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Hoka One One Zinal: Il test

di - 13/10/2021

hoka one one zinal copertina

 

Dal numero #04 di 4running test a cura di Piero Cassius

 

La parola a Hoka One One 

Scarpa da trail running reattiva pensata per le distanze più corte, l’agile Zinal offre il mix perfetto di velocità e agilità. 

Realizzata in filato riciclato, ha una tomaia in mesh senza fronzoli ed è dotata di linguetta con soffietto, per tenere lontani i sassolini. Fra le sue caratteristiche: protezione sul puntale, soletta in EVA sagomata, struttura PROFLY™, Meta-Rocker vicino al collo del piede e suola Vibram Megagrip con struttura Litebase e carrarmato da 4 mm.

 

Il test

Ho avuto modo di sottoporre a un breve test la nuova Hoka One One Zinal pensata per attaccare i terreni più tecnici e correre veloci sui sentieri. A differenza delle altre HOKA, la Zinal ha una suola leggermente meno alta, ma comunque presenta una buona ammortizzazione. 

 

hoka one one zinal

 

Finiture

Curata nei minimi dettagli sia esteticamente che per le tecnologie utilizzate per renderla una scarpa unica nel suo genere.

 

Chiusura

Il sistema di allacciatura è dotato di laccetti piatti per una regolazione più precisa e sicura. Si riesce a gestire bene la pressione sul dorso del piede. 

 

hoka one one zinal

 

Impatto iniziale

Una volta indossata, la calzata è molto precisa, reattiva e veloce: rimane ben aderente al suolo e in corsa si sente bene la spinta. La prima impressione è quella di un modello molto comodo e ben ammortizzato ma, rispetto alle altre Hoka One One, con una suola a profilo basso che mantiene il piede più vicino al terreno. Il fit è fedele alla taglia ed è permessa una buona mobilità delle dita.

 

Comfort

Il tallone si adatta perfettamente e rimane abbastanza bloccato. I lacci e la linguetta con soffietto creano una sensazione decisamente avvolgente. Al primo impatto risulta molto comoda e morbida. La tomaia è realizzata in mesh estremamente leggero e traspirante che garantisce un fit simile a un calzino. 

 

 zinal

 

Stabilità, Grip e Protezione dagli urti 

La Zinal è una scarpa stabile. Anche sui traversi il piede non si muove e offre un buon supporto. In salita assicura ottimo grip. Nelle poche uscite effettuate, ho affrontato anche sentieri bagnati e ho riscontrato un’efficace tenuta in tutte le condizioni. Zinal è dotata di una protezione sul puntale per evitare gli urti con radici e rocce. 

 

La Suola della Zinal Hoka One One

L’intersuola presenta un’ ammortizzazione a basso profilo che mantiene il piede più vicino al suolo e utilizza un materiale più compatto, progettato per rendere efficiente la spinta. A completare le caratteristiche di una scarpa veloce, il tipico Meta-Rocker di casa HOKA posizionato vicino al collo del piede per rendere più veloce la transizione e lo stacco.

A differenza delle altre HOKA, la Zinal ha una suola leggermente meno alta, ma comunque presenta una buona ammortizzazione. 

L’intersuola, con drop da 5 mm, è infatti la HOKA PROFLY a doppia densità. Questa presenta una schiuma ultraleggera accoppiata a EVA gommata e una base in Vibram Megagrip con costruzione Litebase e carrarmato da 4 mm, che garantisce la massima trazione a fronte di un peso minimo.

Ho utilizzato spesso il modello Torrent, adatto alle distanze intermedie, e uno dei punti deboli era l’aderenza non perfetta su tutti i terreni. Con la Zinal viene mantenuto più o meno lo stesso disegno del battistrada, ma la suola Vibram la rende migliore del precedente modello. 

 

hoka one one

 

Consigliata per..

Chi cerca una scarpa reattiva, molto leggera e con una buona ammortizzazione. Ideale per i trail corti dai 30 ai 50 km, con suola Vibram si adatta a tutti i terreni. L’ho utilizzata per un Vertical di 1.500 m d+: promossa a pieni voti!

Caratteristiche tecniche:

  • Peso: 241 G (US 9 Uomo)
  • Drop: 5 MM
  • Stack height:22/18 MM

Scoprila qui

 

Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.