Pubblicità

HOKA UTMB Mont-Blanc, Katie Schide e…Vincent Bouillard!

di - 31/08/2024

Vincent-Bouillard-HOKA-UTMB-2024.jpg

HOKA UTMB Mont-Blanc, la 100M è stata una gara incredibile sotto tutti i punti di vista, con un nuovo record femminile di Katie Schide. Mentre tra i maschi ancora una volta sotto alle 20 ore la splendida vittoria di Vincent Bouillard.

Katie-Schide-HOKA-UTMB-2024.jpg
Katie Schide

Edizione da incorniciare

“Il 2024 noi di 4running lo ricorderemo come l’anno di HOKA UTMB Mont-Blanc a Chamonix, non solo grazie ad un viaggio stampa organizzato direttamente da HOKA, title sponsor per i prossimi 5 anni dell’evento, ma per l’emozione continua vissuta durante un’intera settimana di gare. A dire il vero a “Cham” ci siamo rimasti solamente 5 giorni, ma sono certamente bastati per farci respirare in diretta l’atmosfera magica della più grande gara di trail al mondo!”

HOKA UTMB Mont-Blanc, lo storytelling facile…

L’UTMB di quest’anno ha così riconfermato la sua vocazione altamente ispirazionale di storytelling. Offrendo a noi giornalisti e alle migliaia di spettatori accorsi storie da raccontare per i prossimi 10 anni. UTMB, al di là di nomi altisonanti di runner famosi che si susseguono negli anni a caccia di fama e podio cronometrico, rappresenta la massima espressione che il trail running possa offrire a livello mondiale. Chi viene a “Cham”, o per correre o per sostenere i propri beniamini, lo fa con la piena consapevolezza che ciò che troverà al di là del tunnel del Monte Bianco in terra francese non ha paragone possibile con nient’altro. Per questa ragione noi giornalisti possiamo scrivere splendide storie con estrema facilità. E’ sufficente mettere il naso fuori dalla porta della casa che ci ospita o dell’albergo, accendere il cuore, mettere il sedere sul sedile di un auto e andare a vedere uno dei tanti passaggi in gara degli atleti, proprio come abbiamo fatto noi negli ultimi giorni insieme ai driver di HOKA. Fatto ciò, bisogna respirare profondamente, lasciare fluire liberi i pensieri, e poi trasformarli in brevi scritti, appunti, impressioni, articoli meravigliosi.

Ruth-Craft-HOKA-UTMB-2024.jpg
Ruth Craft

Il comunicato ufficiale non lascia dubbi…

L’UTMB® ha mantenuto ancora una volta le aspettative! Dopo 21 edizioni, la gara regina dell’HOKA UTMB® Mont-Blanc continua a sorprendere. Dopo una partenza veloce, la pirma notte della gara regina, la 100 miglia, è stata impegnativa per molti dei favoriti maschili. Con un susseguirsi continuo ai vertici, ritiri clamorosi e notevoli capovolgimenti delle posizioni di testa. Tra le donne un nuovo record assoluto la dice tutta. Un tempo finale che ha letteralmente demolito quello precedente. Tra le donne si è ridefinito nel vero senso della parola il concetto di limite, in una gara che, anno dopo anno, assottiglia sempre di più il divario tra performance maschile e femminile. Risultati cronometrici che proiettano la parità di genere intesa come performance in un nuovo emisfero, laddove non conterà più il sesso o le proprie inclinazioni, rispetto a prestazioni cronometriche prive di genere e finalizzate unicamente al raggiungimento di obiettivi sempre più ambiti da entrambi i sessi.

Marianne-Hagan-HOKA-UTMB-2024.jpg
Marianne Hagan

Il calore di Chamonix

Performance di assoluto rilievo su tutte le distanze, sono state accompagnate dall’incredibile calore del pubblico presente, che ha saputo motivare con un tifo da stadio milgiaia di atleti. Un clima caldo in tutti i sensi, dove le temperature esterne hanno fatto impazzire gli atleti per una settimnana intera, rendendo comunque le notti di gara meno traumatiche e molto più gestibili dal punto di vista psicofisico.

Baptiste-Chassagne-HOKA-UTMB-2024.jpg
Baptiste Chassagne

HOKA UTMB Mont-Blanc – 100M, una gara da ricordare…

Se le distanze minori dei giorni precedenti hanno raccontato stsire incredibili, la regina della kermesse francese, ovvero la 100 miglia, ha letteralmente sbancato i botteghini, lasciando tutti con il fiato sospeso sino agli ultimi chilometri.

Infortuni e stanchezza, sempre in agguato

Eh sì, “Infortuni e stanchezza” è un titoletto che non promette nulla di buono, ma che conferma i numerosi ritiri durante la gara, che hanno nettamente modificato la classifica durante tutti gli oltre 170 chilometri del percorso. Tra i nomi illustri non poteva che spiccare quello del vincitore dell’edizione 2023, quel Jim Walmsley che ha fatto innamorare l’america intera, almeno quella che corre, di Chamonix. A Jim, runner magro come un giunco e longilineo, Chamonix questa volta non ha sorriso, costringendolo ad un ritiro forzato per un problema muscolo-articolare, dopo una partenza a fuoco e un buon numero di chilometri condotto sempre in testa. Infortuni e stanchezza hanno costretto al ritiro molti dei grandi nomi, tra cui proprio il francese Germain Grangier che ci ha fatto sognare per un buon tratto di gara sino ad essere costretto ad un ritiro anticipato per un altro problema fisico.

Joaquin Lopez

Ci stavamo credendo!

Germain Grangier in testa alla gara di trail running più importante al mondo. Katie Schide in testa alla gara più importante akl mondo, ovvero due ragazzi incredibili, da anni oramai compagni nella vita e negli allenamenti quotidiani stavano correndo tra le montagne di Chamonix per vincere la corsa delle corse, quell UTMB lunga oltre 100 miglia che ogni “podista dei sentieri”, almeno una volta nella propria vita, sogna! Il sogno però non è durato a lungo, riempiendoci il cuore solo per una parte di gara. Il ritiro di Germain infatti, atleta The North Face amatissimo dal proprio pubblico, si è spento per un problema fisico, lasciando a katie l’onore di andare poi a vincere a suon di record assoluto al femminile la sua prima UTMB!

Ritiri illustri

Altri nomi hanno così dovuto lasciare la scena della grande manifestazione, tra cui la britannica Fiona Pascall e il fortissimo Tom Evans. E tra le donne ancora l’abbandono non molto lontano dalla partenza di un’altra grande favorita, la tedesca Ida-Sophie Hegemann. Poi ancora Emma Stuart. i francesi Mathieu Blanchard, Anne-Lise Rousset e Thibaut Garrivier, già 5° alla LUT Lavaredo Ultra Trail 2024. Tutti atleti questi ultiomi che negli anni passati hanno saputo regalare all’UTMB grandi emozioni, ma si sa che gare lunghe come UTMB nascondono un numero infinito di incognite che, da un momento all’altro, possono rovinare la festa a molti…

Vincent Bouillard, la vittoria che non ti aspetti…

Da oggi pomeriggio alle ore 14:00, minuto più, minuto meno, l’Alta Savoia può andare fiera di annoverare tra i propri abitanti un altro grande campione. Si chiama Vincet Bouillard ed è il vincitore di HOKA UTMB Mont-Blanc. Alla partenza di ieri non era certo tra i favoriti principali, ma ha saputo regalare alle migliaiai di tifosi un’interpretazione del percorso da vcero outsider per tagliare poi il traguardo da vincitore assoluto meno di 20 ore dopo.

Chi è Vincent Bouillard?

Nato poco più di 30 anni fa ad Annecy, è un ingegnere e attualmente lavora in HOKA nel team innovazione e sviluppo porodotto insieme a Christophe Aubonnet. Da sempre grande appasionato e praticante di atletica leggera, con velleità nel mezzofondo e nelle siepi, nel 2016 ha avuto l’opportunità di entrare a lavora in HOKA come stagista, appassionadosi sempre di più al mondo del trail running.

Negli anni più recenti la corsa offroad ha letteralmente travolto Vincent, che ha parteciapto a numerose assistenze in gara agli atleti del team internationale di HOKA, tra cui ovviamente Jim Walmsley, ma tutto quewto non gli bastava…

Indossare nuovamente il pettorale nelle gare offroad americane gli ha permesso di ritrovare stimoli e passione già vissuti nell’atletica leggera, portandolo a grandi piazzamenti, tra cui la vittoria nel 2023 della Kodiak Ultra-Marathon, 100 miglia, che gli ha permesso di ottenere il pettorale per l’UTMB quest’anno. Ma qui iniziano i dolori…Vincetn, proprio alla Kodiak batter il record assoluto della gara di Jim walmsley e si trova proiettato definitivamente in un nuovo amnbito spazio temporale. Capisce non solo di avear vinto la gara, ma di poter correre davvero forte per un sacco di chilometri. Un declick mentale che lo rende assolutamente consapevole di mezzi probabilmente ancora in parte sconosciuti. Una forza non comune ed una confidenza con la resilienza più estrema imparata anni prima tra i banchi di scuola, quelli che lo faranno diventare ingegnere, e le gare di altetica leggera.

Correre forte…molto forte

I risultati agonistici negli Stati Uniti, dove Vincent ha passato oltre 4 anni presso la sede americana di HOKA, gli insegnano tantissimo, permettendogli di inanellare altri prestigiosissimi risultati tra cui un la vittoria alla 100k Gorge Waterfalls, sempre nel 2023 e un 5° posto quewst’anno alla Maxi Race di Annecy.
Vincent prende così coscienza di poter competere contro gli stessi beniamni che più volte negli anni ha supportato in gara immagazzinando esperienza, consigli e suggeriemtni che gli sono ritornati enormemente utili quest’anno. Vuoi infatti per esperienze regresse o per deformazione professionale da ingegnere, ma quest’anno Vincent ha voluto preparare UTMB con grande serietà, insieme a 2 grandi atleti di HOKA, Thibaut Garrivier e Jim Walmsley, riuscendo poi aad avere una gestione della gara di Chamonix assolutamente perfetta. Un podio quindi che, per quanto ai molti sconosciuto, noj è certo arrivato per caso, ma frutto di anni di lavoro duro, sacrificio e dedizione assoluta, senza per questo portare vai ore preziose al lavoro come ingegnere in HOKA al fianco di Cristophe Aubonnet, director of innovation del colosso americano.

HOKA UTMB Mont-Blanc, una condotta di gara esemplare

Per vincere questo HOKA UTMB 2024 Vincent ha dato il massimo, regalando al bran americano una vittoria certamente inaspettata, ma meritata dal primo all’ultimo metro di sentiero francese, corso con grinta, un pizzico di follia e l’autorevolezza dei grandi campioni.

La tabella di marcia di Bouillard prevedeva sì un grande risultato, ma non il gradino più alto del podio più ambito al mondo! Da vero outsider, Vincent puntava comunque ad un piazzamento tra i primi 10, con un botteghino che per la vittoria finale lo vedeva solamente al 69esimo posto!

Courmayeur, tutto inizia da qui

Dopo aver accompagnato, come scritto, per parecchi chilometri il sogno di Germain Grangier, il passaggio tra i sentieri valdostani di Courmayeur, ovvero l’altra faccia del Monte Bianco, un cambio al vertice porta Vincent al comando assoluto. Posizione che, con una condotta di gara quasi folle, sempre all’attacco, lo porterà poche ore dopo alla vittoria finale di Chamonix, con il terzo tempo della storia di UTMB, dietro a due grandi icone come Kilian Jornet e Jim Walmsley.

Le parole del vincitore della HOKA UTMB Mont-Blanc

Le parole di grande stupore e commozione al traguardo fanno capire a tutti noi quanto possa contare la vittoria di Cham per Bouillard, che, prima di stupire il pubbblico della grande kermesse francese, lo ha fatto con se stesso, regalandosi qualcosa tanto ambito quanto indescrivibile.

“L’UTMB fa parte della mia vita fin da quando ero bambino. Ho iniziato come volontario di gara, poi ho assunto il compito di fornire assistenza agli altri runner. Ora sono un ingegnere per HOKA e ho lavorato a progetti legati all’HOKA UTMB Mont-Blanc. Il solo fatto di prendere il via è stato un sogno che si è avverato. Avevo un piano C per finire in meno di 30 ore, un piano B per finire in meno di 24 ore e un piano A per arrivare tra i primi 10. Vincere in meno di 20 ore era semplicemente impensabile!”

Sono “solo un dilettante…

Ascoltare le parole del vincitore pochi minuti dopo il grande traguardo di Cham, è stato per tutti noi esaltante, perchè, per quanto straordinario, a vincere è stato un uomo comune. Un atleta sì, ma non un professionista e que3sto dà ancora più valore a quel sogno che in fondo in fondo è in ognuno di noi, benzina infinita di stimolo, successo e affermazione.

“Non ho un contratto da professionista. Lo status di dilettante mi dà un’incredibile libertà: posso scegliere le gare che voglio correre e non pubblico nulla sui social network. Anche se mi piace allenarmi e correre alla ricerca della massima prestazione, per il momento sono molto legato a questo ruolo di dilettante. Vorrei ringraziare la mia compagna, i miei genitori, la mia famiglia, tutta la famiglia HOKA e anche i miei amici Jim Walmsley e Tim Tollefson. Entrambi sono stati una vera e propria fonte di ispirazione per me fin da quando ero un giovane atleta”.

Il resto del podio

A fianco dell’impresa di Vincent Bouillard non si può certo scordare il valore degli altri due gradini del podio, con il francese Baptiste Chassagne, al 2° posto in 20h22’45”. Fisico possente da granatiere, ha inondato di lacrime di felicità gli ultimi metri prima del traguardo, dimostrando lungo il percorso una forza d’animo indescrivibile. Dietro di lui Joaquin Lopez, ecuadorenio con un INDEX UTMB tra i più alti, che ha concluso la gara in 20h26’22”,confermando la su a “lista della spesa” già carica di un 2° posto nella TDS® del 2022, un 11° nell’UTMB del 2023 e il 3° posto nella 100M del Trail 100 Andorra™ dell’UTMB® quest’anno.

Katie, il valore di essere donna

“La gara femminile più veloce di sempre”, così gli organizzatori hanno definito giustametne la grandissima performance dell’americana Katie Schide, vincitrice oggi pomeriggio in 22h09’31’, tredicesima assoluta, a conferma che il valor3e della performance al femminile è di poco, veramente poco, superiore a quella degli uomini. Katie ha corso e gestito da fuoriclasse tutta la gara. In testa sin dalle prime fasi ha gestito con grande maturità le proprie avversarie che nelle retrovie si sono rpese a sportellate per tutti e 176 chilometri del percorso.

Come nel 2022

La condotta di gara di Katie è stata esemplare, come nella sua prima vittoria del 2022. Pochi metri dopo la partenzas la giovane americana ha imposto il proprio ritmo, rimanendo costantemente tra i milgiori maschi, mai fuori dai primi 15. Una prtenza che, se per molti benpensanti è sembrata suicida e ai ristori più di una volta si è sentito dire “Tanto scoppia, non può farcela, un rtimo troppo elevato, non è un maschio”, ha dato ragione proprio a katie che si è portata a casa la sua seconda vittoria a suo di record assoluto, proprio davanti a quella Courtney Dauwalter che tutti noi amiamo alla follia!

Sempre all’attacco!

Una gara sempre in attacco, spingendo a fondo e scavando proprio dal fondo del barile ogni energia residua. Una strategia di gara impostata con grande coraggio che alla fine ha dato il riusltato sperato. Quel sorriso stampato sulla faccia…proprio così, Katie ha corso la sua seconda vittoria sorridendo anche nei momenti più difficili e ragalando al pubblico accorso un ricordo indelebile.

Attaccare, sempre!

Abiamo seguito insime al van di HOKA tutta la gara e fatto il tifo a Katie per tutta la notte. Lei asempre concentratissima, sempre in spinta, sempre perfetta. Ai ristori l’abbiamo applaudita e vederla così al traguaro è stata per tutti noi una gioia indescrivibile. Personalmente lo posso dire, è la mi atleta di trail running preferita, perchè sa mettere in ogni cosa che fa la giusta dose di semplicità, felicità interiore e concentrazione altissima. E’ facile fare il tifo per i mgliori, lo so, ma lei rimane la mia preferita. Brava Katie, brava!

Il palmarès di Katie, semplicemente pazzesco

La sua prima vittoria all’UTMB nel 2022, la vittoria nel 2023 a Le Grand Raid De La Réunion – La Diagonale Des Fous e nel 2024 una serie di vittorie: in aprile la 100M dell’HOKA Canyons Endurance Runs™ by UTMB®, in giugno la 100M della Western States™ 100 Endurance Run e oggi l’UTMB nell’HOKA UTMB Mont-Blanc.

Le sua parole al traguardo

“Mi ero prefissata l’obiettivo di infrangere la barriera delle 22 ore e sono partita veloce, al ritmo stabilito dal mio piano di gara. Mi ha sorpreso condividere i primi chilometri con gli uomini, perché non mi sembrava di correre più veloce rispetto al 2022. Anche se non sono riuscita a scendere sotto le 22 ore, sono molto orgogliosa della mia prestazione! Gli ultimi chilometri sono stati più difficili, quindi vorrei ringraziare l’incredibile pubblico presente lungo i sentieri in Francia, Italia e Svizzera. La loro energia mi ha sostenuto dall’inizio alla fine!”

Dopo di lei, battaglia vera…

Per i due gradini più bassi del podio abbiamo potuto assistere lungo la gara ad una sfida incredibile che hanno permesso alla fine alla neozelandese Ruth Croft di ottenere un secondo posto meritatissimo con una rimonta finale pazzesca sulla canadese Marianne Hogan, che ha occupato il gradino più basso del podio, dimostrando l’incredibile resilienza di cui è dotata.

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”