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Giro del Lago di Resia

di - 07/07/2022

lago di resia

Da anni la nostra rivista è media partner del Giro del Lago di Resia, evento sportivo che accoglie migliaia di runner e supporter. Edizione dopo edizione, ha così perso la semplice connotazione di gara podistico-agonistica, trasformandosi in appuntamento imperdibile. Non solo per i migliori protagonisti nazionali, ma anche per semplici appassionati che ritornano a correre sulle rive del lago di Resia a metà luglio.

 

La Gara e il Lago di Resia

Il percorso di gara si snoda interamente lungo tutto il sentiero che costeggia il Lago di Curon, il più vasto di tutto l’Alto Adige. Uno sviluppo di oltre 15 chilometri, con scenari che cambiano in continuazione. Un panorama che viene definito da parte dei runner entusiasti tra i più belli offerti dalle manifestazioni podistiche altoatesine. A nord incontriamo le montagne di Austria e Svizzera, oltre il confine, mentre a sud lo spettacolare panorama verso l’Ortles e il Gran Zebru. La partenza e l’arrivo si trovano esattamente in corrispondenza dello storico campanile di Curon!

 

Le origini di una gara spettacolare

La prima edizione del Giro del Lago di Resia risale al 2000, grazie all’intraprendenza di 5 amici, tutti podisti o maratoneti, tra cui Gerald Burger, responsabile dell’organizzazione, e attualmente direttore della Pro Loco Area Turistica Passo Resia.

Alla prima edizione del 2000 parteciparono “solo” 146 runner, giusto tre tavolini per creare la zona di partenza, un ombrellone, un arrivo semplice e niente di più! Oggi, dopo 22 anni, la gara è cresciuta ed è tra le prove podistiche più partecipate di tutto l’Alto Adige, e tra quelle più conosciute in Italia. Anche in Austria e Svizzera sono poche le competizioni di running capaci di richiamare così tante presenze! Resia è nel triangolo di tre nazioni, uno dei punti più al nord in Italia, il confine con l’Austria è a 5 km, mentre quello con la Svizzera a 7 km.

 

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L’edizione in notturna del 2009

Ci racconta Gerald Burger, sempre con il solito entusiasmo che lo contraddistingue: “Il Giro del Lago di Resia è cresciuto ogni anno in modo costante. Il salto di qualità più grande lo ha fatto con l’edizione del 2009 per festeggiare il suo decimo compleanno. Avevamo deciso di organizzare una gara in notturna proprio per celebrare i primi dieci anni di vita dell’evento! Abbiamo cercato di pubblicizzarla bene, perché si pensava che poche persone volessero correre di notte, ma successe esattamente il contrario! Tutti i partecipanti erano contenti di farlo, con 3.000 fiaccole lungo il percorso, grande fuochi d’artificio e una grande festa finale all’interno di un tendone”. Oggi la gara è un evento vero e proprio, un grande spettacolo con un sacco di gente e un expo dedicato al mondo contadino.

 

Il campanile immerso nel lago…

Kurt Ziernhöld, titolare del bed and breakfast Villa Claudia, ci narra la storia del magico campanile e del suo lago: “Non posso raccontarvi la storia del campanile nel lago in una sola frase, perché si penserebbe quasi a un ‘giallo’, è però la storia di una catastrofe. Prendetevi quindi un po’ di tempo, che vi parlo di quest’avvenimento inimmaginabile”.

 

L’alta Val Venosta

L’Alta Val Venosta è da sempre un luogo ideale per i turisti. La nuova storia di questo campanile è iniziata quando l’ingegner Josef Duile di Curon (metà XIXsec) ha abbassato il “Mittersee” (anche noto come Lago di Curon) sanando lo sbocco del Rio Carlino, e contemporaneamente ricavare nuovo terreno agricolo. Questo progetto è stato poi sospeso a causa di una catastrofe naturale avvenuta nel 1855 quando, con il crollo della cataratta del “Mittersee”, furono devastati i paesi di Burgusio, Clusio, Laudes e Glorenza, e quindi poté essere ripreso e realizzato solamente nel 1858. 

 

Il progetto del bacino idroelettrico

Tutto però si sviluppò in modo completamente diverso. Un bacino artificiale per la produzione di energia elettrica fu il progetto successivo. Nel 1919, dopo la prima guerra mondiale, con il patto pacifico di St. Germain, il Tirolo viene diviso e l’Alto Adige annesso all’Italia. L’anno successivo, il Governo italiano riprende il piano e concede un innalzamento del livello dell’acqua fino a 5 metri. La dimensione di questo progetto non era tanto preoccupante per l’epoca, in quanto non rappresentava un pericolo immediato per i paesi di Curon e Resia. 

Nel 1939 lo Stato concede al consorzio “Montecatini” la costruzione di una diga alla base del “Mittersee”, allo scopo di permettere un ristagno d’acqua fino a 22 metri, trascurando completamente la popolazione locale. Con l’inizio della seconda guerra mondiale, però, tutto viene temporaneamente abbandonato. Gli abitanti dell’Alta Val Venosta credono che l’idea del bacino artificiale venga a questo punto sepolta per sempre, ma non è esattamente così… Infatti nel 1947, sbalordendo la popolazione dei due paesi di Curon e Resia, la ditta Montecatini annuncia l’immediato proseguimento della costruzione. 

I cittadini di Curon e Resia, in testa il parroco Alfred Rieper, cercano con ogni mezzo di impedire la prosecuzione dell’opera, ottenendo persino un colloquio con Papa Pio XII a Roma, allo scopo di indurre un ripensamento da parte del Governo italiano, che non torna però sui propri passi. La stessa Montecatini, una volta interpellata, si dimostra irremovibile: i lavori devono andare avanti. A nulla serve la disperazione da parte della popolazione autoctona, costretta a subire impotente la cacciata senza riguardi dalle proprie terre, case e fattorie. 

 

1950, La scomparsa di Curon 

L’estate del 1950 sancisce la fine dell’intero abitato di Curon, il livello dell’acqua del lago sale inesorabilmente sino a sommergere oltre 670 ettari di terreno, e oltre 150 famiglie sono derubate di ogni loro avere. Una buona metà viene così costretta a emigrare per trovare lavoro, mentre le restanti sono alloggiate provvisoriamente in baracche improvvisate, con risarcimenti a dir poco modesti. L’inverno successivo vede acuirsi ulteriormente l’odio verso i responsabili che, unicamente per interesse economico, avevano privato l’intera popolazione dei paesi di Curon e Resia della loro stessa esistenza.

 

Il Campanile di Curon, muto testimone

Oggi il campanile di Curon, sotto la protezione dell’Assessorato alle Arti, è qui, in mezzo al lago, accusatore muto, monumento al dolore estremo subito ingiustamente da un’intera popolazione. L’unico pezzo rimasto in vita, per ricordare il pittoresco paesino. 

 

25 anni fa il primo restyling ambientale 

Un piccolo restyling ambientale è stato operato solamente venticinque anni fa, con un piano di risanamento delle rive del lago e la conseguente riconquista di alcuni ettari di terreno agricolo nelle immediate vicinanze.

 

Il Lago di Resia oggi

Tanti anni dopo quelle terribili vicende, ci sono ancora ferite non pienamente guarite, anche se l’Alta Val Venosta è ritornata un centro turistico florido. Con l’arrivo dell’estate e l’innalzamento del livello del lago, le cicatrici scompaiono, e per i turisti si presenta uno scenario pittoresco, cartolina naturale di un ambiente spettacolare. I campi tornano a essere pieni di fiori, il clima fresco anche d’estate attira masse di visitatori rapiti dal fascino delle sue rive.

Di Daniele Milano Pession  |  Foto: archivio C.O.

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Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.