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GT-2000 14 di ASICS, il test

di - 08/08/2025

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Alessandro Pegoraro ha testato le nuove GT-2000 14 di ASICS, una calzatura che lo ha decisamente convinto, grazie e non solo alle ottime caratteristiche della schiuma FF BLAST MAX dell’intersuola.

Testo e foto di Alessandro Pegoraro

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La sorpresa stabile che non ti aspetti

Non sono mai stato un fan sfegatato delle GT-2000 di ASICS. Le ho sempre considerate scarpe solide, affidabili, un po’ scolastiche. Quelle che consigli a chi inizia, o a chi cerca una “tuttofare” sicura. Ma la versione 14, onestamente, mi ha spiazzato. Le ho messe ai piedi in una mattina di quelle classiche: colazione presto, famiglia ancora a letto, e io fuori casa alle 6:30 per un medio da 14 km, partendo intorno ai 5:10 min/km. Ero reduce da una settimana con tanti dislivelli, quindi cercavo una scarpa morbida, protettiva ma non impacciata. E qui è successo qualcosa che non mi aspettavo: la GT-2000 14 è diventata subito una delle scarpe che non vedi l’ora di rimettere ai piedi.
Un’intersuola finalmente “viva”

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La schiuma FF BLAST MAX

La differenza principale con le versioni precedenti si sente subito durante il primo appoggio. Il merito è della nuova schiuma FF BLAST MAX, che trasforma la scarpa da rigida e correttiva a morbida e reattiva. A ogni passo si sente una leggera spinta in avanti, come se l’avampiede avesse un piccolo trampolino integrato. E in effetti c’è: il trampoline pod sotto l’avampiede fa il suo lavoro in maniera discreta ma efficace.
Durante un medio a ritmo controllato ho trovato un ottimo equilibrio: ammortizzazione generosa, appoggio stabile e una rullata naturale, senza irrigidimenti.

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Stabilità sì, ma non solo per chi iperprona

Nonostante il nome GT-2000 richiami da sempre il mondo delle scarpe stabili, questa 14ª edizione si rivolge anche ai runner neutri che ricercano una struttura “guidata”, senza forzature. Io ho un appoggio neutro, ma quando le gambe sono stanche — dopo un lungo o una giornata passata in piedi — mi accorgo che tendo a cedere leggermente all’interno. Ecco, in quelle giornate la scarpa lavora per te, senza farsi notare. Il 3D GUIDANCE SYSTEM aiuta a mantenere il piede in posizione e a guidare il naturale movimento in avanti fornendo maggiore stabilità. I fianchi alti dell’intersuola ti fanno “sedere” dentro il design, e questa geometria migliora l’equilibrio, soprattutto nei tratti in discesa o sui cambi di ritmo.

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Una scarpa da usare tutti i giorni (davvero)

Uno dei test più realistici? Una giornata intera in giro con i figli, zaino in spalla e 15.000 passi tra asfalto, marciapiedi e un tratto di sterrato cittadino. Le GT-2000 14 si sono comportate benissimo: niente vesciche, nessuna stanchezza sotto l’arco plantare, nessuna pressione sul tallone. Merito anche del PureGEL integrato, che si fa sentire quando il passo si allunga, ma resta discreto nella camminata.
L’ho indossata anche per una corsa rigenerante post-trail da 9 km, ritmo lento intorno ai 5:30, e ho capito che è una scarpa ideale per quelle giornate in cui vuoi solo muoverti bene, senza pensare troppo.

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Upgrade riuscito

Chi conosce la GT-2000 noterà subito il salto di qualità rispetto alle versioni 12 e 13:
• La nuova intersuola cambia completamente la dinamica del passo.
• L’avampiede è più vivace e meno “piatto”.
• La tomaia è più morbida, traspirante e accogliente, soprattutto nell’avampiede.
• La linguetta sottile e senza cuciture aumenta il comfort generale, senza mai spostarsi.

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Conclusioni

La GT-2000 14 di ASICS è una scarpa che riesce a conciliare esigenze diverse: è protettiva ma dinamica, stabile ma mai rigida, concreta ma con un’anima. Se cercate una scarpa per l’allenamento quotidiano medio-lento, per i lunghi cittadini, o anche semplicemente per quelle giornate in cui si corre perché si ha voglia di stare bene, questa potrebbe sorprendervi quanto ha sorpreso me.

Daniele Milano: spirito di montagna, anima sportiva. Nato in Valle d’Aosta, cresce tra natura e movimento: prima lo sci, poi l’atletica. Negli anni ’90 scopre lo snowboard e ne diventa voce e protagonista, tra riviste e snowpark. Oggi vive tra Milano e le sue montagne, maestro di snowboard e telemark, cuore editoriale di 4running magazine. Racconta il trail e il gesto sportivo come espressione di equilibrio. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri.”