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Hoka One One Bondi X: il Test

di - 15/12/2021

hoka one one brondi x

La parola a Hoka One One 

L’ultima arrivata della famiglia Bondi è dotata di massima ammortizzazione e peso contenuto. Più reattiva ed efficiente dei modelli precedenti di casa Hoka One One, è capace di migliorare le performance dei runner in qualsiasi gara e non. Il motivo è la sua piastra in fibra di carbonio è progettata per garantire una transizione efficiente e una spinta estremamente fluida. Inoltre Bondi X vanta una geometria perfezionata e un rocker ampliato per una maggiore accelerazione

Design

La nuova nata di casa HOKA One One è stata concepita per venire incontro alle esigenze di un’ampia categoria di runner, grazie a un mix di tecnologia per un maggiore comfort e performance. Si presenta come un modello da allenamento versatile e performante, con peso contenuto per la sua categoria (300g – US 9). La geometria della suola è lineare, perfetta per chi ha un appoggio neutro o leggermente pronatore. La calzata è morbida e comoda. La tomaia è stata studiata molto bene, non presenta punti o cuciture fastidiose, e il piede resta ben supportato e avvolto, dal retropiede all’avampiede. In particolare, proprio l’alloggiamento di quest’ultimo è comodo e alto, adatto anche a chi ha una pianta larga e un piede “voluminoso”. La Bondi X è dotata di un’intersuola di schiuma molto generosa in cui è annegata una piastra di carbonio che le conferisce notevole rigidità longitudinale. Il drop postero-anteriore di soli 5 mm potrebbe sembrare poco per una scarpa della categoria “massimo ammortizzamento”, tuttavia questa scelta strutturale è ben compensata dal fatto che la Bondi X è costruita per proiettarci immediatamente sull’avampiede, dando una sensazione di scarico del retropiede. Ciò ne fa una scelta adatta anche a chi ha caviglie o polpacci piuttosto rigidi. 

 

Comfort

Nel complesso ha una vestibilità molto piacevole e un alloggiamento del piede confortevole. La linguetta sul dorso del piede è piuttosto minimale e corta. Personalmente ho gradito molto questa scelta, perché il piede risulta comunque protetto, l’allacciatura confortevole e stabile, a fronte di un risparmio di materiale e peso.

 

hoka one one bondi x

 

Impatto Iniziale

La prima impressione è quella di una calzatura molto morbida, quasi troppo, al punto da dare una lieve sensazione di instabilità. Dopo qualche uscita, però, bisogna notare che la schiuma tende ad assestarsi e a trovare una sua conformazione particolarmente piacevole. Cosa assolutamente da apprezzare per una scarpa da allenamento è il fatto che, rispetto ad altre con piastra in carbonio, non sembra particolarmente rigida sull’avampiede e permette quindi di avere una discreta sensibilità sui cambi di pendenza o di direzione.

 

Stabilità e ammortizzamento

Dopo le prime uscite, si trova facilmente il giusto assetto per correre con la Bondi X. Bisogna rilassarsi e sfruttare sia l’ammortizzamento sia la geometria della scarpa. La sensazione di appoggio durante la corsa, infatti, è molto morbida, ma la piastra in carbonio moderatamente rigida, per tutta la lunghezza della calzatura, aiuta sia a stabilizzare la schiuma dell’intersuola, sia a dare quell’effetto leva che facilita l’avanzamento e la spinta nella seconda parte dell’appoggio. Restando alti e rilassati, appena si aumentano le frequenze, si ha subito una grande impressione di avanzamento, grazie anche alla tipica geometria HOKA, leggermente a barchetta, che conferisce comfort ed efficienza pure a chi ha un appoggio di retropiede importante.

 

Suola e Grip 

Per quanto riguarda la suola, la Bondi X è concepita in modo da ottimizzare l’aderenza su asfalto e ha una serie di pieghe che ne favoriscono la deformazione. Non è invece consigliata su sterrato: la schiuma delle pieghe potrebbe rovinarsi molto facilmente, mentre nelle fessure della X sul posteriore si vanno a raccogliere un sacco di sassolini. Su asfalto, l’abbiamo testata anche su bagnato con ottimi risultati, grazie a grip e controllo sempre molto buoni.

 

Consigliata per… 

E’ una scarpa da usare esclusivamente su strada, adatta a percorrere molti km con un buon comfort, senza rinunciare a sensibilità e proiezione sull’avampiede, quando si vuole provare a spingere a ritmi un po’ più veloci. È consigliata per runner di medio livello, per le uscite lunghe, ma ancor più per medi e progressivi. Tuttavia è un’ottima scelta per tutti i runner di qualsiasi livello che vogliano sperimentare la sensazione del carbonio sulle lunghe distanze. Non ci sentiamo, invece, di consigliarla a chi ha un piede piuttosto stretto e affusolato per via della sua pianta generosa, soprattutto sull’avampiede. Inoltre non è sicuramente adatta a chi predilige tracciati misti di sterrato e asfalto. 

Caratteristiche tecniche

  • Peso: 300 g (US 9, uomo)
  • Drop: 5 mm

Per saperne di più, scoprila qui

Test a cura del prof. Davide Nappo

Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.