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Hong Kong capitale dello skyrunning

di - 11/12/2016

Un “faticoso” terzo posto per Emanuele Manzi nel Lantau Vertical a Hong Kong. Il trentanovenne cremiese ha affrontato la gara, valevole per l’assegnazione dei titoli di campione d’Asia/Oceania di Vertical, in preparazione alla tappa conclusiva del Mondiale di vertical running, prevista il giorno successivo.

“I risultato è buono – spiega il comasco – ma le sensazioni sono pessime, probabilmente per il gran caldo e il lungo viaggio per arrivare e il fuso orario”.

Manzi è stato preceduto dal grande favorito, il giapponese Toru Miyahara, che è stato il più veloce con il tempo di 38’17”. Piazza d’onore per il francese Nicolas Martin che ha fatto fermare il cronometro sul tempo di 38’51”. Il cremiese ha accusato, al termine della competizione che prevedeva un percorso di 5 km con un dislivello di 934 metri che dall’Isola di Lantau porta al Lantau Peak, un distacco di 1’05” dal transalpino. Altra vittoria femminile fra le donne con Yuri Yoshizumi, prima in 45’59” davanti alla nepalese Sunmaya Budha a 2’06” e alla francese Caroline Chaverot a 4’24”. Nono posto per Cristina Bonacina a 11’01”.

Emanuele Manzi in azione a Hong Kong (foto organizzatori)

La Chaverot, campionessa mondiale di ultraskymarathon e di ultratrail, si è rifatta nell’Ultramarathon di 50 km, vinta in 6h27’09” davanti alla Rai a 25’21” e alla connazionale Maud Gobert a 1h01’40”. Vittoria anche per Nicolas Martin in campo maschile in 5h41’51”, alle sue spalle lo spagnolo Cristofer Clemente a 2’47” e il connazionale Ludovic Pommeret a 13’58”. Titolo asiatico al giapponese Miura Yuichi. Nella Skyrace di 27 km vittoria e titolo per il giapponese Dai Matsumoto in 3h01’23” con 2’57” sul coreano Jinwan Kim e 5’18” sul francese Etienne Rodriguez, fra le donne prima la britannica Zein Williams in 3h38’59”, a 1’12” l’’austriaca Sandra Koblmuller e a 10’39” la giapponese Takako Takamura.

Hong Kong come detto ha ospitato anche la tappa finale del Vertical World Circuit, la challenge di gare nei principali grattacieli mondiali. Manzi ha ottenuto un altro terzo posto, in 12’43” non lontano dai due massimi protagonisti della stagione, il vincitore australiano Mark Bourne in 12’12” e il polacco Piotr Lobodzinski a 8”, che con 505,6 punti si aggiudica il trofeo davanti a Bourne con 496 e a Manzi con 427,6. Fra le donne podio tutto australiano con Suzy Walsham prima in 14’25” davanti a Alice McNamara a 56” e Brooke Logan a 1’23”. Sesta la Bonacina a 2’57”. In classifica finale la Walsham chiude con 520 punti contro i 447,6 della McNamara e i 427,6 della ceka Lenka Svabikova, che ha difeso il terzo posto dalla Bonacina quarta con 395,2 punti.

La Provincia