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Gionatan Iocchi rientrato dal Pacific Paddle Game

di - 18/10/2015

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IOCCHI GIONATAN

Siamo ad Ostia a intervistare  Gionatan Iocchi, appena rientrato in Italia dalla Pacific Paddle Game.

ciao a tutti mi chiamo: Iocchi Gionatan ho 29 anni (quasi 30) e vivo ad Ostia Lido sul litorale romano.

Che sport fai? La mia carriera sportiva e stata molto varia. Ho praticato vari sport, ho iniziato come la maggior parte degli italiani giocando a calcio, ero portiere,  ho praticato arti marziali,  per poi passare al lancio del martello, ed in fine ho giocato a rugby fino a 24 anni, in più essendo appassionato per il mare, facevo regate in barca a vela, praticavo subacquea e un pochino di surf, poi sono passato al SUP e al running. La mia passione per esso mi ha portato a praticare tutte le attività possibili in acqua.  Mi piace fare lavori manuali, in modo particolare amo lavorare il legno. Pratico sup da circa 5 anni. era iniziato tutto come una semplice attivita fisica alternativa, ed e pian piano diventato quasi un lavoro. Faccio gare da 3 anni, più che altro per divertimento. anche perchè i top runners non si prendono, vanno molto forte e ne sono felice perchè tengono alto il nome dell’Italia all’estero.

Ho partecipato al PPG (Pacific paddle game) che ha sostituito la storica BOP, ho gareggiato nella categoria open, scelta obbligata dato che erano presenti tutti i top riders del mondo ( imprendibili come quelli italiani); è stata un esperienza molto formativa,  che mi ha permesso di provare un format di gara diverso da quello italiano. e stata un esperienza fantastica ed emozionante, un sogno che si è avverato, ed e stato possibile grazie a Silvia Mecucci e Gabbri (Gabriele Malato) che mi SUPportano sempre, è stato bellissimo vedere cosi tante persone di varie età partecipare; la cosa più bella è stata senza dubbio, la gara dei bambini. In questa stagione ho partecipato al campionato italiano  FISURF ma con risultati meno importanti.  QUESTA VOLTA mi sono portato a casa 2 podi di categoria, nella tecnical race e 2 nella long distance chiudendo 4 assoluto nella prima e 8 nella seconda.

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Sicuramente la differenza tra le gare italiane e  quelle estere è la difficoltà tecnica e ovviamente le condizioni in Oceano non sono quelle italiane ma, sono molto più divertenti; altra differenza che mi piace nelle gare estere è che gli amatori possono fare la competizione con tavole da race, cosa che in Italia non avviene ed è un peccato per l’espansione delle tavole race. I format e i regolamenti delle gare, sono sempre uguali e chiariL’ambiente e le persone sono molto più rilassate,  c’e la voglia di divertirsi.

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I miei sponsor sono: il wsc Roma gestito dalla campionessa Silvia Mecucci e dal super surfer Gabbri non che la mia seconda famiglia.  Da questa stagione sono stato appoggiato dal grande Luigi Reghitto gestore del negozio Adrenalina surf shop di Genova, permettendomi di gareggiare con tavole RIVIERA, uno dei migliori brand del mondo e della California, a mio avviso! In più devo ringraziare il mio grande capo non che sponsor indiretto (che mi lascia il fine settimana libero per fare le gare anche in alta stagione) Gianluca Tedde che gestisce l’Antico Traiano e Heat and go di Ostia Lido i due migliori ristoranti del litorale.

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I tuoi obbiettivi futuri?

Sicuramente fare piu gare all’estero e tornare alla PPG del prossimo anno in California. praticare il più possibile il SUP surfing e magari fare il corso Istruttore e più di qualunque altra cosa divertirmi!

Cosa pensi del SUP?

Credo che sia alla portata di tutti, ormai ci sono tavole per ogni livello di praticante, ovvio poi sta all’istruttore impostare l’approccio nel modo più adatto con l’allievo.

Dove fare sup? cosa pensi degli istruttori di sup?

Sinceramente credo che ci siano molte possibilità, tra mari, fiumi e laghi c’è tanto da pagaiare! sono convinto che per far crescere questo sport, chi insegna debba mettere in primo piano la passione e poi pensare al guadagno, in modo tale da attirare il numero più alto possibile di praticanti ed avere un futuro ritorno economico. Per quanto riguarda la formazione degli istruttori credo che la formazione per un ottimo insegnante debba essere più approfondita, in modo tale da riuscire ad essere competitivi con il resto del mondo e riuscire cosi ad avere ancora più scuole dove la preparazione e impeccabile.

Che tipo di sup  ti piace,  gonfiabile o rigido?

Preferisco il SUP rigido, capisco che per una persona che viaggia o cambia spesso zona dove praticare questo sport è più comodo un gonfiabile, ma per ora rimango sul rigido.

IN BOCCA A LUPO PER LE TUE PROSSIME AVVENTURE! VOGLIAMO VEDERE PRESTO I LAVORI CHE FAI CON IL LEGNO!

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Foto courtesy Gionatan Iocchi e Meri Reghitto

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