Lo schienale e gli spallacci sono certamente i due punti più critici dello zaino, quelli dove esso si appoggia al nostro corpo e dove scarica il proprio peso. Se nel tempo il primo elemento è stato però oggetto di molta attenzione, sugli spallacci negli ultimi anni non si erano viste grandi novità. Finché Ferrino non si è affidata all’esperienza e all’estro dello “Scienziato”.
Marco Chiaberge, Product Design & Development Manager di Ferrino, ci ha raccontato dove sta la novità dello zaino Hikemaster e come si è arrivati a questo risultato.
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Intervista
Ciao Marco, quali premesse hanno portato a lavorare allo zaino Hikemaster?
Gli zaini sono da sempre una tipologia di prodotto oggetto di attenzione da parte di Ferrino e da sempre cerchiamo di svilupparli dal punto di vista dei materiali e del design.
Con Hikemaster, un prodotto per l’hiking come suggerisce il nome, volevamo affrontare una sfida ancora parzialmente vinta con un approccio nuovo, quella del design degli spallacci.
Che approccio avete utilizzato?
Il reparto di Ricerca e Sviluppo interno a Ferrino ha speso un paio di anni analizzando i propri prodotti e quelli della concorrenza, dal punto di vista del design e materiali, per valutare quanto e come è stato risolto il problema della traspirazione degli spallacci. Insomma qual era lo stato dell’arte di questo fondamentale elemento e se ci fossero margini di miglioramento dal punto di vista del comfort.
Schienale e spallacci scaricano il peso dello zaino sulle spalle e la schiena del trekker, e restando sempre a contatto con esse impediscono o limitano la corretta traspirazione.
Il lavoro di analisi è stato svolto in collaborazione con il Politecnico di Torino e il Comfort Lab a Città Sudi Biella dove è presente una camera climatica.
L’analisi con approccio scientifico ha consentito di rilevare i dati oggettivi di traspirazione dei materiali e dei design esistenti ed è stata la base di partenza per lo sviluppo del nuovo prodotto.
A quel punto avete lavorato su un materiale o su una forma?
La novità è proprio qui. La collaborazione è proseguita con l’Università di Bologna dove abbiamo lavorato con Martino Colonna (per gli amici Lo Scienziato n.d.r.), un chimico con una grande esperienza nelle imbottiture e nei materiali dei prodotti sportivi.
La sua esperienza lo ha portato a suggerire l’utilizzo di materiali Auxetici.
Di cosa si tratta?
I materiali Auxetici sono materiali con coefficiente di Poisson negativo, le cui fibre, se sottoposte a trazione si aprono, dilatandosi in direzione trasversale a quella della trazione, (al contrario se sottoposte a compressione si chiudono n.d.r.).
Uno spallaccio in materiale Auxetico presenta quindi una superficie traforata, che quando sottoposta a trazione (peso dello zaino), si allargherà, favorendo il passaggio dell’aria e di conseguenza l’umidità da traspirazione. Naturalmente parliamo di una “deformazione” che non impatta negativamente sul comfort, inteso come aumento della pressione in un punto.
Con uno spallaccio di questo tipo abbiamo misurato una riduzione di temperatura superficiale corporea di 2°C nell’area dello spallaccio.
Una riduzione della temperatura di questo tipo è percepibile in termini di benessere fisico?
Certo. 2°C possono sembrare pochi ma pensate a come ci sentiamo quando la nostra temperatura corporea cresce da 36 a 38°C. E considerate anche che quando siamo a riposo, l’aumento della nostra temperatura di 1°C corrisponde ad un aumento del 25% del metabolismo basale.
Per capirci meglio, già esistono zaini con spallacci traforati, non è la stessa cosa?
Certo esistono, ma quel tipo di materiale e design lavora diversamente, praticamente al contrario. Un’imbottitura forata quando sottoposta a trazione si allunga nel senso della trazione e i fori tendono a chiudersi. Di conseguenza la traspirazione ipotetica diminuisce e cresce il carico sulle spalle per mm2.
Gli spallacci della linea Hikemaster in questo materiale Auxetico permettono di aumentare la traspirazione e il comfort termico, e grazie alla capacità di espandersi sotto stress, permetto di distribuire il carico in modo più uniforme, riducendo la pressione sui punti di contatto con le spalle.
Hikemaster è un solo zaino o una gamma di zaini?
Nei negozi sono già in vendita i modelli 26 L unisex e 24 L donna e nella prossima stagione arriveranno un 36 L unisex e un 34 L donna.
HIKEMASTER 26 – Caratteristiche Tecniche
- Peso: 930 g
- Dimensioni: 48 x 29 x 19 cm
- Tessuti: Nylon 210D Hexagonal
Dorso: Dorso con sistema “Dry Net System”: il bastino in acciaio flessibile, oltre a garantire una perfetta distribuzione del carico, permette di tensionare la rete che separa lo zaino dalla schiena dell’utilizzatore, garantendo un elevato livello di aerazione. Spallacci con imbottitura auxetica per aumentare l’aerazione.
Tasche: Sul cappuccio | Laterali in rete | Su fascia a vita | Interna sul dorsoAccessori: 2 Porta bastoncini/piccozza | Nastri di compressione laterale | Porta materiali frontale (con nastri addizionali amovibili) | Copri zaino incluso | Compatibile con “Helmet Holder” |Compatibile col sistema di idratazione H2 Bag | Passante posteriore per la luce di sicurezza | Cinturino pettorale con fischietto.