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Il Comitato Scientifico Centrale del Cai compie gli anni

di - 15/11/2021

L’anniversario del Comitato Scientifico Centrale del Cai è stato festeggiato sabato 13 novembre al Museo Nazionale della Montagna di Torino.
Al centro del convegno le nuove proposte di attività nell’ambito di una  transizione ecologica che possa essere definita tale.

Alpinismo e scienza

L’alpinismo porta dentro di sé il germe scientifico fin dalle sue origini. Fu infatti il naturalista Horace-Bénédict de Saussure a promuovere la scalata del Monte Bianco nell’agosto 1786 con intenti scientifici. A questa impresa si attribuisce la nascita dell’alpinismo vero e proprio.

Anche il CAI fin dalla sua fondazione nel 1863 è stato profondamente legato all’aspetto scientifico. Quintino Sella, il fondatore del CAI, fu un politico e mineralogista. Promosse inoltre l’istituzione della Società geologica italiana e la rifondazione dell’Accademia dei Lincei.

 

Nel 1931 il CAI suggella il suo impegno per la scienza con l’istituzione del Comitato Scientifico Centrale. Questo gesto per l’allora Presidente Manaresi stava a significare l’importanza della conoscenza per tutti i frequentatori della montagna.

Il Comitato ha svolto negli anni attività di ricerca e sensibilizzazione partendo dal presupposto che grazie alla conoscenza e alla consapevolezza si possa tutelare l’ambiente montano.
In 90 anni di attività il Comitato Scientifico Centrale ha prodotto una quantità di studi tale da farne probabilmente il principale organismo non universitario di promozione e divulgazione scientifica in Italia.
comitato scientifico centrale
attività sulle iscrizioni rupestri della Valcamonica.

Il convegno del 13 Novembre

La celebrazione dell’anniversario è avvenuta con un convegno, il cui scopo non è però meramente celebrativo.

Vincenzo Torti, Presidente generale del CAI, ha commentato: «Oltre a ricordare i precorsi e il molto fatto in 90 anni di attività, abbiamo ascoltato dalla viva voce dei protagonisti di oggi le proiezioni e gli ambiti nei quali il Cai, attraverso la sua componente scientifica, potrà essere un valido interlocutore in una fase storica rilevante come l’attuale, in vista di una transizione ecologica che sia veramente tale».

Durante la giornata si è riflettuto sulle proposte per attività nuove. Al centro temi come la crisi climatica, le mutate condizioni economiche e la trasformazione della relazione tra uomo e montagna. Tutte cause della trasformazione degli ecosistemi e dell’estinzione di numerose specie viventi.

Tra gli argomenti di discussione anche il rapporto tra il Comitato Scientifico Centrale e importanti organi di ricerca come il Cnr. Grazie a queste collaborazioni è stata creata una preziosa rete di conoscenze.

attività nel sito archeologico di Monte Sassoso (RE)

Sono state anche presentate le attività del Gruppo Terre Alte. Questo è un organo all’interno del Comitato che ha l’obiettivo di contrastare la perdita del patrimonio culturale e di civiltà del territorio montano.

 

Il programma ha visto, nel pomeriggio, la consegna dell’archivio degli studi e delle ricerche del Comitato Scientifico Centrale alla Biblioteca Nazionale del Cai, presso la quale sarà istituito uno specifico Fondo. A conclusione della giornata la presentazione della ristampa del Manualetto di istruzioni scientifiche per alpinisti del 1934.

Il volume è acquistabile sullo store online del Cai.

Livornese di nascita ma montanara d’adozione, studia Geologia e sogna di fare la scrittrice. Adora raccontare storie e qualsiasi tipo di avventura, inoltre non sa stare ferma: è facile trovarla su qualche treno diretto verso le Alpi con uno zaino fuori misura da cui penzolano scarpette o piccozze (a seconda della stagione).