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Il ritorno dei libri di vetta in Dolomiti

di - 01/08/2022

Libri di vetta Dolomiti

Quella dei libri di vetta è una tradizione secolare in Dolomiti. Per questo la sezione SAT di Primiero ha deciso di riposizionarlo su 20 cime nel gruppo delle Pale di San Martino e in Lagorai.

ApT San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi e le Guide Alpine Aquile di San Martino e Primiero hanno subito sposato l’iniziativa.

La tradizione dei libri di vetta

“Da tempo immemorabile l’uomo sente l’esigenza di lasciare traccia del proprio passaggio anche in montagna, spesso lo fa con scritte o simboli. La tradizione di erigere un mucchio di sassi – “ometto” – sulla cima, scaturisce proprio da questo desiderio.

Gli epigoni pongono un altro sasso sulla pila costruita dal primo e così via, in tal modo il segnale rimane sempre ben visibile e diventa un importante punto di riferimento”.

Sicuramente, in passato, tante delle nostre cime sono state raggiunte dai valligiani, specialmente cacciatori che inseguivano un camoscio, ma non lasciavano segno del loro passaggio, troppo concentrati ad inseguire la preda. La differenza tra le probabili ascensioni e le salite documentate sta nella mancata o avvenuta documentazione. Il libro di vetta assolve a questa funzione.”

Queste sono le parole che si possono leggere sul sito web della SAT centrale di Trento. Così è ben descritta l’importanza, sia storica che documentale, dei libri di vetta.

Questa tradizione si lega a doppio filo alle Pale di San Martino, poiché il primo dei libri di vetta delle Dolomiti venne posto proprio qui nel 1878.

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L’iniziativa di ApT

ApT “riconosce il grande valore simbolico che questi libri hanno avuto e hanno per il nostro territorio nello sviluppo dell’alpinismo anche declinato in chiave turistica” afferma il presidente Antonio Stompanato.  Per questo, e per fare si che la tradizione non si perda, ApT si è occupata della realizzazione dei contenitori metallici dei libri.

Le Guide Alpine Aquile di San Martino avranno il compito più faticoso, ma anche più bello e appagante: posizionare questi libri e i loro involucri metallici sulle 20 cime scelte.

Sulla base di questa unione di intenti si è trovato l’accordo con la SAT centrale di Trento. Questa ha fornito i nuovi libri di vetta e in futuro si occuperà dell’archiviazione e catalogazione di quelli esauriti.

Per dare il via a questo progetto, sabato 23 luglio si è tenuta un’inaugurazione simbolica a Cima Corona (2768 m slm) con i rappresentanti di tutte le parti aderenti.

Libri di vetta Dolomiti

 

Livornese di nascita ma montanara d’adozione, studia Geologia e sogna di fare la scrittrice. Adora raccontare storie e qualsiasi tipo di avventura, inoltre non sa stare ferma: è facile trovarla su qualche treno diretto verso le Alpi con uno zaino fuori misura da cui penzolano scarpette o piccozze (a seconda della stagione).