Nylon, questo permette di ridurre il peso complessivo e, personalmente, di incrementarne il comfort.
A chi lo consiglio
Innanzitutto a sportivi d’élite, che desiderano tracciare le sessioni di allenamento in modo accurato e subito dopo iniziare il tracciamento degli altrettanto importanti parametri legati all’impatto che quell’attività ha avuto nei confronti della preparazione. Così come sfruttare un’attenta valutazione del recupero tramite monitoraggio avanzato del sonno e di HRV. Se in passato forse questo modello era troppo pesante e ingombrante per gli atleti che guardano al grammo, ora è diventato davvero facile da tenere al polso. Questo potrebbe far valere la spesa anche se si possiede un modello recente di Sportwatch. Lo trovo una scelta che non lascerà deluso anche lo sportivo meno agonista, ma che vuole avere al polso un orologio molto bello, ricco di dati e funzioni. Sarà davvero complicato poter fare a meno dello schermo AMOLED, dopo averlo provato si percepisce un lungo salto in avanti. Fenix 8 è un dispositivo che coniuga forse meglio di qualunque altro le funzioni Smart con quelle Sport. L’asticella è posizionata, ancora una volta Garmin è un passo avanti.