Pubblicità

Il Kenya si prende quasi tutto…

di - 29/04/2014

Domenica di maratone estere con molte classiche di cui due inserite nel calendario dello Iaaf Road Label: la Rock’n’Roll Madrid Marathon passa alla storia per l’impresa di Ezekiel Kiptoo Chebii, kenyano che fa il suo esordio realizzando con 2h09’15” il nuovo primato della gara. Impressionante l’autorità e la sapienza con la quale il kenyano ha affrontato la gara, lasciando sfogare all’inizio l’eritreo Dawit Weldeselasie e il connazionale Lawrence Kimaiyo per ricucire lo strappo dopo il 10° km e transitare a metà gara in 1h04’08”. L’eritreo ha chiuso il suo compito subito dopo metà gara, i due kenyani hanno proseguito di gran passo con 1h31’12” ai 30 km. A 5 km dalla conclusione Chebii ha progressivamente lasciato il compagno d’avventura per andare a conquistare vittoria e record sul suolo madrileno, strappato a Stefano Baldini. Kimaiyo ha chiuso in 2h10’17”, terzo ancora un kenyano, Daniel Kiprop Limo in 2h12’14”. Rivincita etiope fra le donne con Alem Fikre, uscita vincitrice da una prova nella quale ha intaccato la resistenza della marocchina Malika Asahssah, che aveva lanciato la gara transitando alla mezza in 1h14’46” con la stessa Fikre e l’altra etiope Hayimot Alemayehu Shewe e con la kenyana Sara Jebet, che al 26° km ha giocato le sue carte per essere però saltata dalla Fikre andata a vincere in 2h32’11”, solo 7” oltre il record della gara. La Jebet chiude a 1’26”, la Shewe a 3’50”. Da sottolineare il 12° osto di Giorgia Bocchetto, in 3h07’39”.

Chebii e Kimaiyo, la sfida di Madrid (foto organizzatori) Chebii e Kimaiyo, la sfida di Madrid (foto organizzatori)

L’altra prova, sempre del circuito Silver, era la Tui Marathon Hannover risoltasi in un’appassionante volata fra kenyani, che ha visto prevalere Henry Chirchir, primo in 2h11’30”, stesso tempo del 40enne Francis Bowen. I due facevano parte di un gruppo di nove corridori transitati a metà gara in 1h04’32” che faceva presagire il record della corsa, ma il vento e il caldo nella parte finale hanno la gara molto dura e tattica, tanto che al 40° erano ancora in 5 al comando. A prendere l’iniziativa è stato Bowen, con Chirchir pronto a mettersi alle sue calcagna per beffarlo proprio sulla linea. Terzo il favorito della vigilia, l’altro kenyano Evans Ruto in 2h11’34”. Pronostico confermato fra le donne con il successo dell’algerina, ben conosciuta anche in Italia, Souad Ait Salem, prima in 2h33’09” a dispetto di qualche problema al piede destro, alle sue spalle la russa Nadezhda Leonteva a 23” e la kenyana Bornes Kitur a 41”.

La volata di Hannover (foto organizzatori) La volata di Hannover (foto organizzatori)

Altra maratona tedesca di prestigio la 12esima Metro Group Marathon a Duesseldorf, dove si è registrato il ritorno alla vittoria del kenyano Gilbert Yegon che solo per 19” ha mancato il record della corsa, aggiudicandosi il successo in 2h08’07” tenendo a distanza gli etiopi Endeshaw Negesse, staccato di 25” e Fikadu Teferi a 27”. Sorpresa fra le donne per la vittoria dell’astro nascente del fondismo a stelle e strisce, la statunitense Annie Bersagel prima con il suo personale di 2h28’59” dopo aver sorpassato a 3 km dalla fine l’etiope Selomie Getnet, staccata di 1’30”, terza la kenyana Emily Ngetich a 51”.

Yegon in gara a Duesseldorf (foto organizzatori) Yegon in gara a Duesseldorf (foto organizzatori)

Nella maratona di Enschede in Olanda vince il kenyano Elijah Sang in 2h10’21” davanti all’etiope Dawit Wolde (2h10’42”) e all’olandese naturalizzato Abdi Nageeye (2h11’33”), un 25enne meglio conosciuto come pistard e crossista, all’esordio sui 42 km e subito qualificato per gli Europei di Zurigo del prossimo agosto. Fra le donne prima la locale Reina Visser in 2h42’07”.