Che fine ha fatto Kilian Jornet? Da almeno un paio d’anni il campionissimo spagnolo, unanimemente ritenuto il re dello skyrunning per l’enorme numero di titoli e vittorie conquistate in carriera (4 successi mondiali e 6 World Series, tanto per gradire…) compare molto sporadicamente alle principali gare internazionali e senza competere per la vittoria. Ma non ha assolutamente smesso di correre, anzi… Già nelle sue ultime stagioni internazionali alternava la sua carriera agonistica a quella di cacciatore di record nelle scalate delle principali montagne europee e non solo, sempre alla ricerca di quel limite umano che per lui sembra non esistere.
Lo spagnolo, che da un anno si è trasferito in Norvegia insieme alla sua compagna, la campionessa svedese Emelie Forsberg, si sta preparando per un’impresa che viene considerata impossibile anche da pensare: nell’arco delle 24 ore Jornet vuole scalare in sequenza sette cime norvegesi per un totale di 78 km per un dislivello pauroso, oltre 9.000 metri. Un’impresa nella quale Jornet abbinerà il running all’altra sua grande passione sportiva, lo sci alpinismo dove pure ha conquistato titoli internazionali in serie.
Jornet non avrà assistenza sul percorso, potendosi avvalere solo di quanto si poterà dietro, ossia scorte idriche, quattro paia di scarpe di ricambio, picconi, una corsa e gli sci, da portare in spalla nei tratti di salita e da utilizzare in discesa, su pendenze estremamente ripide. Per il campione spagnolo, interrogato al riguardo, quest’impresa è un ulteriore passo nella ricerca di se stesso, affrontando una sofferenza che porta a una forma di appagamento al termine del percorso che non ha uguali in nessuna gara. Ancora da decidere il giorno dei giorni, anche in base alle migliori condizioni climatiche necessarie per la sua riuscita e anche per garantirgli l’adeguata sicurezza.