Pubblicità

Inglese, gli Europei iniziano con un sesto posto

di - 06/07/2016

Prima giornata di gare agli Europei di Amsterdam nella quale c’era solo un titolo da assegnare, quello sui 10000 metri femminili assegnato al termine di una gara altamente emozionante perché corsa senza schemi tattici, sparigliati dalla turca Yasemin Can che altri non è se non l’ex kenyana Vivian Jemutai, naturalizzata lo scorso anno. La Can è andata via già dopo il primo km, lasciando il gruppo che si è progressivamente ridotto di unità. Si sapeva già alla vigilia della sua superiorità, è l’unica europea che può restare abbastanza in contatto con le africane anche ai prossimi Giochi Olimpici, ma il progressivo vantaggio, superiore ai 10” nei confronti del gruppo inseguitore, nella seconda parte di gara ha smesso di aumentare quando le portoghesi Sara Moreira e Ana Dulce Felix hanno aumentato l’andatura.

L’azione delle lusitane ha disfatto il gruppo e lì’unica azzurra in gara, Veronica Inglese, ha scelto di rimanere a contatto con la campionessa uscente, la britannica Jo Pavey. La gara si è così evoluta con la Can davanti che però ha visto il suo vantaggio ridursi pian piano grazie alla progressione della Felix e della norvegese Caroline Bjerkeli Grovdal, mentre la Inglese ha piazzato un’ottima seconda parte di gara andando a recuperare posizioni, un fattore che denota la sua capacità di gestirsi e di progredire nel finale che sono le basi per una grande carriera su strada.

Così mentre la Can andava a vincere in 31’12”86 che le vale il nuovo primato europeo Under 23 (chiudendo così le polemiche sul tempo stabilito quando ancora la sua naturalizzazione non era stata completata), dietro fioccavano i primati personali con la maratoneta Felix all’argento in 31’19”03 e la Grovdal bronzo in 31’23”45.

L'arrivo della turca Can (foto Rai) L’arrivo della turca Can (foto Rai)

Per la Inglese splendida sesta piazza in 31’37”43, nettamente suo personale a completare una prima giornata di gare davvero brillante per la “nuova” nazionale di atletica. Ora la pugliese dovrebbe ricaricare le batterie in vista della mezza maratona di domenica dove potrebbe davvero recitare un ruolo importante. Da notare, ragionando in ottica olimpica, la giornata no della campionessa europea di maratona, la francese Christelle Daunay che aveva scelto questa gara per testarsi in vista della prova sui 42,195 km di Rio, ma ha chiuso solo 13esima in 33’03”36 finendo doppiata anche dalla Inglese.

La Turchia rischia fortemente di fare doppietta nella distanza con la prova maschile di venerdì, dove gli ex kenyani Polat Kemboi Arikan e ancor di più con Ai Kaya che partono nettamente favoriti, stante l’assenza del britannico Mo Farah e un campo partenti molto ridotto, appena 14 atleti tra cui l’azzurro Ahmed El Mazoury. Ma molto dipenderà dalla struttura tattica della corsa.